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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 30/05/2012 06:57 |
Peter Carl Fabergé
San Pietroburgo il giorno 30 maggio 1846 Losanna il 24 settembre 1920
Conosciuto anche come Karl Gustavovic Faberze, il gioielliere e orafo russo
Peter Carl Fabergé nasce da padre tedesco originario della Livonia (Estonia) e da madre danese, Charlotte Jungstedt. Nel 1860 la famiglia Fabergé si trasferisce a Dresda. Peter Carl inizia i suoi studi nel campo dell'arte orafa viaggiando dal 1864 un po' in tutta Europa, incontrando importanti maestri orafi in Germania, Francia e Inghilterra. Perfeziona i suoi studi a Parigi. Nel 1872, all'età di 26 anni, torna a San Pietroburgo e sposa Augusta Julia Jacobs. L'opera per cui Fabergé è largamente noto sono le 57 uova di Pasqua realizzate in oro, preziosi e altri differenti materiali pregiati, nel periodo tra il 1885 ed il 1917, un uovo per ciascun anno. Il primo uovo di Fabergé viene stato commissionato dallo zar Alessandro III di Russia come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna. Tale oggetto d'arte è costituito da smalto opaco di colore bianco, strutturato come una matrioska russa (o scatola cinese); all'interno di questo primo uovo di Fabergé si trova un tuorlo tutto d'oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d'oro e smalti, i cui occhi sono composti di pietre rubino. La gallinella racchiude una copia in miniatura della corona imperiale, contenente a sua volta un piccolo rubino con la forma d'uovo. Fabergé fu nominato da Alessandro III "gioielliere di corte"; con l'incarico di realizzare un analogo regalo di Pasqua, per ogni anno a venire: è che ogni uovo deve essere unico e deve contenere una sorpresa. A partire dal 1895, anno dopo la morte Alessandro III e successivamente all'ascesa al trono del figlio Nicola II, le uova prodotte diventano due all'anno: uno per la nuova zarina Aleksandra Fedorovna Romanova e uno per la regina madre. La preparazione delle uova occupava un intero anno: una volta che un progetto veniva scelto, una squadra di artigiani lavorava per montare l'uovo. A partire dal 2006, appena ventuno uova erano ancora in Russia, per la maggior parte in esposizione al museo dell'arsenale del Cremlino. Nel mese di febbraio del 2004 un imprenditore russo acquistò nove uova precedentemente possedute da un americano, facendole ritornare così in Russia. Altre collezioni più piccole sono nel museo delle belle arti della Virginia, nel museo di New Orleans dell'arte e in altri musei nel mondo. Quattro uova si trovano in collezioni private. Di otto uova non si ha notizia. Morì in esilio a Losanna all'età di 74 anni.
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166° anniversario della nascita di Peter Carl Fabergé
Lo "scarabocchio" di oggi ricorda il
gioielliere e orafo russo inventore di un prezioso molto particolare, a
metà tra l'uovo di Pasqua e matrioska, su commissione dello zar
Alessandro III.
E' il regalo che mister G ha voluto dedicare oggi ai suoi tanti utenti, in ricordo di Peter Carl Fabergè,
in occasione del 166° anniversario dalla nascita. Anche noto come Karl
Gustavovič Faberže, nome che tradisce le chiare origini russe, si tratta
del gioielliere e orafo passato alla storia per l'invenzione delle uova
di Pasqua in oro: prezioso dai materiali pregiati, realizzato
all'approssimarsi delle festività.
Tra il 1885 e il 1917 ne produsse 57, uno diverso dall'altro. Il primo fu commissionato dallo zar Alessandro III, come sorpresa per la moglie Maria Fyodorovna. Di colore bianco con smalto opaco, aveva una struttura simile alle matrioske:
all'interno aveva un tuorlo tutto d'oro, contenente a sua volta una
gallinella colorata d'oro e smalti con gli occhi di rubino, che
racchiudeva una copia in miniatura della corona imperiale, contenente un
piccolo rubino a forma d'uovo.
Il presente piacque così tanto che
Fabergé fu nominato da Alessandro "gioielliere di corte", con l'incarico
di fare un regalo di Pasqua ogni anno da quel momento in poi, con la
condizione, però, che ogni uovo fosse unico e
contenesse una sorpresa. Con la salita al trono di Nicola II, figlio di
Alessandro, la tradizione proseguì. A Fabergè, in particolare, fu
chiesto di realizzarne due: uno per la nuova zarina e l'altro per la
madre, l'ispiratrice del prezioso.
La preparazione delle uova occupava un
intero anno, con una squadra di artigiani impegnata nella lavorazione. I
temi erano tra i più vari. Al momento, la collezione più ricca di
esemplari è conservata al museo dell'arsenale del Cremlino.
Altre più piccole, al museo delle belle arti della Virgina e di New
Orleans. Dei 57 esemplari, ne mancano circa otto all'appello.
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