Partecipò alla guerra d'Etiopia maturando idee antifasciste. Durante la guerra fascista in Etiopia, Lulli ebbe il comando di una banda di abissini, che affiancava le truppe regolari italiane e successivamente, dopo l'8 settembre 1943, entrò nelle file dei partigiani, i badogliani azzurri della brigata 1º Gruppo Divisioni Alpine comandata dal Enrico Martini (Mauri), operante nelle Langhe, tra Murazzano e Mombarcaro, nella quale occupò ruoli di primo piano. Catturato dai tedeschi, fu deportato in Germania ma riuscì a fuggire ed a tornare in Italia a guerra finita. Scoperto da Alberto Lattuada che nel 1946 lo volle nel film Il bandito, ha ricoperto nel cinema italiano soprattutto ruoli da caratterista. Nel 1967 ha scritto, sceneggiato e diretto Gente d'onore, una storia sulla mafia, ha interpretato con bravura anche personaggi più accattivanti. A detta di molti critici è stato uno dei migliori attori italiani.