Carissima Lucia,ho letto con tanta partecipazione il tuo vissuto;un ’esistenza subito in salita,non tanto,o non solo,per il difetto al labbro,ma soprattutto per l’ambiente di cupa ignoranza,di superstizione,di mancanza delle più elementari conoscenze psicologiche in cui eri immersa.

Posso capire(in parte…oh..solo in parte!) i tuoi genitori disorientati per quella che ritenevano una disgrazia,ma anche,diciamolo,per niente aiutati;però non riesco ad accettare l’idea di infermiere o maestre che non si intenerissero per la bimba più bisognosa di attenzioni e d’affetto. Spesso pensiamo al passato con nostalgia:una vita più naturale e a misura d’uomo;tu,però,fai capire come era anche crudele con chi non rispondeva a canoni estetici o psicologici “normali”. Io sono stata insegnante e ho avuto in classe ragazzi con handicap molto gravi,e parlo soprattutto di quelli psichici,eppure ciò che ho cercato di far comprendere ai miei alunni era che quei compagni erano come loro,avevano gli stessi sentimenti;volevano lo stesso amore;avevano gli stessi diritti di essere accolti. Non è tacendo dei suoi problemi che si aiuta un bambino,ma parlandone con serenità evidenziando tutti gli altri aspetti positivi.

Sei stata bravissima a ricostruire la storia,che è sì tua,individuale,ma anche emblematica di un mondo ottuso. Un modo in cui,troppo spesso,amore e sesso erano scissi,come appartenessero a sfere diverse.

Sei stata molto coraggiosa a raccontare pubblicamente esperienze delicate e certo non facili:come ben dici,l’hai fatto perché è dolce condividere con persone che ritieni amiche. Cara Lucia:sei una donna molto dolce;hai attraversato tempeste che avrebbero stroncato chiunque,senza che il tuo carattere diventasse aspro. Hai donato ai tuoi figli amore e loro ti ripagano volendoti molto bene. Nella vita hai avuto sofferenza ma anche amore;quell’amore lo riverserai su questo nipotino che per te diventerà un grande tesoro,perché lui,lo hai già deciso,lo avete già deciso,non dovrà patire ciò che hai sofferto tu.

La tua storia è così emblematica che mi chiedo perché non ne fai una vera e propria autobiografia:credo che molti sarebbero interessati a leggerla.

Ti abbraccio forte e auguro tutto il bene possibile al nascituro e a voi tutti

Lietta

Gli ho risposto solo     Hai ragione........Una volta hanno detto ad una bambina  indicando me "Attenta  Sonia guardati dalle persone segnate da Dio" ero ancora troppo piccola penso 5 o 6 anni, mi ha fatto male ma non l'ho pienamente capita, poi con gli anni mi è stata ripetuta più volte. Ci ho sofferto atrocemente. Adesso penso che siano loro da cui ci dobbiamo guardare perchè  al posto del cuore avranno una pietra..