[Spezia] Sera 25/IV 1890
Vi rivedo dunque. Grazie. Siete bello, siete superbamente bello ed io Vi adoro.
Come avete la bocca ostinata, che stuona colla ispirata serenità dello sguardo!
Gli occhi guardano l’altezza conquistata, e la bocca dice: Ancora. Non basta, Giosuè Carducci?
Perché dice ancora: Voglio la vostra bocca? Ed agli altri non volete lasciar nulla che l’ira di non poterVi seguire?
O dite, Voi felice arrivato, o v’è posto anche per altri lassù, vicino alla Gloria?
Non sono più triste, non sono più cattiva, ed è aperto a Voi il mio cuore, e Vi ama, Vi ama!
EccoVi la mia bocca da baciare. Annie
(Lettera da La Spezia a Roma. Sulla busta: “A Giosue Carducci | Roma | via Farini - 40 -)