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De: Orso Tony (Mensaje original) |
Enviado: 23/09/2012 19:12 |
LA LONTANANZA IN AMORE...
POESIE AFORISMI CANZONI E… NON SOLO
(2012)
Tony Kospan
Care amiche ed amici amanti come me della poesia ora che l’autunno ha appena iniziato il suo corso parleremo di una particolare situazione in amore… l'esser lontani dalla persona amata…
Sarà perché l’estate ha fatto nascere tanti amori tra persone che vivono lontane… sarà perché spesso ciò accade anche nel virtuale… sarà perché spesso il lavoro costringe a cambiar città... ritengo giusto parlar stavolta della lontananza...
Essa a volte arriva per imprevedibili casi della vita… talvolta però esiste già prima di conoscersi.
Altre volte poi la lontananza è non fisica ma psicologica… ma in questo caso è chiaro che è ci sono problemi.. nel rapporto d'amore...
In ogni caso essa ha sempre
una notevole influenza effetti sull'amore...
in senso positivo o negativo...
Prima di passare alle poesie ecco 2 aforismi
ed un amaro proverbio...
La lontananza fa all’amore quello che il vento fa al fuoco:
spegne quelli piccoli, infiamma quelli grandi…
Roger de Bussy-Rabutin
Nella lontananza, l'amore brilla come una stella lontana.
Non ti puoi scaldare con il suo calore,
non puoi vedere con la sua luce…
eppure il nostro sguardo rimane fisso su di lei,
e mai vi sarà nulla di più bello
Alan Douar
Lontano dagli occhi... lontano dal cuore
Proverbio
Veniamo alle poesie prescelte quest'anno e come sempre
sarà bello leggere quelle (vostre o meno)
che in tema piacciono a voi...
LA LONTANANZA DA LEI
Ariodante Marianni
La lontananza da lei
non si misura in chilometri,
in ore di macchina, di treno...
è in crampi allo stomaco,
in fitte al cuore,
giornali letti, bicchieri bevuti.
La lontananza è questa
saliva amara,
notturna insonnia,
meridiana sonnolenza
(eppure il nostro è un amore felice)
LONTANANZA
Rita Minniti
Non stringo
fra le mani
la tua luce, tanto
per essere solidale
con un pensiero.
Non mi lascio andare ad un'idea,
che il cuore
con prepotenza fa sua,
senza pensare
alle ombre che offuscano
l'impossibile.
Non mi aggrappo a te
per sopportare
l'esistenza.
Mi aggrappo
all'esistenza,
per sopportare
ed ingoiare,
l'acre sapore della tua lontananza.
NEI PENSIERI
Erich Fried
Pensarti e pensare a te e pensare soltanto a te e pensare a berti e pensare ad amarti e pensare a sperare
e sperare e sperare e sperare sempre più di rivederti sempre
Non vederti
e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti
E soltanto allora aprire gli occhi e nei pensieri soltanto allora vederti
e poi pensarti e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi vederti sempre più bella
e poi vederti pensare
e pensare che ti vedo
E vedere che posso pensarti
e sentirti anche se per tanto tempo ancora non potrò vederti
AH CHE NOSTALGIA HO DI TE...
Johann Wolfgang Goethe
Ah, che nostalgia ho di te,
angelo mio! Almeno in sogno,
almeno in sogno mostrati!
Anche se molto dovrò patire,
trepidante lottare cogli spiriti,
e al risveglio affannare.
Ah, che nostalgia ho di te,
ah, quanto cara mi sei
anche nei sogni più cupi!
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE LA LUNA
Garcia Lorca
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
Felice poetica settimana per tutti
da Orso Tony
P O E S I E ?
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lontano dagli occhi... lontano dal cuore...
eppure dicono che la lontananza è come il vento... che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi.
lo diceva anche una canzone di tanto tempo fà,
bellissima ,
solo stando lontani si può capire quanto ami una persona
quelli grandi ritornano... e quando scende la sera...
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La lontananza
Un soffio di luce perduto nell'oscurita' del passato.... una goccia di mare prosciugata nell'oceano della memoria... un raggio di sole ibernato dal gelo dell'indifferenza... il tramonto dei sogni ammuffiti nel cassetto della disillisione.... e il tempo scorre via come un torrente alluvionato.... porta con se la tua linfa vitale e la infanga con detriti del destino... impossibile da deviare... e ti resta il retrogusto amaro seppur non rinneghi nulla.... il senso d'impotenza verso cio' che non e' stato ma che fortissimamente hai cercato... ma va bene lo stesso!!! per ogni orizzonte perduto c'e' una nuova veduta da scoprire.... c'e' un'isola al di la' della linea visiva tutta da esplorare.... e chissa' che non sia molto piu' godibile abitarla... Anonimo
Dunque è sua madre. Questa piccola donna. Artefice dagli occhi grigi. La barca su cui, anni fa, lui approdò alla riva. ...è da lei che si è tirato fuori nel mondo, nella non-eternità. Genitrice dell' uomo con cui salto attraverso il fuoco. è dunque lei, l' unica che non lo scelse pronto, compiuto. Da sola lo tirò dentro la pelle a me nota, lo attaccò alle ossa a me nascoste. Da sola gli cercò gli occhi grigi con cui mi ha guardato. Dunque è lei, la sua Alfa. Perchè mai me l' ha mostrata? Nato. Così è nato anche lui. Nato come tutti. Come me, che morirò. Figlio d' una donna reale. Uno giunto dalle profondità del corpo. In viaggio verso l' Omega. Esposto alla propria assenza da ogni dove, in ogni istante. E la sua testa è una testa contro un muro cedevole per ora. E le sue mosse sono tentativi di eludere il vedetto universale. Ho capito che è già a metà cammino. Ma questo a me non l' ha detto, no. "Questa è mia madre" mi ha detto soltanto.
Wislawa Szymborska
Sono irrequieto. Sono assetato di cose lontane. La mia anima esce anelando di toccare l'orlo dell'oscura lontananza. O Grande Aldilà, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che non ho ali per volare. Sono impaziente e insonne, sono straniero in una terra straniera. Il tuo alito mi giunge sussurrando una impossibile speranza. Il mio cuore comprende il tuo linguaggio come fosse lo stesso ch'egli parla. O Lontano da cercare, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che non conosco la strada, che non ho il cavallo alato. Non c'è nulla che desti il mio interesse, sono un vagabondo nel mio cuore. Nella nebbia assolata delle languide ore, quale visione grandiosa prende forma nell'azzurro del cielo! O Meta Lontanissima, oh, l'acuto richiamo del tuo flauto! Dimentico, sempre dimentico, che tutti i cancelli sono chiusi nella casa dove vivo solitario! R.Tagore
Metamorfosi (Hermann Hesse)
Quando ero adolescente, quando i miei primi timidi passi nell'agognato regno dell'amore mi riportavano sconsolato e misero nellincomprensibile e accecante giorno, mi era allora unica consolazione scavare a piene mani nel dolore, trasformare, distruggendo con compiaciuta amarezza, ogni colore
incantevole in riversare violento sulle corde tese fino a
spezzarle [nero, la pena della mia privazione. E di sera fuggivo la luce, fuggivo i giardini animati per scivolare solitario nel profondo
dellombra dei faggi, giù lungo la proda impervia verso l'oscura deriva dellonde, desiderio di morte nel cuore in tumulto. Ma oggi, che un giorno avaro si dissolve per me in un tempo incoerente, che la mia anima ricolma delle rovine di castelli troppo in fretta
costruiti perse la via verso la speranza, che l'ora più cupa e infelice della giovinezza mi arride ancora da lontane profondità come
un tesoro [doro oggi ho abbandonato i sentieri cupi della malinconia, e del dolce lamento. Ogni sera quando giunge l'ora silente, accendo a giorno la mia lampada, ché davanti alla finestra sprofondi la notte
nemica. Con amore tendo le corde più dorate che mi sono rimaste, e seguo nel gioco avveduto ogni forma soave, ogni forma che consola serena. Lontana è la morte e lontano il dolore dei
miei sogni sollecito li guido, ché il loro confuso
intreccio mostri solo luce e conforto e immagini
felici: giardini beati, uomini pieni di gioia infantile, di intimo piacere amoroso e feste adorne di
fiori donne pure e nobili, uomini pervasi di
cortese ardore, questo mi creò sognando e cerco ciò che mi è rimasto dei tesori distrutti, di raccogliere con armonia in belle forme.
Solitario gioca così nelle ore tranquille il mio desiderio il suo gioco. Vedi, io spesso so ridere appagato, ingannando della vita linsensata crudeltà, attraverso la mia ingegnosa fantasia. E l'immagine splendente di fanciulla, cui sacrificai un dì, fra desiderio ardente e cupa rinuncia, il fulgore della mia giovinezza, avanza (lei, che da tempo si perse lontana nel quotidiano grigiore) splendente, più bella che mai, intatta come fior di primavera, sul tappeto amorevolmente disteso dei miei sogni armoniosi. Come ella incede e si fa dea, sprofonda della vita la miseria e dei miei
sogni segreti e il senso si palesa: essere dellamata eco, specchio cortese. Così, quandè quell'ora, erigo degli anni giovanili la memoria, e in tempio la trasformo di un amore, che brama non conosce più nè delusione.
BUONA GIORNATA Annamaria |
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La lontananza in amoreL'assenza attenua le passioni mediocri e aumenta le grandi, come il vento spegne le candele e ravviva il fuoco.François de La RochefoucauldAbbiamo perso anche questo crepuscolo.Nessuno ci ha visto, stasera, mano nella manomentre la notte azzurra cadeva sul mondo.Pablo NerudaL’amore nulla concede se non se stessoe nulla prende se non se stesso.Kahlil GibranHO SEMPRE PENSATO di Bartolomeo Di MonacoHo sempre pensato che fosse amore quello che sento per te, anche quel giorno che mi gridasti di andarmene via e la mia fantasia ti tenne stretta a me. Ti immaginavo per quella foresta, ricordi? che abbiamo sognato insieme molte volte e là ci dicevamo le parole impossibili, così dolci, così leggere, che non si trovano qui da noi e tu mi capivi ed io ti sentivo parlare nel silenzio. Su noi scendeva l'odore delle foglie bagnate e tu correvi via perché t'inseguissi. Ricordi? Non ti raggiungevo mai e tu dovevi aspettarmi sebbene fossi leggero e veloce. Pensavamo ai nostri figli, di averli non qui sulla Terra dove c'è rumore, ma lassù nel bosco, dove l'usignolo li avrebbe addormentati per noi e divenuti grandi nulla del nostro mondo quaggiù avrebbero saputo. Ho sempre pensato che fosse amore quello che sento per te, anche quando mi gridasti che ti facevo soffrire ed io sapevo ch'era solo un istante della mia debolezza. Ricordi? le volte che ci siamo amati, tenuti per mano in silenzio su quel sentiero così lontano da qui ma che solo noi possiamo trovare nel cuore. Oh, non c'è dolore che possa farti dimenticare, nulla può cambiare ciò che sarà sempre tra noi. Ricordi? Ridevi e mentre correvi ti voltavi a guardare ed io non sapevo raggiungerti sebbene fossi leggero e veloce. Quella tua allegria la porto con me ormai per sempre; sei la mia vita, gli occhi, il sorriso, l'anima mia. Lo sento qui dentro e porto il tuo volto impresso nel mio, le tue parole sulla mia bocca. Ricordi? C'è una foresta lassù dove viviamo solo noi; in ogni ora, in ogni istante siamo sempre insieme.
Ripenso il tuo sorriso di Eugenio Montale
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d'un greto, esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi; e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto. Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d'una giovinetta palma...
Ricordami di CHRISTINA ROSSETTI
Tu ricordami quando saro' andata lontano, nella terra del silenzio, ne' piu' per mano mi potrai tenere, ne' io potro' il saluto ricambiare.
Ricordami anche quando non potrai giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni: ricorda e basta, perche' a me, lo sai, non giungera' parola ne' preghiera.
Pure se un po' dovessi tu scordarmi e dopo ricordare, non dolerti: perche' se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato, meglio per te sorridere e scordare che dal ricordo essere tormentato.
Perchè ti amo di Hermann Hesse
Perchè ti amo, di notte son venuto da te così impetuoso e titubante e tu non mi potrai più dimenticare l'anima tua son venuto a rubare. Ora lei è mia del tutto mi appartiene nel bene e nel male, dal mio impetuoso e ardito amare nessun angelo ti potrà salvare.
SILENZIO di Rainer Maria Rilke
Lo senti amore ?... Le mani sollevo ed è nell'aria (lo senti?) un fruscìo.
Entro la solitudine, perviene come un suono ogni gesto alle cose che origliano mute.
Lo senti, amore?... Le palpebre inclino e ti raggiunge un novello fruscìo.
Lo senti, amore?... Ridesto, le schiudo... Dimmi, perché non ti veggo, amor mio?
D'ogni più lieve mio gesto, rimane come un'impronta tenace, che appare nel serico silenzio.
Ogni più labile moto s'incide entro il velario disteso dell'etere, imperituro.
Co'l mio respiro, in un ritmo, le stelle, via per il cielo salendo scendendo, muovono in danza.
Alle mie labbra l'olezzo dei fiori giunge qual filtro che immemore bevo, e riconosco tralucer, per l'ombra, d'angeli ignoti un lontano accennare.
Questo, e non altro, sognando ripenso ... Più non mi avveggo, Diletta, di te.
ALLA STAZIONE di Vailati Alessio
Tra le fuggenti righe da me s'allontana lo sguardo tuo dietro la scia del treno.
Occhi bassi sul foglio, occhi miei sui tuoi, tanto cari e tristi; l'impressione ch'io vorrei non colgo, ché tutto fugge: sul poster la modella, la banchina e la stazione, veloci, troppo, per me;
fugge lo sguardo adorato, sfuggi tu, lontano.
Grazia |
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