Le poesie di oggi sono dedicate al
E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sole che si fa vino, giunto a l’omor che de la vite cola.
Dante Alighieri
Bevi vino, ché non sai donde sei venuto: sii lieto, perché non sai dove anderai
ʿOmar Ḫayyām
Oh tu, invisibile spirito del vino, se proprio non hai alcun nome con cui ti si possa chiamare, lascia pur che ti si chiami col nome del demonio!
William Shakespeare
A ben riflettere, si può bere il vino per cinque motivi: primo per far festa, poi per colmare la sete, poi per evitare di avere sete dopo, poi per fare onore al buon vino e, infine, per ogni motivo.
Friedrich Rückert
L’Impossibilità, come il Vino di Emily Dickinson
L’Impossibilità, come il Vino Eccita l’Uomo che l’assapora; La Possibilità è insipida Aggiungi una pur pallida Traccia di Rischio E nel Sorso di prima Un incantesimo produce l’ingrediente Certo come una Condanna
Andai di Kostandìnos Kavafis
Non volli lacci. Andai senza riguardi. Ai piaceri, quelli reali e quelli che turbinavano nella mia mente andai nella notte lucente. E mi dissetai con i vini più gagliardi, quelli che bevono gli arditi del piacere.
Canzone al Vino di William Butler Yeats
Il vino raggiunge la bocca E l’amore raggiunge gli occhi, Questa è la sola verità che ci è dato conoscere Prima di invecchiare e morire. Sollevo il bicchiere alle labbra, Ti guardo e sospiro.
La Farfalla nel Vino di Hermann Hesse
Una farfalla è volata nel mio bicchiere di vino, ebbra si abbandona alla sua dolce rovina, remiga senza forze, ora sta per morire; ecco, il mio dito la solleva via.
Così il mio cuore, accecato dai tuoi occhi, felice affonda nel denso calice, amore, pronto a morire, ebbro del tuo incanto se un cenno di tua mano non compia il mio destino.
Amore dopo Amore di Derek Walcott
Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.
Fiesta di Jacques Prévert
E i bicchieri eran vuoti la bottiglia spaccata Il letto spalancato e la porta sbarrata E tutte le stelle di vetro della felicità e della bellezza scintillavano nella polvere della stanza mal ripulita Ero ubriaco morto e gioioso falò e tu ubriaca viva nuda fra le mie braccia.
Vi auguro una bella domenica gioiosa come un bicchiere di buon vino.
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