Questa poesia di Kabir,
poeta mistico indiano (India) del 15° secolo,
ci invita in modo chiaro
a fonderci con l'Infinito
e ci spiega anche in che modo...
CIELO D'AMORE
- KABIR -
POESIA SUBLIME
La tensione dello sguardo dell'anima,
secondo la prospettiva di Kabir,
si riflette nel cielo d'amore.
La chiave per trovare la scintilla divina che è in noi,
senza farci fuorviare dalle ombre della sera
e senza arrenderci alla banale realtà…,
è
andare verso l'altro
e
gustare attraverso il cuore
i suoni ed i profumi della natura…
La poesia m'appare davvero modernissima
con il suo riconoscimento
della presenza del divino sia nel nostro cuore...
che nella natura che ci circonda...
CIELO D'AMORE
Kabir
Cadono le ombre della sera
lunghe, serrate,
di buio avvolgono il corpo e la mente.
lunghe, serrate,
di buio avvolgono il corpo e la mente.
Tu apri la finestra che dà a ponente
perditi nel cielo d’amore.
perditi nel cielo d’amore.
Bevi il miele stillato dai petali
del loto che hai in cuore.
del loto che hai in cuore.
Lascia che ti penetrino
le onde del mare, le onde
di splendore.
le onde del mare, le onde
di splendore.
Ascolta,
un suono di conchiglie, di campanelli
si leva dalle acque.
si leva dalle acque.
Kabir dice:
«Fratelli,
è Dio in questo vaso,
è Dio in questo vaso,
in questo mio corpo».
E voi cosa ne pensate?
Tony Kospan