I’ TE VURRIA VASA’
L' ATMOSFERA, LA STORIA, IL TESTO…
E LA CANZONE… (IN 2 VERSIONI)
a cura di Tony Kospan
Stavolta è il turno di una canzone del 1900
che fa parte della nutrita schiera
delle grandi canzoni napoletane classiche…
Questa, insieme a tante altre, è stata
una delle migliori ambasciatrici della bellezza
della grande musica napoletana.
Prima però immergiamoci nell’atmosfera di quell’anno
con diverse immagini d'epoca...
L'ATMOSFERA DEL 1900
Giochi Olimpici di Parigi 1900
De Nittis
LA STORIA
Il testo della canzone è del poeta Vincenzo Russo.
Siamo a cavallo del 1900 e l'autore era a letto con la febbre.
L'andò a visitare l'amico Di Capua (l'autore della musica di "O sole mio")
contento per aver ricevuto un anticipo dalla sua Casa Musicale
per dividerlo con lui... e per regalargli un biglietto
per una serata al famoso Salone Margherita
(piccolo teatro napoletano adibito a spettacoli musicali e leggeri)
dove si esibiva uno dei più grandi cantanti dell'epoca Armando Gill.
Eduardo Di Capua
Prima che andasse via il Russo
infilò il testo della canzone nelle tasche dell'amico.
Il giorno dopo Di Capua aveva già composto la musica
che il poeta disse esser proprio quella da lui sognata.
La canzone, per il poetico testo e per la dolcezza della musica,
è considerata una delle più belle canzoni d’amore
della storia della musica… di sempre.
La riprova sta nel fatto che essa ha avuto
nel corso dei suoi 110 anni di vita
tantissimi famosissimi interpreti.