Non esistono amori felici Niente per l’uomo è mai definitivo Non la sua forza non la debolezza nè il suo cuore E quando crede di aprire le braccia la sua ombra è una croce, e quando vuole stringere la sua felicità la sbriciola Uno strano doloroso divorzio è la sua vita.
Non esistono amori felici La sua vita è come quei soldati disarmati per altro scopo un tempo equipaggiati: a cosa può servire il loro alzarsi di buon'ora per ritrovarsi a sera disoccupati incerti e dire queste parole: “La mia vita è trattenere il pianto”
Non esistono amori felici Mio bell’amore. amore caro. mio strazio ti porto in me come un uccello ferito, e gli altri, senza saperlo, ci guardano passare. Ripeto dentro di me le parole che ho intrecciato per i tuoi grandi occhi, e che subito morirono.
Non esistono amori felici E’ troppo tardi ormai per imparare a vivere, piangano insieme nella notte i nostri cuori, quanta infelicità per la più piccola canzone, quanti rimorsi per scontare un fremito, quanti singhiozzi per un’aria di chitarra!
Non esistono amori felici Non c’è amore che non dia dolore non c’è amore che non ferisca non c’è amore che non lasci il segno e non meno l’amore di patria che l’amore per te, non c’è amore che non viva di pianto Non esistono amori felici ma per noi due c’è il nostro amore.
Louis Aragon
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Louis Aragon, nato a Parigi il 3 ottobre 1897, dopo aver preso parte al dadaismo dal 1919 al 1924,
fonda il movimento surrealista insieme ad André Breton e Philippe Soupault.
Le raccolte di poesie "Fuoco di gioia" (Feu de joie, 1920), "Moto perpetuo" (Le mouvement perpétuel, 1924)
e il racconto fantastico "Il contadino di Paris" (Le paysan de Paris, 1926) sono prodotti di questa scelta letteraria.
Bello e sicuro di sé, instancabile parlatore, sempre pronto a rimirarsi nelle vetrine, ma povero, si contorna di amici del movimento.
Nel 1927, insieme ad alcuni membri del gruppo surrealista, entra nel partito comunista francese (PCF)
e questo influenza i quattro romanzi a sfondo sociale, intitolati "Il mondo reale" scritti fra il 1934 ed il 1944.
Dopo l'incontro con Elsa Triolet, scrittrice di origine russa, che diverrà sua moglie nel 1939
e che sarà la musa della sua poesia, Louis Aragon parte per URSS, dove partecipa al Congresso internazionale
degli scrittori rivoluzionari, accettando di sottomettere i suoi scritti all'attività' del Partito.
Da allora la sua carriera di dignitario comunista procede regolarmente, ritmata dai viaggi in Russia.
Sul fronte letterario al voluto grigiore dei romanzi realisti "Le campane di Basilea" (Les cloches de Bale, 1934),
"Le comuniste" (Les communistes, 1949-51), si contrappone l'effervescente genialità delle poesie,
con cui crea uno dei miti dell'epoca.
Durante la seconda guerra mondiale e l'occupazione nazista lo scrittore partecipa alla resistenza
e svolge una intensa attività politica e giornalistica clandestina.
Le raccolte poetiche di quegli anni di guerra, Crepacuore (Crève-coeur, 1941), La Diana francese
(La Diane française, 1945) sono intrise di amor patrio.
La potenza creativa di Louis Aragon si riversa nei temi d'amore, destinato ad Elsa che
prevalgono nella poesia degli anni successivi: "Gli occhi e la memoria" (Les yeux et la mémoire, 1954),
"Elsa" (1959), "Il folle d'Elsa" (Le fou d'Elsa, 1963), fanno parte di un ciclo poetico dedicato
alla moglie, iniziato con "Gli occhi d'Elsa" nel 1942.
Sia nella fase surrealista che nelle fasi seguenti, Louis Aragon fa sfoggio di una continua
evoluzione stilistica e attuano un sapiente recupero di forme tradizionali come la strofa e la rima.
La sua produzione letteraria, dopo l'iniziale tematica realistica di stampo sociale, ha virato verso
il romanzo storico con "La settimana santa" (La semaine sainte, 1958), ed ha spaziato in libertà
su altri temi, come "Condanna a morte" (La mise à mort, 1965), "Bianca o l'oblio"
(Blanche ou l'oubli, 1967), "Teatro/romanzo" (Théatre/roman, 1974).
Louis Aragon è stato autore di saggi critici, oltre che direttore della rivista «Les Lettres Françaises»
ed ha prodotto una raccolta di racconti, "Il mentire-vero" (Le mentir-vrai, 1980).
Il 24 dicembre 1982,il poeta muore e viene sepolto nel parco del Moulin de Villeneuve,
di sua proprietà a Saint-Arnoult-en-Yvelines, dove riposa al fianco di sua moglie Elsa.