De: lucy46 (Mensaje original) |
Enviado: 09/02/2013 17:45 |
Tenente di complemento della Guardia alla Frontiera presso Boves, all’annuncio dell’armistizio decise di combattere sulla Bisalta contro la minaccia nazista. Raccolse con sé circa centocinquanta uomini e diede vita così ad una delle prime formazioni partigiane. Da notare che cominciò coraggiosamente a combattere subito, a differenza di altri gruppi che preferirono attendere. In settembre la formazione impegnò duramente le forze del maggiore delle SS Joachim Peiper che, per rappresaglia, organizzò il tristemente noto eccidio di Boves. Nonostante ciò, i partigiani di Vian continuarono la lotta e il loro numero crebbe notevolmente, specie in seguito all'unione con il raggruppamento 1º Gruppo Divisioni Alpine comandato da Enrico Martini "Mauri". In missione a Torino, il 19 aprile 1944 fu arrestato dai nazifascisti. Fu ripetutamente torturato perché svelasse i nomi dei partigiani e i loro covi, ma invano. Tentò pure il suicidio in carcere, temendo infine di cedere, ma fu curato e più tardi impiccato ad un albero nel centro di Torino. Al partigiano è intitolata la caserma degli alpini di San Rocco Castagnaretta, nonché vie, istituti scolastici e associazioni sparsi per tutta la Penisola.
Onorificenze
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Medaglia d'oro al valor militare |
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«Primo fra i primi, organizzava il fronte della resistenza in Piemonte affrontando in campo aperto il tedesco invasore ed assumendo quindi la condotta della più epica battaglia della guerra partigiana tra gli incendi e le rovine di Boves, dove, chiamati a raccolta col suono delle campane i suoi volontari, in quattro giorni di dura lotta li incitava alla riscossa con la parola, l'esempio e il suo strenuo valore. Caduto in mano al nemico, con stoicismo sopportò le torture più atroci pur di non tradire i compagni di lotta. Sereno e cosciente salì al capestro nel nome d'Italia, martire della libertà, santo dell'idea.» — Boves, 9 settembre 1943 - Torino, 22 luglio 1944. |
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