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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 02/04/2013 05:59 |
Il latte dello zio Pino Spesso al supermercato ci si trovano davanti due confezioni di latte molto diverse. Una è spartana, c’è scritto soltanto che contiene latte, la quantità, la zona di mungitura, le caratteristiche principali (percentuale di grassi, contenuto di calcio, eccetera). L’altra invece è un tripudio di immagini e slogan. E’ molto curata, con effetti grafici sofisticati. Non contiene del volgare “latte”, ma il “latte dello zio Pino”, che i consumatori dovrebbero conoscere bene: alla televisione vengono spesso proposti dei filmati pubblicitari che descrivono la fattoria e l’amore che lo zio Pino ha per il suo lavoro. Ogni mattina all’alba si alza, accarezza amorevolmente le sue mucche e le munge con dolcezza. In realtà lo “zio Pino” non esiste, ed il contenuto delle due confezioni è esattamente identico. Il latte arriva dalle stesse fattorie, gestite con gli stessi criteri. Una delle due confezioni, però, costa il doppio dell’altra: è chiaro, si deve pagare l’attore che impersona lo zio Pino, il regista del filmato pubblicitario, gli esperti di marketing che hanno ideato tutto questo e tante altre cose ancora. Che cosa dovrebbe fare secondo voi un consumatore accorto? Io compro il latte che costa la metà, ma molta gente compra contenta il “latte dello zio Pino”. E poi si lamenta che la vita costa troppo, che non riesce ad arrivare alla fine del mese e che i prezzi sono troppo alti. (da Riflessioni.it) |
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Molte volte si ha una marca di latte preferita ed è vero perchè anche al discount non trovi quella marca di latte famosa e pubblicizzata in tv ma buona ugualmente .Secondo me ci si lascia influenzar troppo dalla pubblicità ,ma bisogna sempre veder la data di scadenza e non metter subito senza controllar la scadenza ,questo lo fanno molti uomini ,oppure trovi la Promoter che ti dice che se ne acquisti 4 confezioni quel giorno risparmi perchè in omaggio hai una tazza (che tu sai che la tua dispensa ne è piena).Poi vai a casa e ti accorgi di non aver risparmiato,anzi la tazza te la sei anche pagata ,la pubblicità ci condiziona molte volte .Angelica
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