Dopo il diploma conseguito presso il liceo ginnasio "Tito Lucrezio Caro" di Roma, si laureò in Lettere dopo aver seguito i corsi di lingue e cultura islamica presso il Dipartimento di Studi Orientali dell'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Grazie anche all'ottima conoscenza delle lingue (arabo, francese, inglese) ottenne le prime collaborazioni giornalistiche dal Cairo per conto di Paese Sera e de L'Unità. Successivamente vinse una borsa di studio per essere assunta alla Rai. Ilaria Alpi fu uccisa mentre si trovava a Mogadiscio come inviata del TG3 per seguire la guerra civile somala e per indagare su un traffico d'armi e di rifiuti tossici illegali in cui probabilmente la stessa Alpi aveva scoperto che erano coinvolti anche l'esercito ed altre istituzioni italiane. I due giornalisti hanno scoperto un traffico internazionale di veleni, rifiuti tossici e radioattivi prodotti nei Paesi industrializzati e stivati nei Paesi poveri dell'Africa, in cambio di tangenti e armi scambiate coi gruppi politici locali. La commissione non ha però approfondito la possibilità che l'omicidio possa essere stato commesso per le informazioni raccolte dalla Alpi sui traffici di armi e di rifiuti tossici, che avrebbero coinvolto anche personalità dell'economia italiana.Sulla "scena del delitto" erano presenti due troupe televisive: quella della Svizzera italiana (RTSI) ed una americana (ABC). Le immagini che ci sono giunte, di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin colpiti ed accasciati nell'abitacolo del loro fuoristrada, sono state girate dall'operatore dell'Abc, di origine greca, trovato ucciso qualche mese dopo a Kabul in una stanza d'albergo. Vittorio Lenzi, operatore della troupe svizzera-italiana è rimasto vittima di un incidente stradale sul lungolago di Lugano (mai chiarito del tutto nella dinamica). Secondo una fonte, all'assassinio sarebbe legata una vendetta personale da parte di Hashi Omar Hassan, un somalo legato al clan tribale Abdalla Arone. Durante le audizioni vennero sentiti numerosi testi a vario titolo coinvolti o a conoscenza delle dinamiche e dei fatti. Tra essi Mario Scialoja, ex ambasciatore italiano, che escluse o ritenne minima la possibilità di matrice fondamentalista islamica, e vari appartenenti ai servizi informativi SISMI e SISDE che invece contemplarono una forte possibilità di questa matrice. Altro movente che venne preso in considerazione fu il rancore verso gli italiani a causa di un arresto subito dallo stesso Hassan da parte proprio di un contingente della Folgore intervenuto a separare una rissa, durante il cui intervento Hassan colpì un ufficiale italiano. La repubblica il 5 aprile 1994 con titolo Ilaria e Miran uccisi dalla malavita somala., sebbene nessun riscontro fosse stato trovato a supporto. Il 05 settembre 2012, come già su un articolo de l'Unità del 7 febbraio 2006, Taormina ha dichiarato: «Ilaria Alpi è morta a causa di una rapina. Era in vacanza non stava facendo nessuna inchiesta, la commissione che presiedevo lo ha accertato. Ho un documento che manterrò privato per rispetto alla sua memoria che racconta tutta un’altra storia». Nell'opposizione parlamentare ci si soffermò, invece, su alcune indubbie anomalie del modo di procedere della Commissione d'inchiesta, che potrebbero averne falsato le risultanze. È innegabile che con quella norma fu consacrata una prassi di esercizio del potere di inchiesta non meramente documentale: una coercizione nell'ingresso a luoghi e nella libertà e riservatezza delle persone, fino a quel momento tutt'altro che pacifica nel lavoro delle Commissioni di inchiesta. La giurisprudenza costituzionale, infatti, è estremamente prudente in ordine al compito delle Commissioni parlamentari di inchiesta, che “non è di giudicare, ma solo di raccogliere notizie e dati necessari per l'esercizio delle funzioni delle Camere” (sentenza n. 231 del 1975). In altri termini, non trattandosi di esercizio di funzioni di polizia né sanzionatorie, l'articolo 82 della Costituzione “pone un limite all'attività delle Commissioni parlamentari di inchiesta nei casi di incidenza su posizioni soggettive giuridicamente protette” (Cassazione penale, sezioni unite, 12 marzo 1983). Infine, il presidente Taormina sosteneva che “la brutalità dei numeri è certamente qualcosa che cozza con l'esigenza dell'accertamento dei fatti”. Eppure, in materia di diritti pubblici di libertà non è giusto ciò che raggiunge il maggior numero di consensi: la legittimità non si vota, perché un errore di diritto può procedere anche dalla volontà della maggioranza. In data 11 febbraio 2008 la Corte Costituzionale, Sentenza depositata 13 febbraio 2008), n. 26 ha dichiarato che "...non spettava alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin adottare la nota del 21 settembre 2005 con la quale è stato opposto il rifiuto alla richiesta, avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, di acconsentire allo svolgimento di accertamenti tecnici congiunti sull'autovettura corpo di reato, ed annulla, per l'effetto, tale atto." Nel gennaio 2011 la Commissione parlamentare annuncia la riapertura delle indagini sul caso. Dal 1995 si assegna ogni anno a Riccione il Premio Ilaria Alpi alle migliori inchieste televisive italiane dedicate ai temi della pace e della solidarietà. Il film del 2003 Ilaria Alpi - Il più crudele dei giorni di Ferdinando Vicentini Orgnani ripercorre questa tragica storia. Nel 2007 debutta al Premio Ilaria Alpi il monologo di teatro civile "La Vacanza" che ricostruisce il caso di Ilaria e Miran. Scritto e recitato da Marina Senesi, attrice e voce di Radio2. Nel 2011 su invito di Don Luigi Ciotti il lavoro è stato rappresentato sul palco della “XVI Giornata della Memoria e dell'Impegno contro le mafie” e alla Festa Nazionale di Libera. È attualmente in fase di lavorazione il film a disegni animati Ilaria & Miran - Alla ricerca della verità di Marco Giolo che riassume le vicende fino ai giorni nostri. Ad Ilaria Alpi è stato intitolato il liceo scientifico di Rutigliano, in provincia di Bari. È sepolta nel Cimitero Flaminio di Roma. |