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MONDO DONNA: Anna Andreevna Achmatova
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: lucy46  (Mensaje original) Enviado: 11/06/2013 08:22
Anna Andreevna Achmatova
pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko

(Bol'soj Fontan, 11 giugno 1889Mosca, 5 marzo 1966)
è stata una poetessa russa; non amava l'appellativo
di poetessa, perciò preferiva farsi definire poeta, al maschile.
 

Figlia di Andrey Antonovich Gorenko, funzionario pubblico, e di Inna Erazmovna Stogova, entrambi di nobile famiglia, fu moglie dal 1910 al 1918 di Nikolaj Gumilëv, dal quale ebbe il figlio Lev. Fece parte della Corporazione dei poeti, un gruppo acmeista fondato e guidato dal marito. Compose la prima opera, La sera, nel 1912, seguì Il rosario nel 1914, caratterizzate entrambe da un'intima delicatezza. Lo stormo bianco (1917), Piantaggine (1921), Anno Domini MCMXXI (1922) sono raccolte di versi ispirate dal nostalgico ricordo dell'esperienza biografica, che spesso assumono quasi la cadenza di una preghiera. Dopo la fucilazione del primo marito, Nikolaj, nel 1921, seguì una lunga pausa indotta dalla censura, che la poetessa ruppe nel 1940 con Il salice e Da sei libri, raccolte dalle quali emerge un dolore derivato dalla costante ricerca della bontà degli uomini. Il figlio Lev fu imprigionato fra il 1935 e il 1940 nel periodo delle grandi purghe staliniane. Espulsa dall'Unione degli Scrittori Sovietici nel 1946 con l'accusa di estetismo e di disimpegno politico, riuscì tuttavia ad essere riabilitata nel 1955, pubblicando nel 1962 un'opera alla quale lavorava già dal 1942, il Poema senza eroe, un nostalgico ricordo del passato russo, rielaborato attraverso la drammaticità che la nuova visione della Storia comporta. Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di Dante Alighieri, come anche testimonia il filosofo Vladimir Kantor: «Quando chiesero ad Anna Achmatova, la matriarca della poesia russa, “Lei ha letto Dante?”, con il suo tono da grande regina della poesia rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”»



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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 11/06/2013 12:30

 

 

 

 

 
 
 
Al collo un filo di esili grani,
celo le mani nel largo manicotto,
gli occhi guardano distratti
e non piangeranno mai più.

Sembra il volto più pallido
per la seta che tende al lilla,
arriva quasi alle sopracciglia
la mia frangetta non ondulata.

E non somiglia ad un volo
questa lenta andatura, quasi avessi
sotto i piedi una zattera
e non i quadretti del parquet.

La bocca bianca è socchiusa,
ineguale il respiro affannato,
e sul mio petto tremano i fiori
dell’incontro che non c’è stato.

1913
 
 
******************
 

Quando la notte attendo il suo arrivo,
la vita sembra sia appesa a un filo.
Che cosa sono onori, libertà, giovinezza
di fronte all’ospite dolce
col flauto nella mano? Ed ecco è entrata.
Levato il velo, mi guarda attentamente.
Le chiedo: “Dettasti a Dante tu
le pagine dell’Inferno?” Risponde: “Io”.

1924

 

 

 

 


Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Orso Tony Enviado: 11/06/2013 21:47
 
 
 
 
Un ricordo di Anna Achmatova grande poetessa russa.
 
 
 
 
 
(Bol'soj Fontan, 11 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966)
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 

Nata in una nobile famiglia ben presto le sue poesie
furono apprezzate negli ambienti letterari e pubblicate...
 
 
Nel 1912 fa un viaggio a Parigi dove conosce Modigliani
che la ritrae più volte...
 
 
 
 
 
 
 
 
La sua poetica è un misto di misticismo sentimentalismo e psicologia...
ma dopo la rivoluzione di ottobre le sue poesie furono soggette a censura...
 
 
Nel 1934 il marito fu fucilato per attività controrivoluzionarie
ed al tempo delle cd. purghe staliniane le fu incarcerato il figlio
per condanna a morte.... condanna poi convertita in deportazione.
 
 
 
 
LA SENTENZA

E sul mio petto ancora vivo
piombò la parola di pietra
Non fa nulla, vi ero pronta,
in qualche modo ne verrò a capo.
Oggi ho da fare molte cose:
occorre sino in fondo uccidere la memoria,
occorre che l'anima impietrisca,
occorre di nuovo imparare a vivere-
Se no....
Oltre la finestra l'ardente
fremito dell'estate come una festa.
Da tanto lo presentivo:
una giornata radiosa
e la casa deserta.
 
 
 
 
Le sue poesie di questo periodo acquistano valore sociale
e si fanno espressione della sofferenza di un intero popolo.
 
 
 
 
Narhan Altman - Ritratto di Anna Achmatova
 
 
 
 
Espulsa dall'Unione degli Scrittori per "estetismo e dismpegno politico"
fu però riabilitata nel 1955.
 
 
Fu una grande lettrice ed estimatrice di Dante Alighieri
per il quale aveva un vero e proprio culto...
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha rappresentato con la sua poetica la difesa della memoria
e dello spirito della Grande Madre Russia.
 
 
 
 
 
ALCUNE SUE POESIE

 

 

Leggiamo ora alcune sue poesie che ci consentono di conoscer meglio la sua poetica....

 

 

 
 
 

NE' MISTERO NE' DOLORE
 

Né mistero né dolore
né volontà sapiente del destino:
sempre quell'incontrarci ci lasciava
l'impressione di una lotta.
Ed io, indovinato dal mattino
l'attimo del tuo arrivo,
percepivo nei palmi socchiusi
il morso leggero di un tremito.
Con dita arse sgualcivo
la variopinta tovaglia del tavolo...
Capivo fin da allora
quanto è angusta questa terra.
 
 
 
ULTIMO BRINDISI
 
Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
 
 
 
AH TU PENSAVI
 

Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
che si possa dimenticare
e che si butti, pregando e piangendo,
sotto gli zoccoli di un baio.
O prenda a chiedere alle maghe
radichette nell’acqua incantata,
e ti invii il regalo terribile
di un fazzoletto odoroso e fatale.
Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti
o sguardi l’anima dannata,
ma ti giuro sul paradiso,
sull’icona miracolosa
e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:
mai più tornerò da te.
 
(Da Anno Domini)
 
 
 
C'E' NELL'INTIMITA' DEGLI UOMINI UN CONFINE
 
C’è nell’intimità degli uomini un confine
che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.
Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.
Pazzo è colui che vi si appresta,
raggiungerlo è morire d’angoscia...
Ora puoi capire perché non batte
il mio cuore sotto la tua mano.
 
 
 
IL CUORE BATTEVA
 
Il cuore batteva e tremava,
come per un dolore.
I pallidi fiori dondolavano la corolla,
di nuovo sognavo
quella lontana libertà
quel paese dove sono
stata con te.
 
 
Modigliani - Ritratto di Anna Achmatova
 
 
 
 
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