Questa è la storia dell’uomo che ha creato la prima grande televisione privata italiana. Non riuscendo a sfondare nel mondo dello spettacolo, Renzo Villa decide di fondare una sua televisione. Dopo avere conseguito il diploma di licenza media inizia a lavorare svolgendo i più disparati lavori: fa il lavapiatti, il cameriere, l’assicuratore, il radiotecnico. Renzo sogna però di sfondare nel mondo dello spettacolo e a 17 anni lascia la natia Luino e va a Roma, cercando scritture come comparsa, macchietta. E’ il 1958, l’anno di VOLARE, Domenico Modugno apre la strada ai cantautori, arrivano gli urlatori, i night, spopola il cinema. Ma il successo non arriva e Renzo torna alla casa paterna. Trova impiego come daziere al Comune di Varese, dove lavora per sette anni, suo capo ufficio è Almo Alberto Montarese, futuro conduttore di Antenna 3 Lombardia. Fondatore assieme all'amico Enzo Tortora di Antenna 3 Lombardia, in precedenza era stato co-fondatore e socio di Telealtomilanese. Al contrario di altri editori televisivi che non sono mai apparsi in video nelle loro emittenti, Villa raggiunse molta notorietà conducendo la nota trasmissione Il Bingoo. Questa trasmissione, in onda dallo Studio 1 di Legnano per una decina di stagioni circa, prevedeva una serie di giochi legati alla variante anglosassone della tombola. Nei primi anni ottanta un noto settimanale fece un sondaggio sui personaggi più conosciuti della televisione italiana: Villa, personaggio di una tv locale arrivò quarto alle spalle di giganti come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, tutti delle reti RAI. Villa incise anche dei dischi, rivolti prevalentemente a un pubblico di bambini: la sua canzone più nota è Caro Papà. Grande successo di vendite ebbe pure la sigla della trasmissione Bingoo, sempre cantata dallo stesso Villa. In seguito al passaggio della proprietà di Antenna 3 a terzi, Villa è rimasto comunque a collaborare con la sua emittente, anche se non più come conduttore. È stato autore di note trasmissioni degli anni novanta di Antenna 3; molto noto in Lombardia, è apparso come guest star a tre puntate di Piazza Pulita (2004), spettacolo di intrattenimento di Antenna 3 e sempre per la stessa emittente negli speciali per la festa della mamma e la festa del papà dello show domenicale Festa in piazza. Nel novembre del 2006 è stato intervistato dagli inviati del programma Matrix di Canale 5 in una delle quattro puntate dedicate alla storia delle tv libere. Dopo alcuni mesi di malattia, si è spento nella sua casa di Masnago, rione di Varese, il 16 dicembre 2010. Era affetto, come lui stesso aveva dichiarato in un'intervista, da microcitoma polmonare. Il 17 giugno 2011, nel corso di una presentazione del libro autobiografico Ti ricordi quella sera?, l'assessore alla cultura del Comune di Germignaga ha annunciato che l'amministrazione comunale di Germignaga ha avviato l'iter per intitolare a l'area spettacoli sita all'interno del Parco Boschetto di Germignaga. |