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De: giulipippi (Mensaje original) |
Enviado: 30/07/2013 17:10 |
Il commento del presidente Martinez alle parole di Papa Francesco Martinez: “Ringraziamo il Papa per il suo affetto!”
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Di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, durante il volo di rientro a Roma, il Santo Padre Francesco si è soffermato a lungo a parlare con i giornalisti al seguito. Tra gli argomenti, anche il Rinnovamento nello Spirito. “Mi sono ricreduto, sbagliavo io”, ha affermato il Papa raccontando di aver cambiato opinione sul Movimento, “perché ho visto il bene che facevano”. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito,Salvatore Martinez, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Siamo profondamente grati a Papa Francesco per le parole di stima e di gratitudine che, di ritorno dalla GMG di Rio de Janeiro, ha voluto esprimere all’indirizzo del Rinnovamento nello Spirito, più generalmente conosciuto come Movimento Carismatico Cattolico o Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Ma non c’è sorpresa! Questa sua “simpatia” per i Movimenti era già nota. Non posso dimenticare il mio primo incontro con Lui, presso la Parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, quattro giorni dopo la sua elezione. Salutandomi, il Pontefice senza esitare affermava: “Sono stato il referente (episcopale) del Rinnovamento in Argentina”. Dunque un’amicizia consolidata nella collaborazione ecclesiale quella che ha legato il Rinnovamento al cardinale di Buenos Aires, ora Papa Francesco.
“Il Rinnovamento serve alla Chiesa!”. Così Francesco ha riassunto, direi nel “merito” e nel “metodo”, l’impegno dei carismatici cattolici a vantaggio delle parrocchie e delle comunità, ma anche della presenza attiva nella società. Il Papa ha “confessato” di essersi ricreduto sul Rinnovamento, dopo le iniziali perplessità, legate soprattutto all’esuberanza delle manifestazioni esteriori nella comunicazione della fede.
Il Papa ha visto il “cuore” (il profondo ed esperienziale amore per Gesù) e la “volontà” (impegno feriale per l’evangelizzazione e la missione) del Movimento e in speciale modo i frutti ampi e duraturi prodottisi. Soprattutto in tre direzioni, guardando all’America Latina: frenare l’emorragia di cattolici delusi verso i pentecostali e gli evangelici; combattere, sul terreno della spiritualità, il proliferare di sette e nuovi movimenti religiosi; dare vita ad una sistematica opera di evangelizzazione mediante nuovi metodi ed espressioni legati ai media e alla musica, con uno straordinario coinvolgimento di giovani.
Ma c’è anche un altro elemento “pastorale” di grande significanza. Il Rinnovamento si è “vitalmente” posto a servizio della Chiesa, permettendole di passare da una “teologia della liberazione” ad una “teologia della comunione per la missione”. In fondo è questo il senso del celebre documento di Aparecida, a conclusione della V Assemblea del CELAM, nel 2007, sulla “conversione pastorale delle chiese”, nel quale si dichiara che esse sono chiamate a vivere la missione evangelizzatrice come permanente “paradigma e programma”. Papa Francesco vede nel Rinnovamento, e certo in altri Movimenti, l’esaudimento di questa attesa, che già il Concilio Vaticano II annunciava e che il Pontificato del Beato Giovanni Paolo II ha promosso.
In effetti, non si può non constatare il lavoro di “integrazione ecclesiale” che nella valorizzazione della vita comunitaria e della sua animazione spirituale il Rinnovamento ha prodotto nella Chiesa, anche grazie – come ha affermato il Papa – ai “buoni assessori” (sacerdoti) che hanno guidato il Movimento. Un cammino in cui il Rinnovamento non si è posto come una “nuova spiritualità” nella Chiesa, o un nuovo Movimento, o un nuovo carisma di apostolato; bensì come un impulso di “risveglio”, una riproposizione vitale del cristianesimo nella potenza creatrice e nella libertà confortante dello Spirito Santo, un’avanguardia di gioia, di entusiasmo, di fraternità. Ne consegue che in America Latina il “tenore spirituale” delle comunità ecclesiali è così “normalizzato” nella vita pastorale e liturgica da non riuscire sempre a distinguersi dove inizia e finisce il cammino proprio del Rinnovamento.
Papa Francesco sta rinverdendo nella Chiesa il suo duplice e insopprimibile registro: “kerigmatico” e “carismatico”. “Kerigmatico”, perché tutto centrato sulla persona di Gesù, sul suo messaggio di misericordia e di salvezza, sulla semplicità ed essenzialità del Vangelo; “carismatico”, perché i gesti e i segni che accompagnano la vita di Gesù, oggi come allora, obbediscono allo Spirito prima che alla “lettera o alla legge”, comunicano i sentimenti di affetto, di bontà, di prossimità che sono nel cuore di chi crede. A partire dal Papa.
è in atto, nella Chiesa, una “rivoluzione d’amore”, una riscrittura vitale e ed esperienziale del Vangelo di Gesù Cristo; si stanno rinnovando i prodigi come di una “nuova Pentecoste”: ne siamo testimoni; ne sono spettatori anche coloro che non credono! Il Rinnovamento nello Spirito continuerà a sostenere con consapevolezza e zelo Papa Francesco nel suo ministero petrino, nella sua missione universale. Se il Pontefice constata “il bene che facciamo”, intensificheremo gli sforzi perché sia sempre più diffuso».
(30.07.2013) |
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Beh a me interessa ciò che dice il santo padre i tuoi personali commenti trovano il tempo che trovano |
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De: rom* |
Enviado: 31/07/2013 17:15 |
grazie del commento
buona serata! |
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Le parole di Papa Francesco sul Rinnovamento Dal Bollettino Vaticano, Città del Vaticano, 30 luglio 2013
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Il Papa risponde alla domanda: In Brasile, la Chiesa cattolica ha perso fedeli in questi ultimi anni. Il Movimento del Rinnovamento Carismatico è una possibilità per evitare che i fedeli frequentino la Chiesa pentecostale o altre Chiese pentecostali?
«è molto vero quello che lei dice del calo dei fedeli: è vero, è vero. Ci sono statistiche. Abbiamo parlato con i vescovi brasiliani del problema, in una riunione che abbiamo avuto ieri. Lei domandava sul Movimento di Rinnovamento Carismatico. Io vi dico una cosa. Negli anni, alla fine degli anni Settanta, inizio anni Ottanta, io non li potevo vedere. Una volta, parlando di loro, avevo detto questa frase: “Questi confondono una Celebrazione liturgica con una scuola di samba!”. Questo l’ho detto io. Mi sono pentito. Poi, ho conosciuto meglio. è anche vero che il Movimento, con buoni assessori, è andato su una bella strada. E adesso credo che questo Movimento faccia tanto bene alla Chiesa, in generale. A Buenos Aires, io li riunivo spesso e una volta l’anno facevo una Messa con tutti loro in Cattedrale. Li ho favoriti sempre, quando io mi sono convertito, quando io ho visto il bene che facevano. Perché in questo momento della Chiesa – e qui allargo un po’ la risposta – credo che i Movimenti siano necessari. I Movimenti sono una grazia dello Spirito. “Ma, come si può reggere un Movimento che è tanto libero?”. Anche la Chiesa è libera! Lo Spirito Santo fa quello che vuole. Poi, Lui fa il lavoro dell’armonia, ma credo che i Movimenti siano una grazia, quei Movimenti che hanno lo spirito della Chiesa. Per questo credo che il Movimento del Rinnovamento Carismatico non solo serva a evitare che alcuni passino alle confessioni pentecostali. Ma no! serve alla Chiesa stessa! Ci rinnova. E ognuno cerca il proprio Movimento secondo il proprio carisma, dove lo porta lo Spirito».
(30.07.201 |
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“Ricordati di santificare le feste” Messaggio del card. Scola in occasione di 10 Piazze per 10 Comandamenti a Milano
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1. «Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha ordinato... non farai opera alcuna né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tue bue...» (Dt 5,12-14). Al popolo ebraico il Signore comanda di santificare la festa e precisa che questo comando ci impone il dovere di "riposare". Cosa significa?
2. A noi uomini e donne del Terzo Millennio una simile indicazione appare strana. Non viene spontaneo comandare ad un altro di riposare, caso mai gli si raccomanda di lavorare! Eppure qui è in gioco qualcosa che riguarda in profondità l'esperienza umana: nessun uomo in ogni tempo e luogo può fare a meno del riposo. Questo fatto ci dice che non siamo "onnipotenti".
3. Di fronte alla pretesa di onnipotenza, il Signore ci comanda di "riposare". La Sua parola è piena di cura per noi. Infatti il Suo comando incomincia invitandoci a far memoria: «Ricordati del giorno di sabato per santificarlo» (Es 20,8). Delle "Dieci parole" questa è l'unica che comincia con questo importante invito. Per comandarci di santificare il giorno del riposo Dio ci esorta a ricordare i doni di cui ci ha colmato, anzitutto la Sua fedele compagnia. Nella Bibbia l'invito alla memoria di Dio che ci ristora precede qualsiasi legge che Dio impone al popolo. Per indicare un dovere Dio parte dalla memoria di un beneficio ricevuto. Questo beneficio esprime una relazione di amore e una promessa di felicità. Il presente, per poter essere spalancato al futuro, deve essere ben radicato nel passato. Lo tocchiamo ogni giorno con mano nelle circostanze e nei rapporti. La fede ebraica e quella cristiana ci fanno vivere il tempo come storia, come un cammino che ha un'Origine e conduce ad una Meta. Perché? Perché siamo figli del Padre celeste e a Lui siamo diretti.
4. Che cosa dobbiamo ricordare? Cosa c'è di così essenziale per la vita degli uomini nella santificazione della festa e nelriposo per renderli addirittura oggetto di un comandamento divino?
Il riposo è, insieme agli affetti e al lavoro, uno dei pilastri della nostra vita quotidiana. Infatti il riposo non è semplicemente la fine della fatica, ma ci dà un senso di liberazione e di compimento. Non a caso il Libro della Genesi afferma che anche Dio ha riposato dopo aver creato: «Nel settimo giorno Dio portò a compimento il lavoro che aveva fatto... Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò perché in esso aveva cessato da ogni lavoro» (Gen 2,2). E sempre nella Scrittura la parola riposo attesta l'avvenuta liberazione: «Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici» (2Sam 7,11), «Colui che divise le acque davanti a loro ... li guidava al riposo» (Is 63, 12.14), «Non siete ancora giunti al luogo del riposo e del possesso che il Signore sta per darvi» (Dt 12,9); «noi, che abbiamo creduto, entriamo in quel riposo» (Eb 4,3).
Se Dio ha benedetto il giorno del riposo si capisce perché il comandamento ci ordini di santificare le feste. Nella festa si celebra la memoria della nostra creazione e quella della nostra liberazione, del nostro compimento.
La memoria che i cristiani ogni domenica partecipando alla Santa Messa fanno della Pasqua ci ricorda che Gesù ci ha voluto bene e che il Suo amore è per sempre. Obbedendo al comandamento della santificazione della festa e del riposo l'uomo proclama che la vita e il compimento della vita vengono dal Signore che ci ha salvati.
5. Il dono della salvezza non riguarda solo il singolo, ma l'intera comunità. Dio ha voluto redimerci insieme. Ecco perché il comandamento dice: «Non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. Ricordati che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso» (Dt 5,14-15). La santificazione della festa e il riposo riguardano tutte le relazioni costitutive della persona: con Dio, con gli altri e con se stessi.
6. Riposare per far spazio nella nostra vita a Dio e agli altri trasforma l'esistenza in una festa. La festa esprime il significato della vita e richiama la direzione, la meta del nostro cammino. La festa è profondamente umana. Ma, proprio perché ha a che fare con le domande ultime dell'uomo circa la vita e la morte, l'origine e il destino la festa è, in ultima istanza, religiosa. Per questa ragione tutti, credenti e non credenti, ci riconosciamo nel bisogno della festa.
7. Il Beato Giovanni Paolo II ha detto che la domenica «è la Pasqua della settimana, in cui si celebra la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, il compimento della prima creazione e l'inizio della "nuova creazione"» (Giovanni Paolo II,Lettera Apostolica Dies Domini, 31 maggio 1998). Per questo, anche oggi, come quasi duemila anni fa, noi continuiamo a dire come i martiri africani di Abitene (IV secolo d.C.) di fronte alle ingiunzioni dei giudici risposero: «Sine dominico esse non possumus», "Senza il giorno del Signore, senza il mistero del Signore, semplicemente non possiamo essere, esistere, vivere" (Acta Ss. Saturnini, Dativi et aliorum plurimorum martyrum in Africa 7, 9, 10: PL 8, 707).
8. Alla scuola della domenica ognuno di noi impara a ricevere la propria vita da Dio e dagli altri, a percorrere il cammino con Dio e con gli altri, a donare se stesso a Dio e agli altri. E in questo modo si genera l'autentica comunità. è la ragione per cui la Conferenza Episcopale Italiana propone a tutti i cittadini di Liberare la domenica per fare festa insieme. è un libero contributo dei cristiani alla vita buona della nostra società plurale.
(10.06.2013)
questo è il messaggio del nostro vescovo, se ci considerava setta non avrebbe nemmeno partecipato |
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De: rom* |
Enviado: 01/08/2013 21:43 |
All inizio questi movimenti la chiesa intera li considerava fanatici e sette.
Si è ricreduta perché le chiese si svuotavano di fedeli e vedendo che questi fedeli andavano a far parte di questi gruppi hanno dovuto a malincuore accettarli.
Non so quanti anni di frequentazione al RnS o altri gruppi tu hai ma ti posso dire che secondo la mia esperienza (maturata credimi maturata eccome, discussa e ridiscussa con presbiteri e persone capaci) quello che scrivo è appunto frutto di esperienza e molto approfondimento. Non prendo mai niente per oro colato e cerco di approfondire per farmene una mia opinione che può ovviamente essere sempre cambiata. La verità non la detiene nessuno ed è sempre discutibile
So che le persone che pregano fanno sicuramente bene ed è ottima cosa: questo bisogna farlo nell'ambito della Chiesa, popolo di Dio in cammino. Se ho raggruppato testimonianze di guarigione fisica e spirituale el RnS vuol dire che ho partecipato parecchio in questi movimenti.
Secondo me bisogna però sempre evitare gli "ISMI" il primo fra tutti è il fanatismo e in tante persone facenti parte di questi gruppi ho trovato questo eccesso.
Grado di maturazione e di crescita: più che seguendo il catechismo della chiesa cattolica degli adulti, studiare teologia, approfondire la Bibbia cos'altro ci può essere?
Ora voglio rispettare ogni pensiero e ogni azione in questo campo se è fatta per convinzione e profonda fede... ma se permetti senza dirmi di pensarla come credo ma la cosa è diversa, rispetta anche il mio pensiero che non è fatto solo di contraddizione, bensì di approfondimento come già scritto.
Sospendo e vado a riposare.
hai qualche esperienza di Azione Cattolica? Conosci il professor INTROVIGNE e moglie? |
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ma tu allora perché ne facevi parte, e comunque la descrizione che dai tu è strettamente personale, si conosco Introvigne per fama e perchè stato alcune volte a Rimini.
La Chiesa ha il diritto e dovere di indagare e valutare prudentemente, dando anche indicazioni, ma se noti bene il RnS è stato approvato pienamente e anzi sollecitato ad agire sempre di più |
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Ah complimenti di far parte di Azione Cattolica.
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De: rom* |
Enviado: 02/08/2013 10:02 |
Io non muovo critiche
per saperne parlare (come esperienza) di una cosa bisogna farne parte, fare esperienza.... altrimenti come dici tu: "è strettamente personale".
Non faccio parte dell'Azione Cattolica ma siccome presto volontariato in Curia (al mio Vescovo) e aiuto nel mio piccolo questi gruppi ho occasione di scrivere interventi, trascrivere discorsi, incontri che poi vengono inseriti in un sito che seguo. Ho quindi un'esperienza - come ho detto - diretta.
Non voglio far parte di gruppi ma di frequentare la mia chiesa, rendermi utile, pregare, aiutare dove possibile. La mia etichetta è Gesù Cristo!
(non sono di Paolo, non sono di Pietro ma di GC: sai dirmi il passo che trovi nella Bibbia...).
VOGLIO SOLO REPLICARE: che a me stanno bene tutti i gruppi di preghiera ed è ottima cosa farne parte con umiltà e non pensare di essere sempre dalla parte della ragione e avere la verità in tasca.
Siamo tutti in cammino verso la VERITA' che non è certo degli uomini.
VOGLIO SOLO RIPETERE "ANCORA" QUELLO CHE HO SCRITTO: NON AMO GLI "ISMI".
Supponevo che tu facessi parte del RnS e se hai visto ho messo di proposito canti del RnS. Ti ho invitato a scrivermi e a inserirmi in Skype proprio per instaurare un rapporto di dialogo ed amicizia con scambio di opinioni "private": proprio per non essere di peso in questi gruppi su argomenti che possono anche non interessare.
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Mi complimento per quello che fai ma scusami io credo che per avere Ho quindi un'esperienza - come ho detto - diretta. bisogna viverci e non solo scrivere e trascrivere incontri, bisogna farne parte anzi aderire.
Supponevo che tu facessi parte del RnS e se hai visto ho messo di proposito canti del RnS. Ti ho invitato a scrivermi e a inserirmi in Skype proprio per instaurare un rapporto di dialogo ed amicizia con scambio di opinioni "private": proprio per non essere di peso in questi gruppi su argomenti che possono anche non interessare.
mi spiace non ho skype anzi l'ho ma è talmente tanto che non lo uso che non ricordo più il codice d'accesso, sull'essere opinioni private avrei qualche dubbio, io del RnS ho riportato quello che hanno detto i papa e non il mio semplice, seppur interessante pensiero, ma se credi che l'argomento, come tanti altri, non può interessare possiamo anche chiuderlo. |
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Romina con Enrico non ci si riesce ad arrivar a capirsi ,Romina se fa volontariato presso la Curia di Torino non è Azione Cattolica ,Enrico bisogna rispettar chi fa volontariato per altri .Mia madre ha 80 anni e da quando è in pensione fa volontariato alla Piccola Casa di Carità (Cottolengo) di Torino come cottolenghina e anche se la salute a volte non le permette di esserne presente prega per quelle persone che son state abbandonate dalla nascita perchè nate con deficit .Vai del volontariato Enrico ,rispetta il pensiero di Romina e ascolta bene quando il nostro Santo Padre parla e vuol trasmetter a noi .Grazie da Angelica
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stai parlando a sproposito, io non ho mai detto che disprezzo il volontariato di Romina, sto solo difendendo la realtà a cui appartengo, con i fatti e le parole dei pontefici, poi ognuno personalmente la pensi come vuole. Cosa ne sai tu di quello che faccio io e dunque non metterti in mezzo. Non ricominciamo la solfa delle altre com. DISCORSO CHIUSO!
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Bene ,scusa se ho frainteso le tue parole .Argomento chiuso !
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De: rom* |
Enviado: 02/08/2013 12:49 |
Carissima Angelica chiudiamo l'argomento. Ora mi sono fatta un'idea mia precisa non volendo mai prendere le convinzioni degli altri per oro colato e farle mie. Come al solito prima di parlare voglio fare esperienza: è il mio modo di vivere, di agire e di pensare.
Ti ringrazio per quanto hai scritto. Ripeto: cerchiamo, come hai scritto, di rilassarci in questo bellissimo gruppo, ammirare i post di Tony che sono davvero speciali e aspettare anche il ritorno della cara Iris che ci allieterà con i suoi pensieri e le sue bellissime grafiche. Per ora sta offrendo tutto il suo male al Signore e sicuramente sarà ricompensata nel modo che forse lei non si aspetta. Le vie del Signore sono davvero infinite. Se da una parte il Signore permette una prova dolorosa, dall'altra ti abbraccia con tutto il suo AMORE di Padre.
Beh volevo partire per un periodo di riposo e di silenzio ma proprio in questo momento ho dovuto disdire perché sto troppo male e sto aspettando che mi chiamino per la Risonanza Magnetica e incominciare cure appropriate. E quando uno non sta bene la miglior cosa da fare è stare a casa.
Ancora un saluto e un abbraccio e auguri di ogni bene a TUTTI!
rom* |
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