Vivere è, insieme accumulo e perdita. Incontrarsi e dirsi addio. Volti, nomi, storie, sentimenti, persone. Ci vengono incontro, ci affiancano, ci accompagnano per un tratto di strada; poi se ne vanno, prendono altre vie, altri sentieri; a volte si fermano, e rimangono lì e ci guardano allontanarci e diventare sempre più piccoli, sempre più distanti, mentre proseguiamo il cammino e spesso neppure ci voltiamo indietro, presi da mille pensieri, gli occhi e la mente intenti alla prossima meta. Ma ci lasciano, tutti, qualcosa. Un fardello piccolo o grande, prezioso sempre; ci lasciano il balsamo misterioso e dolcissimo dell’assenza. L’assenza è una voce che non sentiremo più, eppure ci parlerà dal profondo del cuore nell’ora più buia, nel giorno più difficile. L’assenza è una mano che puoi stringere forte quando ogni altra mano ti sfuggirà e il coraggio parrà venirti meno. L’assenza è un ricordo che a chiunque – ma non a te – parrà banale, è una fotografia in bianco e nero, una frase che contiene un mondo, una cantilena imparata non sai più quando e dove, un sorriso, un’amarezza seppelliti nella memoria. E’ una sera d’estate con le nuvole alte nel cielo, antichi re delle fiabe che partono per l’esilio; è una strada ripercorsa tante volte, è il Natale come lo aspettavamo da bambini, un giardino misterioso come la giungla nera, un pomeriggio giocato all’ombra di un cortile, mitologia quotidiana, lessico familiare, epopea domestica. L’assenza è il tempo che ti pareva inesauribile e invece non c’è più, il tempo per tutto ciò che non hai saputo dire, che non hai potuto fare; è il rimorso per un bacio mai dato, per una lettera non spedita, per le parole inutili e i silenzi crudeli. E’ l’amore che ti porti dentro, è quello che resta quando tutto finisce. Il rendiconto ultimo, il significato del vivere.
“L’amore perfetto è nell’assenza, ciascuno lo sa: nell’assenza e nell’attesa. Un amore solo pensato, desiderato, invocato, rimpianto. Sognato ogni notte e intatto ad ogni risveglio. Illanguidito dalla mancanza fisica. Mai sporcato da una frase, da un gesto, da un’ombra di realtà. Un amore brillante, remoto, assoluto. L’amore per chi non c’è.
La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità. La gentilezza nel donare crea amore. Lao-Tzu - Filosofo cinese del 500 a.C.
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MI PIACI QUANDO TACI Pablo Neruda
Mi piaci quando taci perché sei come assente, e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca. Sembra che gli occhi ti sian volati via e che un bacio ti abbia chiuso la bocca. Poiché tutte le cose son piene della mia anima emergi dalle cose, piene dell’anima mia. Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima, e rassomigli alla parola malinconia. Mi piaci quando taci e sei come distante. E stai come lamentandoti, farfalla turbante. E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge: lascia che io taccia col tuo silenzio. Lascia che ti parli pure col tuo silenzio chiaro come una lampada, semplice come un anello. Sei come la notte, silenziosa e costellata. Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice. Mi piaci quando taci perché sei come assente. Distante e dolorosa come se fossi morta. Allora una parola, un sorriso bastano. E son felice, felice che non sia così.
Noi abbiamo delle piccole utilità: per esempio io amo te e vorrei che tu mi guardassi negli occhi, e metto gli occhiali scuri affinché tu non possa vedere i miei occhi perché entreresti con le tue mani nella mia anima e sentiresti che il mio cuore pulsa in una sola direzione, per questo faccio finta di non vedere niente.
E difatti io non osservo ciò che mi circonda ma osservo ciò che accade dentro di me, e per sentirlo non occorrono gli occhi, per sentirlo non occorrono le labbra, per sentire ciò che accade dentro di me ho bisogno soltanto di una tua manifestazione di carne, di vederti per un secondo
Quando nel silenzio si consumano le ore
della notte
e i sogni migrano,
l'alba si annuncia
col suo primo chiarore
e il mio pensiero vola a te
che sei lontano,
come una carezza
che ti sveglia dolcemente.
Buongiorno, amore mio,
forse sei già sveglio,
oppure no, e ancora sogni
e allora con un bacio
ti sveglio io e insieme
salutiamo la luna
che fa spazio al sole
e il primo raggio
sarà un regalo per te
per illuminarti di gioia
tutte le ore
che passerai lontane da me
e tutti i tuoi pensieri
saranno lieti.