Breve ricordo di colei che
“ogni volta che canta
sembra che strappi la sua anima per l'ultima volta”
questa la definizione della sua voce
da parte di Jean Cocteau
EDITH PIAF UNA CANTANTE NEL MITO
La ricorderò con una brevissima biografia
e con la storia, l'atmosfera e la poesia
della sua mitica “Vie en rose“
BREVE BIOGRAFIA
La sua è stata davvero romanzesca,
nel senso più vero del temine,
con grandissime luci e grandissime ombre.
Nata in una famiglia in cui la madre era molto "allegra"
ed il padre un artista del circo, fu così trascurata dai genitori,
che non si accorsero nemmeno che stava per diventare cieca.
Il problema fu scoperto solo quando,
affidata ad una zia che era cuoca di un bordello,
le "professioniste" se ne accorsero.
La sua vita fu un continuo e forte alternarsi
di grandi successi e di momenti difficili
sia nel campo artistico che affettivo ed economico.
Finì poi quasi in miseria.
L'unica cosa che non cambiò mai
fu la sua inimitabile ed indimenticabile voce...
al punto che, uscendo da lei che era così piccola e minuta,
le fece avere il soprannome di "ragazza uccellino".
LA VIE EN ROSE...
STORIA POESIA ATMOSFERA E... LA CANZONE
Questa è una delle canzoni più belle e più note di tutti i tempi…
nonché la canzone simbolo dell’amore romantico…
La "vita in rosa" per noi italiani
ha lo stesso significato che ha per i francesi
soprattutto nell’espressione
“Vedere la vita in rosa”.
(Parigi 19.12.1915 – Grasse 10.10.1963)
La Piaf stessa scrisse il testo con il titolo però
Les choses en rose (Le cose in rosa),
e chiese al maestro Robert Chauvigny di musicarlo.
Però egli si rifiutò essendo il brano secondo lui
senza alcun valore e mai vi fu errore così clamoroso.
Lei si rivolse allora al pianista Louiguy (Louis Gugliemi)
che la musicò, cambiandole anche il titolo in
La vie en rose.
La canzone divenne un successo mondiale… e dirò di più…
un successo che non è mai tramontato…
Dove poteva nascere una canzone così se non a Parigi?
Siamo nel 1945…
l’anno in cui termina la seconda guerra mondiale…
e Parigi è stata appena liberata dagli anglo-americani
Ricordiamo per un attimo quei giorni…
1945 - Primavera a Parigi
1945 - Primavera a Parigi
Torniamo quindi alla nostra canzone ed ecco
il poetico testo… in italiano…
IL TESTO
Occhi che fanno abbassare i miei
Un ridere che si perde nella sua bocca
Ecco il ritratto senza ritocchi
Dell’uomo al quale appartengo
Quando mi prende fra le braccia
Mi parla a bassa voce
Vedo la vita tutta rosa
Mi dice parole d’amore
Parole di tutti i giorni,
E sento che qualcosa
E’ entrato nel mio cuore,
Una parte di felicità
Di cui conosco la causa
E’ lui per
Me, io per lui nella vita
Me l’ha detto, l’ha giurato sulla sua vita,
E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano
Allora sento in me, il cuore che batte…
Notti d’amore senza fine
Una gran felicità che si fa largo
I fastidi, i dolori si cancellano
Felice, felice da morire
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla...
con le orecchie e con il cuore
… dato che è una musica che emoziona…
ed affascina ancor oggi come affascinò i contemporanei…
avendo superato i confini del tempo…
e leggere il testo originale in francese.
In questo video, per chi lo preferisce,
possiamo invece ammirarla nella sua interpretazione
ed assaporare insieme l'atmosfera di quel tempo.
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CIAO DA TONY KOSPAN
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