Senti…
ho provato a scrivere tutto quello che c’è tra me e te,
tutto quello che penso, che provo, che sento, che spero, che giuro, che voglio,
che imbroglio, che credo di aver capito, che so di non aver capito e che comunque che.
Poi ho tolto tutto quello che non è essenziale,
tutto quello che fa paura,
tutto quello che non è sincero,
tutto quello che non è vero,
tutto quello che non importa,
tutto quello che non conta,
tutto quello che può essere frainteso,
conteso, mistificato, dimenticato, perso:
insomma tutto quello che.
Alla fine è rimasto questo:
Sono felice quando sei felice,
sono triste quando sei triste.
E quando non ci sei
mi manchi.
La lettera di Carlo Lucarelli