Questa, non solo per il titolo,
è, a mio parere, una grande poesia
d'amore e sogno.
IL SOGNO – JOHN DONNE
– POESIA DI… SOGNO… –
Essa descrive… in modo profondo,
sublime ed assolutamente originale
come l’amore spesso
si trovi a lottare tra il sogno e la ragione…
John Donne
John Donne è un autore che prediligo
per la sua notevolissima capacità
di poetica e metafisica analisi dei sentimenti
sia riguardo all’amicizia che all’amore…
Matteo Arfanotti – Onde
Ma veniamo ai suoi versi che vanno letti sì col cuore
dato che scorrono come una ballata
in cui amore totale.. sogno.. realtà… e consapevolezza
si mescolano e s'intersecano… in modo raffinato…
ma anche e soprattutto con la mente…
per coglierne tutte le sfumature…
Se ci va, mentre la leggiamo,
ascoltiamo questa musica new age…
I L S O G N O
John Donne *
John Donne *
(traduzione di Cristina Campo)
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poiché tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poiché tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire.
E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.
Jan Van Beers
*John Donne (1571-1631)
poeta e religioso inglese sempre in bilico
tra grande passionalità e grande spiritualità…
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero
Tony Kospan