Goethe a Napoli ritratto da J. H. W. Tischbein tra reperti pompeiani da poco portati alla luce
L'Italia per secoli è stata l'ambita meta
di viaggio per la migliore gioventù europea
che si voleva nutrire
della cultura e dell'arte italiana.
Wolfgang Goethe - (Francoforte sul Meno 28.8.1749 – Weimar 22.3.1832)
HACKERT - GOETHE - MOZART E NAPOLI
Cos'hanno in comune tra loro e con Napoli?
Jacob Philipp Hackert - Il Vesuvio visto da Napoli
Direi molto
Tutti e tre i grandi personaggi del '700
hanno viaggiato per l'italia
ed in particolare hanno vissuto,
chi più tempo chi meno,
a Napoli e negli stessi anni.
Mozart - Medley
Jacob Philipp Hackert - L'isola di capri vista da Posillipo
Hackert, amico di Goethe, è il cantore con la pittura
mentre Goethe ci delizia in prosa e poesia
e Mozart in musica.
HACKERT E GOETHE
Di nascosto e sotto falso nome,
Goethe fuggì da Weimar verso l’Italia
nella notte del 3 settembre 1786.
Voleva godersi l'Italia,
il paese dei suoi desideri e della sua nostalgia,
senza dover rendere conto a nessuno.
Jakob Philipp Hackert - (Prenzlau 15.9.1737 – San Pietro di Careggi 28.4.1807)
A Napoli rimase un mese nel febbraio-marzo 1787
- e qui conobbe Hackert pittore di corte del Re Ferdinando IV
di cui divenne molto amico -
e poi altri 15 giorni al suo ritorno dalla Sicilia.
Jacob Philipp Hackert - Il lago d'Averno
Ecco come si esprime in una sua divertita e divertente
descrizione di Napoli:
Il napoletano crede di essere in possesso del Paradiso
ed ha un concetto molto triste dei paesi nordici:
»Sempre neve, case di legno, grande ignoranza, ma danari assai.«
Questa è l’immagine che si sono fatti di noi.
Quanto a Napoli, la città si preannuncia felice, libera e vivace,
un numero infinito di persone si affrettano disordinatamente,
il re è a caccia, la regina in stato interessante,
e meglio di così non può andare.
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