LA SUA STORIA
Il teatro nasce in pieno clima post-rivoluzionario susseguente alla rivoluzione francese per inneggiare alla libertà ed alla successiva riscoperta della concordia…
Gli ideatori ed i finanziatori sono 9 famiglie illustri del paese.
Prima nasce un caffè salotto e poi questo teatrino “a misura del paese” che venne inaugurato nel 1808.
Le decorazioni vivacissime sono invece del 1892 opera di un giovanissimo pittore (quattordicenne) Luigi Agretti da La Spezia ma figlio di Cesare, pittore perugino, che aveva già dipinto il telone ed il fondale.
Il “giovine venuto dal mar Tirreno”, così definito in una poesia dell’epoca, riversò tutta la sua vivacità ed il suo entusiasmo nella sua opera di abbellimento del teatro…
Nel 1927 i “caratanti” cioè i proprietari del teatro, creano l’Accademia dei soci del Teatro della Concordia.
Negli anni seguenti il teatrino ospita compagnie illustri ma poi dopo la guerra c'è un decadimento e nel 1951 viene chiuso per inagibilità.
Il comune però provvede nel 1981 ad espropriarlo ed a restaurarlo riportandolo ai suoi fasti originari con il condivisibile ed encomiabile intento di fare di Monte Castello di Vibio il paese ideale, il paradiso perduto dove ciascuno possa ritrovare una giusta e serena dimensione di vita.
Mi risulta che attualmente per vari problemi (che spero siano presto superati) sono state sospese le rappresentazioni e le manifestazioni all'interno del teatro.
LA DESCRIZIONE DEL TEATRO (WEB)
“Il Teatro della Concordia… fedele e riuscita riproduzione in miniatura dei grandi teatri italiani ed europei ne ricalca alla perfezione la forma con pianta a campana o “all’italiana” (definita anche goldoniana), la realizzazione interamente in legno, il tipico boccascena, le decorazioni ad affresco che interessano l’intera superficie scoperta compreso il plafone, la presenza del foyer affrescato, del caffè del teatro, dei camerini, della graticciata, della sala per le riunioni, dell’elegante scalone d’ingresso esterno, l’atrio e la biglietteria, la scala di accesso principale ai due ordini di palchi ed una scala secondaria.
Se si aggiunge a tutto ciò le modeste dimensioni in cui è stato ricavato, la perfezione dell’acustica, la pregevolezza artistica ed architettonica, la dovizia di particolari con cui è stato costruito nel 1808, insieme alla disposizione armonica dei vari elementi e locali che lo compongono, lo slogan che gli è stato attribuito da sempre appare effettivamente il più calzante ed appropriato.
Si tratta di una struttura di inestimabile valore, completa in ogni suo elemento, un esempio di gusto e proporzioni, un luogo dove si respira un senso di leggerezza e gradevolezza.
Una vera e propria opera d’arte, unica, nel suo genere, nel panorama teatrale italiano ed europeo e perciò non paragonabile neppure con altri.
Un’opera d’arte che nel settembre del 2002 è stato omaggiata anche con un francobollo (che possiamo vedere qui giù)
e che appartiene a pieno titolo al “patrimonio artistico e culturale Italiano”.
(descrizione dal web con mini modifiche)
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