Nel duecentesimo anniversario della prima esecuzione della "Nona sinfonia" di Beethoven mi fa piacere tornare a parlare di lei e dell'Inno Europeo.
L'inno alla gioia non gode di questi tempi di buona stampa dato il prevalere nei social e nei mass media degli istinti (bassi) del momento e la scarsa (o nulla) considerazione della storia europea e del mondo.
Il tutto oggi poi appare immerso in una maleodorante macedonia che sembra privilegiare solo la violenza, l'odio, gli egoismi nazionalistici e la legge del più forte.
Cos'è l'Inno Europeo? L'esatto contrario di tutto ciò.
LA STORIA DELL'INNO ALLA GIOIA
Siamo nel 1824, Beethoven è ammalato e quasi del tutto sordo.
Ha completato di musicare la poesia di Schiller (poeta romantico) che inneggia alla solidarietà umana ed alla fratellanza universale.
Schiller
Dirige nel Teatro di Carinzia la Nona sinfonia aiutato, per la sua infermità, dal Maestro Umlauf.
Non riesce, alla fine, nemmeno ad ascoltare la marea di applausi che sale dagli spettatori e, solo voltandosi verso la platea e vedendo lo sventolio dei fazzoletti in segno di giubilo, che comprende il grande successo della sua musica.
Deve tornare sul palco ben 5 volte a ringraziare il pubblico entusiasta.
L'EUROPA NEL 1824
Napoleone è morto ormai da 3 anni ed in Europa spira forte il vento della Restaurazione con il ritorno al potere dei vecchi arnesi delle varie Nazioni, con il tentativo di bloccare ogni libertà che l'Imperatore Corso, pur tra tante contraddizioni, aveva lasciato trapelare in tutto il Continente.
La lirica di Schiller appare in modo evidente "rivoluzionaria" dato che parla di uomini come fratelli (Alle menschen werden Bruder = Tutti gli uomini saranno fratelli) e contiene anche un messaggio di eguaglianza (anticipatore dei successivi ideali socialisti).
La scelta di Ludwig di musicarla è ovviamente anch'essa sulla stessa linea e risente dello spirito nuovo, pur contrastato, che aleggia in un'Europa stanca di guerre fratricide, spesso senza senso, che per secoli l'hanno angustiata.
LA NONA SINFONIA
Erano trascorsi ormai quasi 10 anni dalla sua Ottava, che in realtà appare più "gioiosa" della Nona anche se pur essa poi contiene la parola "gioia" quando la Philarmonic Society di Londra, nel 1817, commissionava a Ludwig una nuova sinfonia.
La "Nona", uno dei massimi capolavori della storia della musica classica, fu creata da Beethoven dall'autunno del 1823 al febbraio 1824, fu eseguita per la prima volta il 7 maggio 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna ed ha una durata di ben 70 minuti.
Sia la musica che il testo sono stati dichiarati dall'UNESCO patrimonio del mondo.
Nel 1972 il finale, riadattato da Herbert von Karajan, diventa Inno europeo e nel 1985 l'Inno ufficiale dell'Unione Europea.
Chi volesse leggere il testo della poesia di Schiller e la storia dell'Inno da una diversa angolazione.
Tony Kospan
F I N E