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De: Enzo Claudio (Mensaje original) |
Enviado: 28/11/2009 16:27 |
Alda Merini
La fuga
Lasciami alle mie notti ed ai miei benefici di peccato, lasciami nell’errore se decantarmi è compito di Dio! So che mi assolverai delle mie pene: ma ora lasciami umana col cuore róso dalla mia paura. Quando sarò bassorilievo al tempo della Tua eternità, non avrò fronti contro cui capovolgere la faccia.
Alda Merini Testamento a cura di Giovanni Raboni Crocetti Editore 2002
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Mario Luzi
La notte lava la mente
La notte lava la mente.
Poco dopo si è qui come sai bene, file d’anime lungo la cornice, chi pronto al balzo, chi quasi in catene.
Qualcuno sulla pagina del mare traccia un segno di vita, figge un punto. Raramente qualche gabbiano appare.
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Pierluigi Cappello
Nel mese di maggio
Dal mio giardino si vedono così e non si possono spiegare l’accordo dell’azzurro rarefatto e quello del verde che sale e si fa spazio in certe mattine di maggio quando il calore viene sulle braccia scoperte e tocca il tendine d’azzurro e il tendine di verde che credevamo spenti, nella nostra testa di oggi, tanti anni fa. In mattine così, la terra si piega e si anima in cose inanimate come i sassi nel brulichìo nascosto dalle foglie, nel nostro essere muti e felici di non avere un nome.
Forse daremo un nome a questa luce sugli occhi, alla rondine scolpita dall’aria mentre passa, all’ombra durata un battito sulle nostre mani; forse saremo infanzia e chiuderemo il pericolo nel nome del pericolo e allontaneremo le nostre spalle dalla città abbagliata e splenderanno amate dal caso e dal vento le nostre impronte quando qualcuno chiuderà il cancello dietro a noi, e ci guarderà partire.
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Alda Merini
Sorgente
Ah, non fate che il sole mi sorprenda coi suoi giubili pieni né mostratemi parchi gioiosamente in crescita di voce. Nascondetemi i fiori, i fedeli sorrisi dei fanciulli, gli amorosi convegni. Sospendete la musica e la danza: se giungo dalle tenebre feroci, fate che trovi intatto ogni confine!
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Roberto Rossi Precerutti
Spose celesti
Dire la lancia di splendore questa polvere alta e leggera di gelo la nebbia azzurra che ancora fa velo agli occhi o l’affollata breve festa
del cuore che incorona la foresta di rovine vorrai mentre lo stelo della tua rosa d’ombra cerca un cielo trafitto dalla luce che si desta?
A una nera foce muovono cose cadute, una fragile grazia scioglie il rosario d’intenzioni fra amare
punte di vento: verranno le spose del tremendo mattino se raccoglie nel suo stremo ogni grido il fiammeggiare.
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Mario Luzi
è inverno, sono oscuri i covi dove tu, mia primavera, ti prepari. Ma io sono certo di te e ti aspetto. Sono timidi e remoti, è vero, però si riconoscono i rintocchi del tuo e mio notturno orologio millenario. Sono i primi sotterranei e submarini avvisi di globale sommovimento, mi arrivano al cuore, mi martellano il petto. Oh unisono nell’accadere e nell’essere non perderti, sii salvo, sempre.
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Inge Müller
Ce ne stavamo sull’erba E vedevamo tremare i pini selvatici Nel vento. Vicina nuotava Una nuvola candida. I giunchi cantavano al fiume E il vento si fermò La durata di un respiro.
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Anna Buoninsegni
(questa penna)
questa penna è per l’amore che non scriverai quest’abbraccio è per gli abbracci dell’abbandono questo sguardo è perduto prima di vedere questo sogno vale i sogni che non ti sogneranno questa penna dovrà sempre scrivere da sola
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Yehuda Amichai
Vedi, pensieri e sogni
Vedi, pensieri e sogni in un intrico di fili ci ravvolgono, in una rete mimetica, e né Dio né i caccia in ricognizione potranno mai sapere ciò che vogliamo realmente e dove il nostro passo è diretto.
Solo la voce che interrogando guizza si alza ancora sulle cose e resta in aria sospesa, anche se le granate l’hanno ormai ridotta come una lacera bandiera, come una nuvola squarciata.
Vedi, anche noi compiamo rovesciandolo il cammino dei fiori: da un calice iniziare tripudiante di luce, scender giù con lo stelo sempre più cupo, arrivare nella chiusa terra e attendere un poco, e finire, radice, nel grembo, nell’oscuro.
Traduzione di Ariel Rathaus
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Louis Aragon
Ah, è il bene di domani Tutto come ieri Nulla sarà mai come Lo si vede nelle pietre Eppure tutto ci aspetta Al ritorno dell’ora di ieri Si dovrà pur amare Come ancora mai La nostra vita sarà tutta Com’è da allora Temete il cielo indifferente O il gioco dell’amore E non è un gioco stasera O domani sera Si dovrà vivere ancora Anche nei giorni neri
Traduzione di Francesco Bruno
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Tomas Tranströmer
Aprile e Silenzio
La primavera giace deserta. Scuro come il velluto il fossato si snoda al mio fianco senza immagini riflesse.
Soli a splendere sono dei fiori gialli.
Mi porta la mia ombra, come la sua nera custodia un violino.
La sola cosa che voglio dire brilla fuori dalla mia portata come l’argento sul banco dei pegni.
Traduzione di Maria Cristina Lombardi
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Jan Skácel
Istante
Per nessuna verità al mondo. Ma se vuoi, per un soldo di silenzio.
è un istante che divide a metà il paesaggio.
Un attimo umile, quando qualcuno respira al posto nostro.
Traduzione di Annalisa Cosentino
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Yehuda Amichai
Tutte queste pietre, tutta la tristezza, tutta la luce, schegge di notturne ore e cenere di meriggio, tutta la ritorta tubatura del sacro, Muro, torri, aureole rugginose, tutte le profezie incapaci come vecchi di trattenersi, tutte le sudaticce ali d’angelo, tutte le candele fetide, il turismo posticcio, sterco della redenzione, felicità e testicolo, spazzatura del nulla, bomba e tempo, tutta la polvere e tutte queste ossa intente a risorgere e a volare nel vento, tutto questo amore, tutte queste pietre, tutta la tristezza.
Di tutto ciò riempire le valli intorno a Gerusalemme, perché diventi pianura per il mio dolce aeroplano che verrà a rapirmi su nel cielo.
Traduzione di Ariel Rathaus
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Pablo Neruda
Nuda sei semplice come una tua mano
Nuda sei semplice come una tua mano, liscia, terrestre, piccola, rotonda, trasparente, riservi linee di luna, sentieri di mela, nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte cubana, riservi rampicanti e stelle nei capelli, nuda sei vasta e gialla come l’estate in una chiesa d’oro.
Nuda sei piccola come una tua unghia, curva, sottile, rosata se nasce il giorno quando raggiungi il mondo sotterraneo
nella lunga galleria di vestiti e lavori: la tua luce si spegne, si veste, si sfoglia torna ancora ad essere una mano nuda.
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Juan Ramón Jiménez
Fusione
Col nuovo mattino, il mondo mi bacia sulla tua bocca, donna.
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