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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 20/05/2011 11:01
da "La Stampa"

Industria in ripresa, record dal 2006 Fatture e ordini: aumenti a due cifre

di Redazione

Crescono gli ordini e il fatturato per l'industria italiana. Nel primo trimestre 2011 il fatturato totale è cresciuto del 10,8% rispetto al 2010. Per gli ordinativi record dal 2006: richieste cresciute dell'8,1%. Traina la componente estera: +15,5%


Ordini e fatturato in crescita per l’industria italiana a marzo. Secondo i dati dell'Istat, le vendite sono aumentate del 2% rispetto al mese precedente, con incrementi pari all’1,8% sul mercato interno e al 2,3% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi (gennaio-marzo), l’indice è cresciuto del 3,0% rispetto ai tre mesi precedenti (settembre-dicembre). Il fatturato cresce in termini tendenziali del 12,2%. La variazione congiunturale degli ordinativi totali è risultata invece pari a +8,1%, per effetto di una crescita del 3,7% degli ordinativi interni e del 15,5% di quelli esteri; nella media del primo trimestre gli ordinativi totali sono aumentati del 6,3 % rispetto al trimestre precedente.

Il fatturato interno è cresciuto dell’1,8% su mese e del 7,8% su anno, quello estero del 2,3% congiunturale e dell’11,2% tendenziale. Nel primo trimestre 2011 il fatturato totale è cresciuto del 10,8% rispetto al 2010. Le componenti interna ed estera, nei primi tre mesi dell’anno, segnano rispettivamente per il fatturato +9% e +15,3%, per gli ordini +16,8% e +21,5%. I raggruppamenti principali di industrie hanno segnato +1,6% congiunturale per il fatturato dei beni di consumo, -1,6% per i beni strumentali, +3,2% per gli intermedi e +7,1% per l’energia. Per quanto riguarda i settori di attività economica, i dati tendenziali rilevati da istat segnalano aumenti significativi degli ordini per prodotti chimici +26,6%, metallo +41,3%, apparecchiature elettriche e di uso domestico non elettrico +43,3%, macchinari e attrezzature +27,8%. Per il fatturato: chimica +28,2%, metallo +21,5%, pc, ottica e orologi +23,9%, prodotti petroliferi raffinati +28,4%. 

Nel confronto con marzo 2010, gli ordinativi grezzi hanno registrato un incremento del 21,2%. Gli indici destagionalizzati del fatturato hanno segnato aumenti congiunturali del 7,1% per l’energia, del 3,2% per i beni intermedi, dell’1,6% per i beni di consumo; all’interno di questi ultimi, i durevoli sono diminuiti dello 0,9%, mentre i non durevoli sono aumentati del 2,1%. I beni strumentali hanno registrato un calo dell’1,6%. Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato è venuto dalla componente estera relativa ai beni intermedi.

I settori di attività economica per i quali si sono registrati su base annua gli incrementi maggiori del fatturato totale sono stati quelli della fabbricazione di prodotti chimici (+28,2%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+23,9%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+21,5%). Per gli ordinativi, gli aumenti tendenziali maggiori sono stati osservati per la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+43,3%) e per la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+41,3%). A marzo il fatturato degli autoveicoli su base annua è aumentato del 4,7%, mentre gli ordinativi sono cresciuti del 12,8%.f Lo comunica l’Istat in base a dati grezzi.

 




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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 20/05/2011 13:58
Magari! Lo spero di cuore.

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: lore luc Enviado: 21/05/2011 09:23

A chi credere?

 

 

Da “La Stampa”

 

Economia

21/05/2011 -

L'Italia nel mirino
di Standard & Poor's


L’agenzia di rating taglia outlook

ROMA
L’agenzia Standard & Poor’s ha tagliato l’outlook dell’Italia da stabile a negativo, confermando il rating A+ al debito a lungo termine. è quanto si legge in una nota, in cui si sottolinea che «le attuali prospettive di crescita sono deboli e l’impegno politico per riforme che aumentino la produttività sembra incerto».

Allo stesso tempo, spiega S&P’s in una nota diffusa nella notte in cui ha confermato anche il rating A-1+ al debito a breve, «il potenziale ingorgo politico potrebbe contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico. Come risultato, crediamo che le prospettive dell’Italia per ridurre il debito pubblico siano diminuite». L’outlook negativo sull’Italia riflette «la previsione di S&P’s dei rischi collegati al piano di riduzione del debito nel periodo 2011-2014 e implica una possibilità su tre che i rating possano essere ridotti nei prossimi 24 mesi».

Secondo l’agenzia, «i rischi sono connessi alla crescita dell’economia più debole delle nostre attuali stime, che prevedono un +1,3% nel periodo 2011-2014». Per questo motivo, «il debito dell’Italia potrebbe ristagnare agli attuali alti livelli». D’altro canto, avverte comunque l’agenzia, «se il governo riesce ad ottenere sostegno politico per l’attuazione di riforme strutturali a favore della competitività, ponendo le basi per una crescita economia più elevata ed una più veloce riduzione del debito, i rating potrebbero rimanere al livello attuale».


Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 21/05/2011 12:18
Come al solito non c'è molta chiarezza...... 

Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 21/05/2011 12:48
Appunto... tutti specchietti per le allodole come sempre... io un pò di verità la trovo qui: www.disinformazione.it oppure ilcorrosivoblogspot


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