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Nessuno più rispetta i nostri diritti, non vedo soluzioni, ci AMMAZZANO tutti per gli interessi di pochi, anche le forze dell'ordine (?) sono state esposte!!!
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De: haiku04 |
Enviado: 13/05/2011 00:22 |
Già ci siamo espressi sul nucleare:
ma aldilà delle considerazioni, chi, e naturalmente alludo ai favorevoli, vorrebbe avere una centrale a pochi metri da casa sua? .... si fa presto a parlare, ma poi vorrei vedere.... |
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Se Veronesi che tanto ha fatto e continua a fare per la vita è un convinto e deciso sostenitore del nucleare, un motivo ci sarà! Che diamine! non si può più occupare una stazione e bloccare il traffico ferroviario? Per fortuna che la Consulta lascia ai domiciliari gli assassini!
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Non capisco! sopra le foto, avevo postato l'articolo che le riguardava e che riporto ora.
Per quanto riguarda Veronesi, che ammiravo e stimavo moltissimo al punto che ho anche fatto offerte alla sua fondazione, ho sentito lo scorso anno il parere di alcuni oncologi e mi esimo da ogni commento!!!
Una notte bianca indetta per DIFENDERE la sicurezza di tutti ed il diritto ad essere informati. Questo doveva essere il presidio di Avigliana iniziato intorno alle 21 di domenica sera e proseguito fino alle prime luci dell'alba, il momento del fatidico passaggio del treno carico di scorie nucleari in viaggio da Saluggia verso la Francia. Ancora una volta ai cittadini è negata l'informazione, con la scusa di minimizzare i rischi, gli abitanti delle aree interessate dal passaggio del treno NON sono stati messi al corrente dei piani di radioprotezione e delle misure sanitarie e comportamentali da adottare in caso di emergenza, come previsto dalla Legge Regionale 18 febbraio 2010 "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazione ionizzante". L'art.4 recita: “La Regione ed i comuni interessati, senza che i cittadini ne debbano fare richiesta, assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l'informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni.”.
Ancora una volta i nostri diritti vengono negati, cancellati, e quella legalità usata sempre più per tutelare i peggiori criminali della storia dell'umanità viene sbandierata con la solita arroganza per violare la nostra sicurezza esponendo tutti i cittadini a gravi rischi, basti pensare che mentre il treno carico di scorie transitava per il Piemonte un treno deragliava in Lazio. E se fosse deragliato quel treno carico di scorie? Come avrebbe potuto reagire la cittadinanza?
Il presidio alla stazione di Avigliana ha avuto inizio alle 21:00, circa 300 persone hanno partecipato, in collegamento telefonico con i presidi alle stazioni di Vercelli e Chivasso, con musica, interventi per spiegare quanto stava accadendo, e momenti di assemblea per decidere come attivare una difesa significativa. Si decide quasi all'unanimità di dare un segnale pacifico di resistenza sedendosi sui tre binari, consapevoli del rischio di essere allontanati con la forza. Da Vercelli intorno alle 2:00 ci comunicano che il treno è partito, inizia l'attesa. Siamo 200- 250, iniziamo ad avvicinarci ai binari ed attendere il fatidico passaggio. E' presente anche Rete Nazionale Antinucleare (RNA), con un contatore geiger pronto a rilevare l'aumento di radioattività al passaggio del vagoni contenenti le scorie. Momenti che sembrano interminabili, poi una telefonata, da Rivoli sono partite 35 camionette tra polizia, carabinieri, finanzieri e, il paradosso, guardia forestale (quelli dai quali ci aspetteremmo una tutela dell'ambiente!). Seduti sui binari, qualcuno incatenato, inizia il conto alla rovescia. Poi si intravedono le camionette in avvicinamento e centinaia (forse 400 in tutto) di cosiddetti tutori dell'ordine corrono verso di noi, pacificamente seduti sui binari 1,2 e 3. I binari 1 e 2 vengono sgomberati con violenza perché è fortissima la determinazione dei manifestanti. Particolare accanimento su giovanissimi e su ragazze, cosa che provoca una maggiore fermezza in tutti i presenti. L'area viene circondata, nessuno può muoversi. Chi presidiava il binario 3 viene circondato e costretto a restare a pochi metri dal treno carico di scorie, con un rischio altissimo di esposizione, basti pensare che il contatore geiger di RNA a 35 metri di distanza dal treno è salito dalla media di 0.12-0.16 a 0.38! Il blocco viene mantenuto per quasi un'ora dopo il passaggio del treno, probabilmente per evitare che il gruppo possa spostarsi e raggiungere in auto un altro punto per tentare nuovamente l'azione.
Il bilancio finale è una quindicina di contusi/feriti tra i manifestanti, tutti forzatamente esposti ad alti livelli di radiazione in totale violazione delle norme che regolano il passaggio di questi treni, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: non siamo più disposti a tollerare, siamo pronti e determinati a RESISTERE per difendere l'ambiente e la salute, perché la terra non appartiene a noi, non appartiene a "loro", ma appartiene alle future generazioni. Difenderla non è solo una possibilità, è un dovere di ogni cittadino consapevole. A sarà dura, più per loro che per noi!
Simonetta
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Si decide quasi all'unanimità di dare un segnale pacifico di resistenza sedendosi sui tre binari
Mi dici quale articolo di legge consente di occupare i binari ed interrompere un pubblico servizio? Grazie Enzo
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