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Attualità: Halloween
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 31/10/2011 15:14

Il vescovo: Halloween è pericoloso

Per Monsignor Nosiglia Halloween non fa parte della nostra tradizione, ed è «puro consumismo»

maria teresa martinengo
torino

Nella chiesa di Santa Giulia, piena zeppa di famiglie, dove aveva appena cresimato una ventina di ragazzi, ieri pomeriggio l'arcivescovo ha affrontato il «problema Halloween», festa che per monsignor Cesare Nosiglia «non fa parte della nostra tradizione, che "usa" i giovanissimi, che è puro consumismo».

Quando la messa è giunta al termine, Nosiglia si è ritagliato ancora qualche attimo per una riflessione: «La prossima festa dei Santi e la commemorazione dei fedeli defunti, tanto care alla tradizione anche familiare del popolo cristiano, da anni sono contaminate da Halloween. Mi auguro che i genitori e gli educatori rigettino l'illusione che questa festa importata dagli Stati Uniti sia, tutto sommato, una carnevalata allegra e innocua, che non lascia traccia. E comprendano invece il rischio che comporta l'assecondare una festa che fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore. Tale festa non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte; e il fatto che si tenga in prossimità delle feste dei Santi e del suffragio ai defunti rischia sul piano educativo di snaturarne il messaggio spirituale, religioso, umano e sociale che questi momenti forti della fede cristiana portano con sé».

Poi, toccando l'altro aspetto della dilagante - e ammiccante, da ogni vetrina - festa a base di zucche, streghe e diavoli l'arcivescovo ha aggiunto: «Questa ricorrenza è divenuta popolare nel "calendario consumistico" che impone l'immagine di un mondo di plastica, senza valori né riferimenti alla vita autentica delle persone. è il segno di un "colonialismo culturale" più subdolo, ma altrettanto grave di quello economico e sociale. Un mondo in cui ogni occasione è buona per divertirsi a comando, secondo regole e tempi che altri hanno stabilito per noi. Questa ossessione della festa di Halloween a tutti i costi rischia anche di diventare un modo per non affrontare mai seriamente le questioni più profonde della vita personale e della società».

Per queste ragioni, ha proseguito Nosiglia «la comunità cristiana ha il dovere di farsi presente là dove sono le persone, dove vanno i giovani, con proprie proposte precise e coerenti. Per questo volevo dirvi che il Servizio di Pastorale giovanile ha promosso una festa alternativa per la notte del 31 ottobre, alla quale invito tutti voi». Una festa alternativa vera. «Alle 18, presso il Centro Incontri della Regione, ascolteremo il presidente del Cnr ed ex rettore del Politecnico Francesco Profumo, il priore di Bose, Enzo Bianchi, il fondatore del Sermig Ernesto Olivero, ci confronteremo sul tema del camminare insieme per il bene comune del nostro Paese.

Alle 21 celebrerò la Santa Messa dei Santi presso la parrocchia dell'Annunziata, in via Po. Seguirà uno spettacolo di musica e canti in piazza Vittorio». Alle 22 la chiesa di San Francesco da Paola, in via Po, accoglierà momenti di preghiera. «So che negli oratori si fanno anche feste di Halloween... Bisogna comprendere - ha ancora esortato l'arcivescovo al termine della celebrazione, incontrando i giornalisti - che si tratta di una festa imposta dal consumismo, caratterizzata da messaggi virtuali che confondono e rischiano di far vedere anche il messaggio della Chiesa come "fantastico". Se questo accadesse a Carnevale, potrebbe ancora essere accettabile. Ma capita in un momento che è di forte religiosità popolare e non va bene. Bisogna contrapporre qualcosa di diverso. Un'alternativa vera».



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De: Principe Errante Enviado: 31/10/2011 16:41
Eppure la ricorrenza di Halloween non é riconducibile solo ad una carnevalata di morboso senso macabro ed occultista,ha radici antichissime e profonde che derivano dalla spiritualità celtica,in particolare dalla festa di Samhain,che in irlandese arcaico significa "fine dell'estate",che si celebrava l'1 novembre di ogni anno con riti druidici.La notazione "Halloween" compare solo dal XVI sec,contrazione del termine scozzese "All Allow Even",cioé letteralmente "Vigilia d'Ognissanti".Sino al VIII secolo d.C. l'Occidente cristiano celebrava la festa dei Santi il 13 maggio,ma su pressanti richieste dei monaci irlandesi e tedeschi il Papa Gregorio III la spostò nel giorno di Samhain nel tentativo di sovrapporvi prima il significato cristiano e poi d'estirpare quello celtico-druidico.Su tutte una curiosità:la celeberrima zucca intagliata ed illuminata rappresenta il leggendario Jack 'O Lantern,un fabbro dissoluto e ubriacone che chiese aiuto al diavolo per saldare i propri debiti di gioco.Dopo la sua morte non venne accettato né dal Paradiso nè dall'inferno,anzi il diavolo gli lanciò un tizzone ardente che Jack mise all'interno di una zucca come lume nel suo vagare eternamente errabondo in cerca di una dimora.
 
 

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De: Butterfy Enviado: 31/10/2011 18:53

Lo scrittore Corigliano: una moda. Ma il teologo Salvarani: guerre dannose

Halloween, la notte dei relativisti
«Un rito che non ci appartiene»

L'anatema di due cardinali: snatura le feste della Chiesa

Lo scrittore Corigliano: una moda. Ma il teologo Salvarani: guerre dannose

Halloween, la notte dei relativisti
«Un rito che non ci appartiene»

L'anatema di due cardinali: snatura le feste della Chiesa

ROMA - Halloween nemica delle feste cattoliche
di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti? Il dilemma si ripresenta da anni ad ogni fine ottobre.

Ma nel 2011 una differenza c'è. Riguarda la durezza con cui l'Arcidiocesi di Bologna del cardinale Carlo Caffarra ha parlato di «brutta resa al relativismo dilagante», con tanto di nota sull'edizione bolognese di Avvenire , per la manifestazione organizzata in piazza Re Enzo a base di zucche da intarsiare per Halloween dalla Coldiretti, associazione di area cattolica. La curia invita a usare le zucche «per la vellutata o il ripieno dei tortelli». A Torino l'arcivescovo Cesare Nosiglia rincara la dose: «La prossima festa dei Santi e la commemorazione dei fedeli defunti, tanto care alla tradizione anche familiare del popolo cristiano, da anni sono contaminate da Halloween. Tale festa non ha nulla a che vedere con la visione cristiana della vita e della morte e il fatto che si tenga in prossimità delle feste dei santi e del suffragio ai defunti rischia sul piano educativo di snaturarne il messaggio spirituale, religioso, umano e sociale che questi momenti forti della fede cristiana portano con sé. Halloween fa dello spiritismo e del senso del macabro il suo centro ispiratore».

Vincenzo Pace, docente di Sociologia della religione all'università di Padova, replica con una riflessione ottimista ma che consegna un dubbio alla Chiesa: «Halloween non ha affatto soppiantato quella di Tutti i Santi. Il culto che la base cattolica riserva proprio ai Santi è tuttora solidissimo. Io vivo a Padova e vedo cosa avviene ogni giorno alla Basilica di Sant'Antonio. La tradizione del pellegrinaggio perdura così come, ripeto, non conosce crisi il culto dei Santi. Direi che resiste più della figura dello stesso Papa...». Affermazione interessante, visto che viene da un sociologo della religione. Pace respinge anche il nodo del relativismo: «Ricordo che le stesse figure dei santi sono relative, ciascuno ha il proprio "ambito" in cui esercita, secondo i credenti, una influenza».

Pippo Corigliano, scrittore (il suo «Preferisco il Paradiso» edito da Mondadori ha superato le 20 mila copie), per quarant'anni responsabile delle relazioni esterne dell'Opus Dei, si schiera con i vescovi: «Hanno ragione, Halloween è una moda importata dall'America che, come tutte le mode, inducono alla superficialità. La bonomia buongustaia bolognese fa capolino anche in questo caso perché la nota della Curia invita a usare le zucche per i tortellini o per la "vellutata"...». Detto questo, aggiunge Corigliano, «le feste di Tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti sono comunque momenti sanamente inquietanti perché inducono a riflettere sull'aldilà. è bene ricordare che Gesù è stato chiaro: esiste la vita eterna e l'immagine che usa più di frequente per illustrarla è quella del banchetto, cioè una riunione di famiglia e di amici in cui si mangia e si sta bene assieme». Dunque una festa... «Un modo per far capire che in Dio staremo bene e non ci mancherà nulla. Sarà come mangiare dei tortellini di zucca e anche meglio. In tutta Italia si confezionano i dolci dei morti sotto forme molto svariate. L'importante è imitare Gesù nel suo amare tutti, altrimenti ci sarebbe anche l'inferno col suo "pianto e stridore di denti". Ma speriamo che l'argomento non ci riguardi».

Più problematico Brunetto Salvarani, teologo e critico letterario, impegnato nel dialogo interreligioso, direttore della collana Emi «Parole delle fedi»: «Ritengo che il problema sia più ampio della questione legata ad Halloween e a una possibile accusa di relativismo. C'è una questione di omologazione del tempo. Fino agli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, in Italia gran parte dei credenti erano anche praticanti e, attorno alle parrocchie, scandivano il tempo della propria vita con le festività». E ora, professor Salvarani? «Tutto diverso. La pratica nelle chiese è quella che vediamo. Assistiamo a una sorta di nomadismo culturale, religioso e spirituale che denota una trasformazione complessiva. Occorre porsi il problema se talune festività cattoliche abbiano perso la forza di "parlare" ai fedeli».

 

Cosa dovrebbe fare il mondo cattolico? «Ci viene offerta un'occasione per stare dentro questa trasformazione, per intercettarne i dati eventualmente positivi. La mutazione non dovrebbe vedere la Chiesa cattolica come semplice spettatrice, se non addirittura come parte ostile. In una contingenza simile, non si può stare l'un contro l'altro armati».


Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: haiku04 Enviado: 01/11/2011 01:04
Penso che i bambini non si facciano tutte queste paranoie clericali, ma colgano soltanto lo spirito di un momento di gioco.
Per le riflessioni serie avranno poi, nell'età adulta, tutto il tempo, eddai....


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