Mare fanciullo insaziato di giuoco, vecchio mare insaziato di pianto, tu che sei lampo e fango e cielo e sangue e fuoco, oggi hai lasciato alle lente rive orgoglio e forza, gaiezza e dolore: oggi non sei che colore, un bel colore che vive.
Diego Valeri
M'affaccio alla finestra, e vedo il mare; vanno le stelle, tremolano l'onde. Vedo stelle passare, onde passare; un guizzo chiama, alito risponde. Ecco, sospira l'acqua, alita il vento: sul mare è apparso un bel ponte d'argento. Ponte gettato sui laghi sereni, per chi dunque sei fatto, e dove meni?
Che puro gioco di lampi sottili consuma ogni diamante d’impalpabile schiuma, e quanta pace che sia nata, sembra, quando sopra l’abisso un sole posa: opere schiette d’una causa eterna, scintilla il tempo, e il sogno è conoscenza.
Paul Valéry
sbattono sulla levigata scogliera del tempo,
scalfiscono mai stanche, mai sazie
granelli di sabbia,
e d’oro un tappeto fanno alle orme
che si cancellano con la danza del vento.
Sopra lo scoglio un gabbiano
stride il suo pianto al mondo.
La nave dormiva. Il mare si stendeva lontano, immenso e caliginoso, come l’immagine della vita: con la superficie scintillante e le profondità senza luce.
Joseph Conrad
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