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De: lore luc  (Mensaje original) Enviado: 15/08/2012 03:10

La multa arriverà all’indirizzo e-mail

Solo per chi ha la posta certificata. L’invio delle multe tramite mail funzionerà soltanto per chi è in possesso della posta elettronica certificata

Il Comune: le raccomandate
sono troppo care
andrea rossi
torino

Molto presto il postino non suonerà più. Né vedrete circolare per casa le odiate buste verdi, quelle che non lasciano dubbi sul contenuto, resta solo da capire quanto bisogna pagare e, se è andata proprio male, quanti punti della patente sono stati gettati alle ortiche. La multa d’ora in poi, per molti torinesi arriverà via posta elettronica. Il Comune sta mettendo a punto un nuovo meccanismo per inviare sui pc le notifiche delle contravvenzioni, un sistema che manderà in pensione carta e francobolli sostituendoli con le procedure informatiche. 

 

Un segno dei tempi, ma non solo: questione di bilanci. Palazzo Civico ogni anno spende circa sei milioni di euro per inviare un milione di notifiche nelle abitazioni dei torinesi. Un costo che, in tempi di vacche magre, l’amministrazione vuole ridurre. Ecco perché l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni, insieme con l’assessore alla Polizia municipale Giuliana Tedesco e quello ai Sistemi informativi Stefano Gallo, sta mettendo a punto le nuove procedure. 

 

Non allarmatevi: saranno valide soltanto per chi ha un indirizzo di posta elettronica certificata. Il Comune, così facendo, si mette al passo anche con la legge: con l’introduzione della Pec, che ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, il dialogo tra cittadino e pubbliche amministrazioni dovrebbe svolgersi per via telematica. Almeno per chi ha la Pec, cioè aziende, professionisti, partite Iva, più i comuni cittadini che ne hanno aperta una.  

 

A loro le multe non arriveranno più tramite le poste. Il Comune invierà una mail con il verbale della contravvenzione. E se qualcuno ha aperto una Pec ma non la usa? Il rischio di non accorgersi che c’è una multa da pagare dovrebbe essere comunque scongiurato. «Non invieremo più la contravvenzione a casa tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, ma spediremo un semplice avviso, per informare il cittadino che nella sua Pec troverà il verbale», spiega Passoni. Per chi non ha la Pec continueranno a valere le attuali regole. 

Per il Comune è un risparmio non da poco. Inviare un verbale costa circa sei euro; un semplice avviso con normale francobollo sessanta centesimi. Significa pressoché abbattere i costi di spedizione, oltre a risparmiare quintali di carta. 

 

A Palazzo Civico stanno studiando gli aspetti legali della questione e soprattutto raccogliendo gli elenchi delle persone, aziende, società, studi, partite Iva che hanno la posta elettronica certificata. Una volta sbrigata questa pratica il nuovo sistema potrà partire. E garantire risparmi non indifferenti, forse addirittura un paio di milioni di euro l’anno. 

 

C’è un’altra novità, sempre riguardo alle multe. A seguito di una sanzione o di un incidente stradale spesso si ha la necessità di consultare atti e documenti in possesso dei vigili o della polizia stradale, cosa piuttosto dispendiosa - in termini di tempo e costi - sia per il privato sia per l’amministrazione. Finora era necessario recarsi fisicamente presso lo sportello con tanto di marche da bollo, richieste, e pagare i costi di riproduzione per ottenere copia degli atti. Ora, in base a una norma nazionale entrata in vigore all’inizio di quest’anno, anche per queste incombenze si potrà utilizzare direttamente la Pec.



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