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Religione: I Santi amati dagli Italiani
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Respuesta  Mensaje 1 de 6 en el tema 
De: sempreverde  (Mensaje original) Enviado: 20/09/2012 12:28

Gli  italiani  che  si  rivolgono  a  Dio  nei  momenti   di  difficoltà  sono  la  maggioranza.  Credenti  e  non.  E   sono  tantissimi  quelli  che,  invece,  si  indirizzano  ai   santi.  E  di  questi  virtuosi   si  può  stabilire  una  specie  di  "Hit  Parade ".  In  testa,  Sant'Antonio  da  Padova.  Più  di  un  milione  di  italiani  porta  il  suo  nome.  Un  mensile,  che  a  lui  si  intitola,  ha  altrettanti  lettori.  Quattro  milioni   e  mezzo   di  pellegrini  visitano  il  santuario.  Oltre  mille  chiese  e  cappelle  dono  dedicate  al  suo  culto.

Al  secondo  posto   si  piazza  San  Francesco  d'Assisi.  Deve  accontentarsi  di  500  templi  o  abbazie,  e  di  3.800.000  visitatori.

Al  terzo  posto,  finalmente  una  donna:  santa  Rita  da  Cascia.  Un  periodico  dal  titolo  gentile,  "Dalle  api  alle  rose"   ne  ricorda  vita   e   prodigi.

Segue  San  Giovanni  Bosco,  forte  di  circa  800   collegi.  Quinto  san  Gabriele  dell'Addolorata,  che   ha  i  suoi  seguagi  soprattutto  tra  i  giovani.  Sesto  S.  Pio  da  Pietrelcina  assiso  da  qualche  anno  alla  gloria  degli  altari.

Di  lui  sono  state  raccolte  più   di   cento  volumi   in  cui  vengono  documentati  i  suoi  meriti  sovraumani.  Diceva  messa  all'alba.  Gli  autobus  scaricavano  davanti  alla  chiesa  Santa  Maria  delle  Grazie  centinaia  di  fedeli  assonnati.  Il  frate  si  avviava   all'altare  camminando  con  fatica,  due  novizi  lo  sorreggevano,  e  i   grossi  sandali   strascicavano  sul  pavimento.

Qualcuno  diceva che  al  suo  passaggio  si  diffondeva  un'inconfondibile  profumo  di  rosa  e  di  viola;  qualcuno  ne  veniva  privato.

Quando  all'elevazione   sollevava  il  calice   verso  il  cielo,  si  notavano  chiare  le  mani  forate  dalle  stigmate  coperte  dai  mezzi  guanti  di  lana.  Non  tutti  riconoscevano  in  lui  una  presenza  di  Dio,  e  un  suo  confratelllo,  padre  Gemelli,  mise  in  relazione  quelle  impronte,  che  di  solito  appaiono  addosso   ai  venerabili,  con  già  documentati  fenomeni  di  isterismo.  Quelle  piaghe  dovrebbero  riprodurre  le  ferite  che  soffrì  Gesù  avviato  alla  morte;  i  segni  esterni  delle  frustate,  delle  corde  che  legavano  i  polsi,  delle  spine,  delle  cadute  lungo  il  sentiero  che  dal  pretorio  conduceva  al  Calvario,  dei  chiodi.  Sono  considerate  impronte  del  Soprannaturale.  Quando  morì,  spogliarono  padre  Pio:  sul  petto  non  c'era  più  traccia  di  ferite.

Era  nato a  Pietrelcina,  in  provincia  di  Benevento,  in  una  famiglia  molto  povera,  e  a  21  anni  quando,  un  mattino,  sul  far  del  giorno,  mentre  sta  pregando  nel  coro,  avviene  il  prodigio.

Raccontava: "  Vi  fu  un  totale  silenzio  attorno  a  me,  una  specie  di  dolce  sonno.  Vidi  apparire  un  misterioso  Personaggio:  aveva   le  mani ,  i  piedi   e  il  costato che  grondavano  sangue.  Mi  sentivo  morire  e   sarei   morto   se  il  Signore  non fosse   intervenuto  a  sostenere  il  mio  cuore  che  mi  balzava  nel  petto". 

Quando  la  visione  scomparve,  si  accorse   che  anche  lui   sanguinava  nella  stessa  maniera,  e  questo  si  protrasse  nel tempo,  specialmente  dal  giovedì  sera  fino  al  sabato.

Raccontavano  che,  come  sant'Antonio,  che  fu  visto  contemporaneamente  a  Padova  e  Lisbona,  possedeva  il  dono  dell'ubiquità;  dicevano  che  una  volta,  quando  era  giovane,  il  diavolo,  travestito  da  cane  nero,  gli  si  era  avventato  contro.

Ognuno,  di quei  pellegrini  aveva  da  chiedere  l'intercessione  del  padre  presso  il  Signore  per  un  bisogno  urgente  o  disperato:  mali  incurabili,  situazioni  familiari   compromesse,  infelicità  senza  conforto.  I   modi  di  padre  Pio  erano  tutt'altro  che  cordiali,  ma  bruschi  e  spicciativi:  spiegavano  gli  estimatori  che  egli  percepiva  anche  quello  che  uno  pensava  durante  la  preghiera,  e  l'insistenza  lo  infastidiva,  e  a  una  donna,  che  nell'orazione   continuava  a  invocare  il  suo  intervento,  disse  risoluto:"  Me  lo  hai  già   chiesto  cinque  volte,  mi  viene  il  mal  di   testa.  Vattene  a  casa,  vedrai  che  tutto  andrà  bene".

Una  signora  di  Carmignano  di  Brenta,  che  aveva  un  Linfogranuloma,  ed  era  ritenuta  spacciata,  è  ancora  viva;  un  medico  condotto  della  provincia  di  Verona,  che  aveva  un  cancro  al  polmone,  è  diventato padre  per  la quarta  volta.

Attorno  alla  mitica  personalità  del  religioso,  non  molto  colto,  parlatore  semplice,  ma  suggestivo,  che  diceva   agli  estimatori:"  Guagliò,  i  santi  stanno  in  paradiso",  era  fiorita   una  vera  industria,  tanti  alberghi,  tanti  ristoranti,  negozi  per  smerciare  immagini  religiose  e  ricordini

A  uno  scienziato  americano che  si  confidava:" Padre,  io  non  credo  in  Dio",  rispose: " Ma  figlio  mio,  è  LUI  che  crede  in  te !". 

 Si  cibava  solo  di  verdura,  di  formaggio  e  di  frutta,  e  accettava  un  bicchiere  di  vino  per  riscaldare  il  vecchio  cuore.

Trascorreva  le  giornate   nella  penitenza  e  nell'orazione.  Era  afflitto  dalle  amare  storie  dell'umanità,  ma  diceva: "Vorrei  soffrire  ancora  di  più".

In  conclusione  l'Italia  è  anche  la  terra  che  ha  dato  agli  altari  il  maggior  numero  di  santi  e  ognuno,  direi,  con  una  specializzazione.



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Respuesta  Mensaje 2 de 6 en el tema 
De: enricorns Enviado: 20/09/2012 12:33
Come è possibile rivolgersi a Dio e ai suoi santi e allo stesso modo alle pratiche esoteriche?

Respuesta  Mensaje 3 de 6 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 21/09/2012 06:37
Per tutto l'arco della vita compreso tra l'impressione delle stimmate (1918)e il Suo trapasso da questa vita (1968) Padre Pio fu sempre perseguitato.
Furono persecuzioni mosse da avversioni, gelosie, invidie, odi, ostruzionismo al suo apostolato, accuse infamanti, calunnie, violenze morali.
Fin dalla Sua primissima presenza in San Giovanni Rotondo (1916) Egli trovo' ostilita' nell'ambiente religioso perche', con la Sua intensa attivita' apostolica, sconvolgeva la rilassatezza dei costumi e l'abituale negligenza del clero locale.
Poi, negli anni successivi, sino al trapasso, il Suo servizio intenso ed incondizionato alla Chiesa di Cristo incontro', giorno per giorno, avversioni, contrarieta', cotrasti, per opera, normalmente, di persone che trovavano in Lui un duro ostacolo al conseguimento di loro disonesti interessi personali.
Queste guerre continue l'avevano ridotto un "ecce homo", tanto che nell'ultimo giorno di vita Egli, dopo la celebrazione della Messa, stava per crollare giu' dall'altare se non fosse stato provvidenzialmente soccorso dai presenti.
Dopo una vita di persecuzioni crudeli e feroci, al suo trapasso parve a molti che insieme a Lui crollassero anche le opere Sue. Ma quello che sembro' designare una fine, fu invece un principio, cio' che sembro' segnare una sconfitta fu invece una vittoria, cio' che sembro' delineare una prostrazione fu invece un trionfo.
 

Respuesta  Mensaje 4 de 6 en el tema 
De: lore luc Enviado: 21/09/2012 08:02
Usi e costumi: ci si "raccomanda" ai potenti per problemi terreni ed ai Santi per quelli Celesti.

Si arriva alla proclamazione di un Santo dopo aver analizzato miracoli a Lui attribuiti.
Perché il Miracolo?

«Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!»

Miracolo per credere? e se poi un evento ritenuto miracoloso trova  spiegazione scientifica?
Anni fa ho visto in TV un servizio in cui si sperimentava la liquefazione del sangue.
Sembrerò blasfemo, ma reputo che bisognerebbe credere a prescindere dai miracoli.

Molte manifestazoni nate come genuina espressione di Fede, si son fatta prendere la mano dalla "tradizione popolare" e a volte han finito col trasformarsi in carnevalate. 


Respuesta  Mensaje 5 de 6 en el tema 
De: enricorns Enviado: 21/09/2012 09:40
 
Certo che bisogna, non bisognerebbe, credere a prescindere dai miracoli, ma questi sopratutto per chi ha una fede debole o è in ricerca possono essere stimoli ad intraprendere un cammino solido di sequela e affidamento.
 
Gesù stesso non compiva miracoli a iosa, tanto per compierli, ma per attirare l'attenzione sulla sua persona e la sua missione (l'inviato dal padre perché tutti gli uomini siano salvi) e la sua missione (mostrare il regno di Dio e la sua giustizia).

Respuesta  Mensaje 6 de 6 en el tema 
De: primaveraestate Enviado: 21/09/2012 13:50
Io credo all'intercessione della Madonna e dei Santi. E non sono solo tradizioni e superstizioni.
In casa mia da sempre si venerano:
Maria Ausiliatrice, i miei genitori si sono sposati addirittura il 24 maggio in suo onore. E quando nel 1970, mio fratello ebbe un gravissimo incidente stradale, tanto che il Prof. Fasano, neurochirurgo delle Molinette disse che non sarebbe sopravvissuto fino al mattino, mia mamma e mio papà invocarono Maria Ausiliatrice, promettendo una borsa di studio annuale (mia mamma lo fa tutt'ora). Sarà un caso, ma, appena finita la preghiera, mio fratello diede un segno di vita, rimase in coma ancora 11 giorni ma sempre in lieve miglioramento e dopo 4 mesi, uscì dall'ospedale con le sue gambe.
San Giovanni Bosco: Quand'ero bambina, mio papà mi regalò a Natale un libro che conservo tutt'ora: "Don Bosco che ride" che co aneddoti raccontava la vita del Santo. Da allora almeno una volta all'anno, visito la basilica di Maria Ausiliatrice e le camerette di Don Bosco a Valdocco. Più raramente vado a Castelnuovo Don Bosco, dove è ben conservata, la sua casa originale con tutte le suppellettili.
Sant'Abaco: C'è un santuario in suo onre a metà costa sul monte Musiné... mia nonna, mi ci portava tutti gli anni a San Mario (19 gennaio). Mario era il nome di mio papà, suo unico figlio, tornato dalla guerra in Jugoslavia dopo 5 anni di permanenza, dei quali, gli ultimi 3, senza nessuna notizia. Lei aveva fatto un voto e lo manteneva, facendomi fare circa 10 km per andarci... qualsiasi fosse il tempo, e al ritorno raccoglievamo l'agrifoglio
San Pancrazio. Qui si usa che quando si acquista un'auto nuova, si porta a benedire nella basilica del Santo. Fin da bambina rimanevo impressionata dall'imponenza della costruzione e dai numerosissimi ex voto.
San Domenico Savio: qui è considerato il protettore dei bambini e dei nascituri. Quando attendevo mia figlia, , l'ultimo mese ho avuto delle complicanze serie. Allora ho promesso che se nasceva, avrei portato il fiocco dal Santo (ce ne sono pareti intere!) e così ho fatto.
E poi la Madonna del Rocciamelone, baluardo, dai suoi 3538 metri della nostra amata Valle  


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