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De: enricorns (Mensaje original) |
Enviado: 02/09/2012 09:30 |
Benedici il Signore, anima mia
2.09.2012
Is 29,13-21; Sal 84; Eb 12,18-25; Gv 3,25-36
Dio promuette la redenzione che riscatta gli umili e i poveri, ma giudica e condanna gli ingiusti. (Is 29)
Gesù Cristo viene dal cielo: è il Figlio di Dio che si è fatto uomo. Da lui è annunziata la parola di Dio ed è elargito lo Spirito Santo da cui viene la vita, oltra che la grazia di comprendere ed accogliere la parola.
I testi della liturgia odierna tracciano un orizzonte di luce senza pari e di grande visione perchè introducono alla natura di Dio che non può più essere raffigurato secondo mentalità e cultura umana perchè si è rivelato. Gesù Cristo è il mediatore della nuova alleanza ed in lui è superata quella che anticamente era stata espressa in parole e forme umane.
I cristiani, coloro che accolgono la rivelazione e vi aderiscono, sono visti partecipi della comunità degli angeli e dei giusti per i quali le promesse sono già state compiute. L'invito e la sollecitazione per tutti i fedeli è di continuare ad approfondire la propria consapevolezza di quanto hanno ricevuto da Gesù mediatore che li ha introdotti nella casa del Padre.
Preghiamo col Salmo
Sei stato buono, Signore, con la tua terra, hai perdonato la colpa del tuo popolo. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con fiducia.
da chiesadimilano
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Signore Gesù, insegnami la preghiera che
spera contro ogni speranza, la preghiera che
non si stanca,che canta con Te la Bontà del
Padre, la preghiera che apre il Regno di
Gioia, oggi, domani e per l'Eternità.
(Pierre Griolet)
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Mostrami, Signore, la tua via
11.10.2012
2Tim 4,1-8; Sal 70; Lc 21,25-33
Alla sua comparsa gloriosa Cristo si rivelerà come l'unico valore: tutto avrà importanza e significato in riferimento a lui. (Lc 21)
Continua l'intenso insegnamento, sia di Gesù che di Paolo, sulla perseveranza nel bene durante i giorni della vita terrena, e sulla necessità di misurare ogni evento sulla realtà del tempo della salvezza.
Gesù invita a mantenere il cuore sveglio e fedele a Dio per non lasciarsi opprimere dagli avvenimenti della storia e per avere la forza di presentarsi senza macchia davanti a lui. Nè avvilimento, nè dispersione verso le facili scelte di piacere, devono caratterizzare i discepoli.
A maggior ragione, coloro che sono chiamati ad esercitare un ministero nella comunità devono saper mantenere una condotta irreprensibile perchè testimoni della misericordia e dell'amore di Dio.
Preghiamo col Salmo
E' piena la mia bocca della tua lode,
della tua gloria tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia;
quando viene meno il mio vigore, non mi abbandonare.
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Mostrami, Signore, la tua via
12.10.2012
2Tm 4,9-18.22; Sal 140; Lc 21,34-38
Gesù durante il giorno insegnava nel tempio e la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. (Lc 21)
L'annunzio di Gesù sulla fine del mondo e sul giudizio finale ha come scopo quello di tenere svegli i cuori e alimentare la perseveranza contro le scelte più facili e negative. 'Vegliate in ogni momento pregando', è l'invito ripetuto da Gesù ai discepoli e alle folle che accorrevano al tempio ad ascoltarlo. E lui ne dà l'esempio: anche nelle tenbre della notte è vigile e custodisce l'umanità.
L'apostolo Paolo richiama alla fede in Gesù che fu visto dagli angeli e annunciato fra le genti, manifestato in carne umana e riconosciuto nello Spirito. E che, nonostante tutto, sarà anche negato da alcuni dietro pressione di ingannatori e impostori.
Paolo è pronto a lasciare questa vita, dopo aver combattuto la buona battaglio per Cristo e aver conservato la fede.
Preghiamo col Salmo
Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
da chiesadimilano
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Mostrami, Signore, la tua via
13.10.2012
Dt 24,10-22; Sal 94; 1Cor 12,12-27; Mt 18,23-35
"Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nella tua terra, nelle tue città. Gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perchè egli è povero e a quello aspira". (Dt 24)
E' Mose' che insegna al popolo come stabilire le giuste relazioni sociali, indicazioni utili anche per l'oggi.
All'israelita in cammino verso la Terra Promessa, Dio ordina di non pensare solo a se stesso, ma anche agli altri, specialmente al forestiero, all'orfano, alla vedova; nella grave calamità siamo tutti, sempre, chiamati a rispondere in proprio ai bisogni degli altri.
Paolo ci insegna che, a maggior ragione, tutti i battezzati formano un solo corpo, pur con diverse mansioni, perciò solo la condivisione degli intenti e delle finalità fa progredire in salute l'intero corpo: uno solo è lo Spirito ricevuto nel battesimo, uno solo deve essere il corpo di Cristo che ne risulta.
La parabola di Gesù chiarisce ulteriormente quale deve essere il sentimento che muove nei rapporti con il prossimo: si deve comprendere la difficoltà, perdonare e mai vessare chi sta nel bisogno. Senza dimenticare che Dio 'regola i conti', pur con carità e benevolenza, ma anche con giustizia.
Preghiamo col Salmo
Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.
da chiesadimilano
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
14.10.2012
Is 43,10-21; Sal 120; 1Cor 3,6-13; Mt 13,24-43
C'è chi pianta e chi irriga, ma è Dio che fa crescere. Ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. (1Cor 3)
Dio è l'unico Signore e salvatore, lo stesso dall'eternità, nulla c'era prima di lui e nulla sarà dopo. Ha liberato Israele dalla schiavitù perchè fosse il suo popolo, e lo ha condotto nella Terra a lui promessa. Ciò che rimprovera al suo popolo è che 'non ricorda più le cose passate', ma Dio è pronto a fare cose nuove e a rendere nuove la cose dimenticate.
'Voi siete miei testimoni': sono le stesse parole di Gesù ai suoi apostoli, testimoni per eccellenza della sua resurrezione, ma ogni cristiano, dopo di loro, è chiamato a testimoniare Gesù dopo averlo incontrato ed aver creduto in lui.
Nonostante le difficoltà del cammino, quando noi vorremmo degli interventi straordinari, e possibilmente definitivi, di Dio nella nostra vita, dobbiamo imparare che Dio non interviene subito e clamorosamente nalla storia dell'uomo: ne rispetta la libertà e le responsabilità. Ma alla fine il male sarà estirpato, come la zizzania infestante nel campo.
Preghiamo col Salmo
Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d’Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra.
da chiesadimilano
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Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore e rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata. E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme: le mie e quelle del Signore. Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma, proprio nei giorni più difficili della mia vita. Allora ho detto: "Signore io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti sempre stato con me. Perchè mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili ?". E Lui mi ha risposto: " Figlio, tu lo sai che Io ti amo e non ti ho mai abbandonato; i giorni nei quali c'è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio". Dal web
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
16.10.2012
Tt 1,10-2,1; Sal 42; Lc 22,67-70
Gli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi, dissero al Signore Gesù: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». ( Lc 22)
Le autorità del popolo e del Tempio chiedono a Gesù di rompere gli indugi e di dire a loro quello che altri forse non posono capire o sapere, magari di spiegare il suo intento ingannevole: loro possono capirlo e sono disposti a salvarlo. Quello invece che non capiscono, e non vogliono intendere, è proprio la pura verità, quella che Gesù va proclamando per le strade e ai poveri di cuore. Semplicemente che lui siederà alla destra della potenza di Dio e che la sua parola è vera, il suo insegnamento fedele al disegno di Dio.
In definitiva, che proprio lui, quello che loro vogliono uccidere, è il Figlio di Dio sono loro ad affermarlo con tono sarcastico e beffardo. Eppure quella è la verità, oltre la mascheratura di intenti malvagi.
Preghiamo col Salmo
La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino.
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.
da chiesadimilano
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
17.10.2012
Tt 2,2-10; Sal 36; Lc 23,28-31
Ogni categoria di fedeli ha le proprie virtù e i propri impegni da compiere: uomini e donne, anziani e giovani. E chi è investito di compiti di insegnamento, sia testimone di vita sobria e corretta. (Tt 2)
Fare onore a Dio, è la chiave di volta del comportamento di ciascuna persona, particolarmente dei fedeli cristiani. A ciascuno è chiesto di essere esempio di buona condotta, per testimoniare la propria fede, ma anche per garantire una solida vita sociale.
La parole dell'apostolo Paolo a Tito, che invitano ad esortare tutti, uomini e donne, alla responsabilità di un comportamento benevolo e ispirato a verità e a misericordia, riveste oggi un luminoso significato. Così pure l'incoraggiamento di Gesù alle donne di Gerusalemme, disperate al vedere la catastrofe, l'ingiustizia dominante, il Cristo caricato della croce, perchè non perdano la speranza nei giorni bui che ancora dovranno venire in cui loro stesse saranno oggetto di irrisione e emarginazione. Perchè la storia è comunque nelle mani del Risorto.
Preghiamo col Salmo
La salvezza dei giusti viene dal Signore.
Confida nel Signore e fa’ il bene:
abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza.
Cerca la gioia nel Signore:
esaudirà i desideri del tuo cuore
da chiesadimilano
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
18.10.2012
S. Luca, evangelista
At 1,1-8; Sal 88; Col 4,10-16.18; Lc 10,1-9
Dice il Signore Dio: Io sono l'Alfa e l'Omega, colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! (Ap 1)
Oggi è festa di Luca, l'evangelista della fiducia, della pace, della gioia; possiamo dire che è l'evangelista dello Spirito Santo.
Negli Atti degli Apostoli è lui che ha trovato la formula tanto cara alle comunità cristiane: "formare un cuor solo e un'anima sola". E' la comunità cristiana, fondata sull'amore di Gesù e anche sull'amore alla povertà: solo persone non attaccate ai beni terreni per amore del Signore possono formare un cuor solo e un'anima sola.
Il vangelo di Luca ce lo rivela pieno di zelo. Soltanto lui riporta l'invio in missione dei settantadue discepoli (gli esegeti pensano che questo sia un numero simbolico e rappresenti le settantadue nazioni dell'universo) e alcuni particolari di questa missione: "Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi".
San Gregorio spiega: "Bisogna che i discepoli siano messaggeri della carità di Cristo. Se non sono almeno due la carità non è possibile, perché essa non si esercita verso se stessi, ma è amore per l'altro". Ci sono dunque molti tesori nell'opera di san Luca e noi possiamo attingervi con riconoscenza, non dimenticando l'aspetto che l'evangelista sottolinea maggiormente: darci tutti al Signore, essere suoi discepoli pronti a portare la croce ogni giorno con lui.
Preghiamo col Salmo
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione farò conoscere
con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».
da chiesadimilano
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
19.10.2012
Tt 2,15c-3,15; Sal 88; Lc 22,31-33
Coloro che credono in Dio si sforzino di distinguersi nel fare il bene. (Tt 3)
L'insegnamento dell'apostolo Paolo continua esortando ad essere pronti per ogni opera buona, di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti e di mostrare ogni mitezza verso tutti gli uomini. Lasciare da parte le questioni sciocche, le polemiche e tanto più le risse, perchè sono cose inutili e che creano solo disorientamento. "Dopo un primo ed un secondo ammonimento, sta lontano da chi è fazioso, ben sapendo che persone come queste sono fuorviate e continuano a peccare, condannandosi da sè".
Anche Gesù incoraggia Pietro a mantenersi sulla dritta via, confermando i fratelli e tenendosi lontano dal male. Gesù stesso si premura di proteggerlo da satana pregando per lui.
Preghiamo col Salmo
Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia.
da chiesadimilano
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La tua verità, Signore, sia luce al mio cammino
20.10.2012
Sabato precedente la Dedicazione del Duomo
Es 40,16-38; Sal 95; Eb 8,3-6; Gv 2,13-22
Cristo, ministro del santuario e della vera tenda. (Eb 8,1-2)
L'odierna giornata liturgica è tutta protesa alla celebrazione della dedicazione del Duomo e le letture ci guidano a riflettere sul significato del tempio e dell'unico sommo sacerdoto che è Cristo. Mosè ha ricevuto da Dio l'ordine di erigere la Dimora, dove collocare l'arca della Testimonianza, e le modalità di come svolgere le celebrazioni liturgiche e dirigere il culto. Poi è venuto sulla terra Gesù, la vera tenda della presenza di Dio tra noi, e sommo sacerdote assiso alla destra del Padre dopo la sua risurrezione. Gesù stesso si presenta ai farisei come il vero tempio che sarà distrutto ma dopo tre giorni verrà ricostruito, confondendo i suoi interlocutori e anticipando il senso della sua passione.
Preghiamo col Salmo
Tutti gli dei dei popoli sono un nulla,
il Signore invece ha fatto i cieli.
Maestà e onore sono davanti a lui,
forza e splendore nel suo santuario.
da chiesadimilano
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Visita, Signore, la tua vigna
21.10.2012
Dedicazione del Duomo di Milano
Is 26,1-2.4.7-8; 54,12-14a; [Ap. 21,9a.c-27]; Sal 67; 1Cor 3,9-17; Gv 10,22-30
Dio ha posto a nostra salvezza mura e bastioni. Aprite le porte: entri una nazione fedele. (Is 26)
Domenica della Dedicazione ha marcato la parte terminale dell'anno liturgico ambrosiano fin dall'antichità, in consonanza con la tradizione liturgica della Chiesa di Antiochia, e la sua rilevanza è pari alle maggiori solennità, quali Natale, Epifania, Pasqua e Pentecoste.
La liturgia della Parola nelle domeniche che seguono, fino alla prima di Avvento, spinge il proprio sguardo ad abbracciare i confini del mondo, investiti dal mandato missionario e destinatari dell'universale vocazione alla salvezza. Gesù nella festa della dedicazione del tempio di Gerualemme appare come il vero tempio nel quale Dio inabita; coloro che aderiscono alla fede lo riconoscono, ne ascoltano la voce e ne ricevono la vita. Questo è il tempio vero di Dio: non una semplice costruzione di pietre, ma Gesù Cristo e il suo corpo che è la Chiesa.
La Chiesa, popolo di Dio, è il luogo della presenza di Dio e della sua manifestazione. "Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?", ci interpella l'apostolo Paolo confermandoci che chi cercherà di distruggere tale tempio, sarà distrutto da Dio perchè santo è il tempio di Dio.
Preghiamo col Salmo
Mostra, o Dio, la tua forza, conferma, o Dio, quanto hai fatto per noi! Per il tuo tempio, in Gerusalemme, i re ti porteranno doni. Regni della terra, cantate a Dio, cantate inni al Signore.
da chiesadimilano
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Visita, Signore, la tua vigna
22.10.2012
2Gv 1,1-13; Sal 79; Gv 1, 40-51
Il comandamento che avete appreso da principio è questo: camminate nell'amore. (2Gv 1)
Amarci gli uni gli altri: è l'antico comandamento che si deve praticare perchè lo stesso amore a Dio sia vero. L'insegnamento dato sulla verità e la carità è radicale, tanto che per esso non vanno neppure salutate le persone che sono ostili ad esso: tenere le distanze dalla falsità, dalla corruzione, e dal male è condizione assoluta per una vita indirizzata al bene.
L'amore reciproco non è comandamento nuovo, ma rafforzato dall'umanità stessa di Gesù che racchiude in sè l'amore del Padre. Con Gesù si manifesta la comunione tra cielo e terra, e la manifestazione di come la storia umana sia nelle mani di Dio. Ma non è sufficiente restare dinanzi a Cristo, bisogna seguirlo, testimoniare quanto lui ha detto e fatto, insegnare l'amore del Padre.
Preghiamo col Salmo
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
da chiesadimilano
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