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De: Enzo Claudio (Mensaje original) |
Enviado: 28/11/2009 15:48 |
Sabato 28 Novembre 2009
Sabato della XXXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Santo(i) del giorno : S. CATERINA LABOURè , Vergine e veggenteMeditazione del giorno : Cardinal John Henry Newman « Vegliate e pregate in ogni momento »
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 21,34-36. State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
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Lunedi, III Settimana di Avvento, s. Andrea ap.
1Re 19,19-21; Sal 18; Rm 10,9-18; Mt 4,18-22 |
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S. Andrea,, apostolo - Festa
Prima lettura 1Re 19,19-21
In quei giorni Elia, disceso dalla montagna, incontrò Eliseo figlio di Safàt. Costui arava con dodici paia di buoi davanti a sé, mentre egli stesso guidava il decimosecondo. Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello. Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te». Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li uccise; con gli attrezzi per arare ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, perché la mangiasse. Quindi si alzò e seguì Elia, entrando al suo servizio.
Salmo responsoriale Sal 18
Rit.: In tutta la terra risuona il lieto annunzio. I cieli narrano la gloria di Dio, e l’opera delle sue mani annunzia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole di cui non si oda il suono. Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola.
Seconda lettura Rm 10,9-18
Fratello, se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. Dice infatti la Scrittura: “Chiunque crede in lui non sarà deluso”. Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che l’invocano. Infatti: “Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato”. Ora, come potranno invocarlo senza aver prima creduto in lui? E come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi? E come lo annunzieranno, senza essere prima inviati? Come sta scritto: “Quanto son belli i piedi di coloro che recano un lieto annunzio di bene!”. Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaia: “Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?”. La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua per la parola di Cristo. Ora io dico: Non hanno forse udito? Tutt’altro: “Per tutta la terra è corsa la loro voce, e fino ai confini del mondo le loro parole”.
Vangelo Mt 4,18-22
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: “Seguitemi, vi farò pescatori di uomini”. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.
Battezzati, cioè “sacerdoti”! |
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S. Andrea Ap.
1 Re 19, 19-21; Sal 18; Rm 10, 9-18; Mt 4, 18-22
«E disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pe-scatori di uomini”». (Mt 4, 19)
Oggi celebriamo la festa di un apostolo, Andrea. La sua è la vocazione a un ministero particolare, Gesù chiama gli apostoli a continuare la sua missione nel mondo, per raggiungere tutti gli uomini di ogni terra e di ogni popolo. Ma alla missione affidata agli apostoli sono chiamati a partecipare tutti i discepoli, tutti siamo chiamati a lavorare nella vigna del Signore. Tutti siamo chiamati a partecipare all’amore che Gesù ha per ogni uomo, quell’amore che è la sua passione. Per questo tutti siamo chiamati a seguire Gesù, questa è la vocazione comune ad ogni cristiano. Ciascuno poi troverà il suo modo di mettersi al servizio dell’uomo nei tempi e nei modi che la vita gli concede. Ciò che deve unire tutti i battezzati è la corresponsabilità all’unica missione della Chiesa: che a tutti sia annunciato il Vangelo della salvezza.
Preghiamo La parola del Signore è perfetta: ridà la vita. La legge del Signore è sicura: dona saggezza. I precetti del Signore sono giusti: riempiono di gioia. Gli ordini del Signore sono chiari: aprono gli occhi. Grande è il vantaggio per chi li osserva. (cfr. Sal 19) | |
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Martedì 1° Dicembre 2009
Martedì della I settimana di Avvento
Santo(i) del giorno : B.CARLO DI GESù (Charles de Foucauld), Sacerdote e martire
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,21-24. In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l'udirono».
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Martedi, III Settimana di Avvento |
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Ez 10,1-10.12-14.18-19.21-22a; Sal 88; Mal 3,19-24; Mt 15,1-9 |
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EZECHIELE Lettura del profeta Ezechiele 10, 1-10. 12-14. 18-19. 21-22a
In quei giorni. Io guardavo, ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, vidi come una pietra di zaffìro e al di sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. Disse il Signore all’uomo vestito di lino: «Va’ fra le ruote che sono sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani di carboni accesi, che sono fra i cherubini, e spargili sulla città». Egli vi andò, mentre io lo seguivo con lo sguardo. Ora i cherubini erano fermi alla destra del tempio, quando l’uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. La gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile fu pieno dello splendore della gloria del Signore. Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla. Appena ebbe dato all’uomo vestito di lino l’ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, questi avanzò e si fermò vicino alla ruota. Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese e lo mise nel cavo delle mani dell’uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. Nei cherubini appariva la forma di una mano d’uomo sotto le loro ali. Guardai, ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l’aspetto del topazio. Sembrava che tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all’altra. Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt’intorno, tutti e quattro con le loro ruote. Io sentii che le ruote venivano chiamate Tùrbine. Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila. La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. I cherubini spiegarono le ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all’ingresso della porta orientale del tempio del Signore, mentre la gloria del Dio d’Israele era in alto su di loro. Ciascuno aveva quattro aspetti e ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d’uomo sotto le ali. Il loro aspetto era il medesimo che avevo visto lungo il fiume Chebar.
SALMO Sal 88 (89)
® I cieli cantano le tue meraviglie, Signore. Chi sulle nubi è uguale al Signore, chi è simile al Signore tra i figli degli dèi? Dio è tremendo nel consiglio dei santi, grande e terribile tra quanti lo circondano. ®
Tu hai un braccio potente, forte è la tua mano, alta la tua destra. Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, amore e fedeltà precedono il tuo volto. ®
Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia. ®
PROFETI Lettura del profeta Malachia 3, 19-24
In quei giorni.Il Signore parlò, dicendo: «Ecco: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti. / Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, / al quale ordinai sull’Oreb / precetti e norme per tutto Israele. / Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga / il giorno grande e terribile del Signore: / egli convertirà il cuore dei padri verso i figli / e il cuore dei figli verso i padri, / perché io, venendo, / non colpisca / la terra con lo sterminio»
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 15, 1-9
In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono al Signore Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!». Ed egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? / Dio ha detto: “Onora il padre e la madre” e inoltre: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. / Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è un’offerta a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete annullato la parola di Dio con la vostra tradizione. / Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: / “Questo popolo mi onora con le labbra, / ma il suo cuore è lontano da me. / Invano essi mi rendono culto, / insegnando dottrine che sono precetti di uomini”». | |
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Battezzati, cioè “sacerdoti”! |
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Ez 10, 1-10. 12-14. 18-19. 21-22a; Sal 88 (89); Ml 3, 19-24; Mt 15, 1-9
«Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me». (Mt 15, 8)
Se il sacerdozio è istituito per il sacrificio, il sacerdozio comune di tutti i battezzati è finalizzato al sacrificio spirituale, cioè alla vita secondo lo Spirito. La vita secondo lo Spirito è la vita che prende la forma della vita di Gesù, è la vita cristiana. Lasciandosi guidare dallo Spirito il battezzato partecipa del sacrificio di Gesù, cioè all’offerta della sua vita al Padre perché sia fatta la sua volontà, perché sia an-nunciato e realizzato il suo Regno. Il culto cristiano ha il suo centro nella celebrazione dell’Eucaristia, nella quale il sacerdozio ministeriale del presbitero rende presente Cristo che dona la sua vita. Gesù offre la sua vita per la Chiesa, per il mondo e noi partecipiamo all’offerta di Gesù quando le nostre parole e le nostre azioni fanno la Chiesa e il mondo secondo il Vangelo.
Preghiamo Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. (Ez 36, 26) | |
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Mercoledì 2 Dicembre 2009
Mercoledì della I settimana di Avvento
Santo(i) del giorno : S.BIANCA DI CASTIGLIA, Regina di Francia, religiosa
Meditazione del giorno : San Gaudenzio da Brescia Pane per il viaggio : « Ogni volta che mangiate di questo pane… voi annunziate la morte del Signore finché egli venga » (1Cor 11,26)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 15,29-37. Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: «Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada». E i discepoli gli dissero: «Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Ma Gesù domandò: «Quanti pani avete?». Risposero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla. Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.
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Mercoledi, III Settimana di Avvento
Ez 12,1-7; Sal 102; Sof 1,1.14-18; Mt 15,10-20
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EZECHIELE Lettura del profeta Ezechiele 12, 1-7
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli. Tu, figlio dell’uomo, fatti un bagaglio da esule e di giorno, davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare; davanti ai loro occhi emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo. Forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli. Davanti ai loro occhi prepara di giorno il tuo bagaglio, come fosse il bagaglio di un esule. Davanti a loro uscirai però al tramonto, come partono gli esiliati. Fa’ alla loro presenza un’apertura nel muro ed esci di lì. Alla loro presenza mettiti il bagaglio sulle spalle ed esci nell’oscurità. Ti coprirai la faccia, in modo da non vedere il paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti». Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come quello di un esule e, sul tramonto, feci un foro nel muro con le mani. Uscii nell’oscurità e sotto i loro occhi mi misi il bagaglio sulle spalle.
SALMO Sal 102 (103)
® Allontana da noi le nostre colpe, Signore. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amor Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. ®
Quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. ®
Come è tenero un padre verso i figli, così il Signore è tenero verso quelli che lo temono, perché egli sa bene di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polvere. ®
PROFETI Lettura del profeta Sofonia 1, 1. 14-18
Parola del Signore che fu rivolta a Sofonia, figlio di Cusì, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda. / «è vicino il grande giorno del Signore, / è vicino e avanza a grandi passi. / Una voce: “Amaro è il giorno del Signore!”. / Anche un prode lo grida. / Giorno d’ira quel giorno, / giorno di angoscia e di afflizione, / giorno di rovina e di sterminio, / giorno di tenebra e di oscurità, / e giorno di nube e di caligine, / giorno di suono di corno e di grido di guerra / sulle città fortificate / e sulle torri elevate. / Metterò gli uomini in angoscia / e cammineranno come ciechi, / perché hanno peccato contro il Signore; / il loro sangue sarà sparso come polvere / e la loro carne come escrementi. / Neppure il loro argento, neppure il loro oro / potranno salvarli. / Nel giorno dell’ira del Signore / e al fuoco della sua gelosia / tutta la terra sarà consumata, / poiché farà improvvisa distruzione / di tutti gli abitanti della terra».
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 15, 10-20
In quel tempo. Riunita la folla, il Signore Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!». Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?». Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». Ed egli rispose: «Neanche voi siete ancora capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo. Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie. Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l’uomo». |
Battezzati, cioè “sacerdoti”! |
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Ez 12, 1-7; Sal 102 (103); Sof 1, 1. 14-18; Mt 15, 10-20
«Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie». (Mt 15, 19)
Dal cuore indurito dell’uomo provengono tutte quelle a-zioni malvagie che sono la negazione del Regno, il mondo costruito dagli uomini è spesso la negazione del Regno annunciato dal Vangelo. Ma possiamo leggere queste parole, che hanno un sapore amaro, alla luce delle parole che Paolo scrive nella lettera ai Galati: alle opere malvagie della carne si contrappongono i frutti dello Spirito che sono “amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22). Il battezzato, che ha ricevuto il dono dello Spirito, è l’uomo nuovo capace di portare i frutti dello Spirito, con la sua vita dice alla Chiesa e al mondo che è possibile non solo sognare e desiderare, ma già da ora anche vivere sotto i cieli nuovi e nella terra nuova. Guidati dallo Spirito i cristiani sono chiamati a lavorare per la costruzione del Regno.
Preghiamo Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare, voi che mangiate un pane di fatica: al suo prediletto egli lo darà nel sonno. (dal Sal 127) | |
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Giovedì 3 Dicembre
Giovedì della I settimana di Avvento
Santo(i) del giorno : S. FRANCESCO SAVERIO, Patrono di tutte le missioni (memoria)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,21.24-27. Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande».
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Ez 12,8-16; Sal 88; Sof 2,1-3; Mt 16,1-12 |
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S. Francesco Saverio, sacerdote - Memoria
EZECHIELE Lettura del profeta Ezechiele 12, 8-16
In quei giorni. Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, non ti ha chiesto la casa d’Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo? Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Questo messaggio è per il principe di Gerusalemme e per tutta la casa d’Israele che vi abita. Tu dirai: Io sono un simbolo per voi. Quello che ho fatto io, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno in schiavitù. Il principe che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell’oscurità, e uscirà per la breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio: lo condurrò nella terra dei Caldei, a Babilonia, ma non la vedrà e là morirà. Disperderò ai quattro venti quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue truppe; snuderò contro di loro la spada. Quando li avrò dispersi fra le nazioni e li avrò disseminati in paesi stranieri, allora sapranno che io sono il Signore. Tuttavia ne risparmierò alcuni, scampati alla spada, alla fame e alla peste, perché raccontino tutti i loro abomini alle nazioni fra le quali andranno; allora sapranno che io sono il Signore».
SALMO Sal 88 (89)
® Il Signore rimane fedele per sempre. Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo: «Ho portato aiuto a un prode ho esaltato un eletto tra il mio popolo. ®
Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato. Su di lui non trionferà il nemico né l’opprimerà l’uomo perverso. ®
Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge e non seguiranno i miei decreti, se violeranno i miei statuti e non osserveranno i miei comandi, punirò con la verga la loro ribellione e con flagelli la loro colpa. ®
Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: certo non mentirò a Davide. In eterno durerà la sua discendenza, il suo trono davanti a me quanto il sole, sempre saldo come la luna, testimone fedele nel cielo». ®
PROFETI Lettura del profeta Sofonia 2, 1-3
In quei giorni. Sofonia disse: «Radunatevi, raccoglietevi, / o gente spudorata, / prima che esca il decreto, / prima che passi il giorno come pula, / prima che piombi su di voi / l’ira furiosa del Signore, / prima che piombi su di voi / il giorno dell’ira del Signore. / Cercate il Signore / voi tutti, poveri della terra, / che eseguite i suoi ordini, / cercate la giustizia, / cercate l’umiltà; / forse potrete trovarvi al riparo / nel giorno dell’ira del Signore».
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 16, 1-12
In quel tempo. I farisei e i sadducei si avvicinarono per mettere alla prova il Signore Gesù e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose loro: «Quando si fa sera, voi dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”; e al mattino: “Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi? Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Li lasciò e se ne andò. Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane. Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!». Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane? Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila, e quante ceste avete portato via? E neppure i sette pani per i quattromila, e quante sporte avete raccolto? Come mai non capite che non vi parlavo di pane? Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei». Allora essi compresero che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei farisei e dei sadducei.
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Battezzati, cioè “sacerdoti”! |
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S. Francesco Saverio, sacerdote
Ez 12, 8-16; Sal 88; Sof 2, 1-3; Mt 16, 1-12
«Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi?». (Mt 16, 3b)
Interpretare i segni dei tempi! La stagione post conciliare sembrava segnata da questo imperativo che doveva fare da guida all’aggiornamento della Chiesa chiesto da Giovanni XXIII. Aggiornare o rimanere fedeli alla tradizione? Un dilemma falso se letto solo in chiave ideologica, il vero compito della Chiesa è sempre quello di essere nell’oggi, capace di incrociare le domande e le attese, gli slanci e i progetti degli uomini in mezzo ai quali vive. Chiamata a condividere le gioie e le speranze le attese e le angosce degli uomini di oggi (Gaudium et Spes 1) la Chiesa ha bisogno del contributo dell’intero popolo di Dio, ma in modo speciale dei laici che, con gli uomini del proprio tempo, condividono la vita quotidiana. Ha bisogno delle loro competenze culturali, tecniche e scientifiche, ma anche della loro sapienza e saggezza. Con il loro contributo devono aiutare i Pastori a farsi interpreti del proprio tempo.
Preghiamo Felice chi si dedica alla sapienza, e ragiona con la sua testa per andare in fondo alle cose. Felice chi segue la strada della sapienza, e cerca di capire i suoi segreti. (cfr. Sir 14, 20-21) | |
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Venerdì 4 Dicembre 2009
Venerdì della I settimana di Avvento
Santo(i) del giorno : S.GIOVANNI CALABRIA, Presbitero e fondatore, S.GIOVANNI DAMASCENO (mem.fac.)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,27-31. Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
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Venerdi, III Settimana di Avvento
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Ez 13,1-10; Sal 5; Sof 3,9-13; Mt 17,10-13 |
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EZECHIELE Lettura del profeta Ezechiele 13, 1-10
In quei giorni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, profetizza contro i profeti d’Israele, profetizza e di’ a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. Come volpi fra le macerie, tali sono i tuoi profeti, Israele. Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa della casa d’Israele, perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri coloro che dicono: “Oracolo del Signore”, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro parola! Non avete forse avuto una falsa visione e preannunciato vaticini bugiardi, quando dite: “Oracolo del Signore”, mentre io non vi ho parlato? Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde, eccomi dunque contro di voi, oracolo del Signore Dio. La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini bugiardi; non faranno parte dell’assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro della casa d’Israele e non entreranno nella terra d’Israele, e saprete che io sono il Signore Dio. Ingannano infatti il mio popolo dicendo: “Pace!”, e la pace non c’è; mentre il popolo costruisce un muro, ecco, essi lo intonacano di fango».
SALMO Sal 5
® Guidami, Signore, nella tua giustizia. Sii attento alla voce del mio grido, o mio re e mio Dio, perché a te, Signore, rivolgo la mia preghiera . Al mattino ascolta la mia voce; al mattino ti espongo la mia richiesta e resto in attesa. ®
Tu non sei un Dio che gode del male, non è tuo ospite il malvagio; gli stolti non resistono al tuo sguardo. Tu hai in odio tutti i malfattori, tu distruggi chi dice menzogne. ®
Io, invece, per il tuo grande amore, entro nella tua casa; mi prostro verso il tuo tempio santo nel tuo timore. Guidami, Signore, nella tua giustizia; spiana davanti a me la tua strada. ®
PROFETI Lettura del profeta Sofonia 3, 9-13
Così dice il Signore Dio: «Allora io darò ai popoli un labbro puro, / perché invochino tutti il nome del Signore / e lo servano tutti sotto lo stesso giogo. / Da oltre i fiumi di Etiopia / coloro che mi pregano, / tutti quelli che ho disperso, mi porteranno offerte. / In quel giorno non avrai vergogna / di tutti i misfatti commessi contro di me, / perché allora allontanerò da te / tutti i superbi gaudenti, / e tu cesserai di inorgoglirti / sopra il mio santo monte. / Lascerò in mezzo a te / un popolo umile e povero. / Confiderà nel nome del Signore / il resto d’Israele. / Non commetteranno più iniquità / e non proferiranno menzogna; / non si troverà più nella loro bocca / una lingua fraudolenta. / Potranno pascolare e riposare / senza che alcuno li molesti».
VANGELO Lettura del Vangelo secondo Matteo 17, 10-13
In quel tempo. I discepoli domandarono al Signore Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista. | | | |
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Battezzati, cioè “sacerdoti”! |
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Ez 13, 1-10; Sal 5; Sof 3, 9-13; Mt 17, 10-13
«Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta». (Sof 3, 13b)
L’oracolo del profeta Sofonia annuncia la realizzazione dell’ideale del popolo di Dio. Partendo da un piccolo resto, Dio ricostruirà un popolo santo. Il popolo appartiene a Dio perché è un popolo santo, ma la santità prima che frutto della rettitudine morale è dono dello Spirito. Il Battesimo che ci fa santi, i battezzati sono chiamati santi, perché ci fa di Dio. Vivendo da figli di Dio noi custodiamo la santità che ci è stata donata, lasciandoci guidare dallo Spirito noi siamo liberati per vivere la libertà dei figli di Dio. Lo Spirito incorporandoci a Cristo fa di noi un popolo di sacerdoti, re e profeti a immagine di Cristo sacerdote, re e profeta della nuova alleanza.
Preghiamo In quel giorno trasformerò i popoli, renderò pure le loro labbra: così potranno rivolgere le loro preghiere a me, il Signore, e onorarmi tutti insieme. (cfr. Sof 3, 9) | |
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Sabato 5 Dicembre 2009
Sabato della I settimana di Avvento
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 9,35-38.10,1.6-8. Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità. rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
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Domenica 6 Dicembre 2009
II Domenica di Avvento - Anno C
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 3,1-6. Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
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Lunedì 7 Dicembre 2009
Lunedì della II settimana di Avvento
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 5,17-26. Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose». Chiamata di Levi
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Martedì 8 Dicembre 2009
Immacolata Concezione della B.V. Maria (Solennità)
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1,26-38. Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
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Mercoledì 9 Dicembre 2009
Mercoledì della II settimana di Avvento
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,28-30. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
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