Buon giorno
dolce donna

sei
tenera carezza
che nella notte
riveste
ogni mio sogno.

Luce

prima
dell'apparir
del
nuovo giorno.

Avvolta

Ti vedo
di sfuggita
mentre scompari
avvolta
dai colori del mercato

inutile il mio correre
nei piedi
il mio respiro
è
già
affannato

lunga la carovana
d'ombrelloni
che sfocia
nella ridente piazza
rubata
d'ogni lato

ti ho vista di sfuggita
avvolta dai colori

ancora non ti trovo
ma ti sento

qui.

Tra
mille fiori.

Come giaciglio

Come sei tenera
quando come giaciglio
ricerchi le mie mani
per il tuo
stupendo viso

quando mi parli
e
la tua voce
è
pace
e
ogni parola
splendido
sorriso

quanto mi piace
accarezzarti il viso

sentire
che ti affidi
alle mie mani.

Quanto mi fai impazzire
quando
mi guardi
e
sussurri
che mi
ami.

Avevamo un tesoro

Si dirà
che avevamo
un
tesoro
alla portata di tutti.

In un mondo
pulito
rigoglioso d'amore
di fiori
e
di frutti.

Ma il denaro
si sà
rende avidi
e
brutti.

Si dirà
che avevamo
cento
mille tesori

dalle rive del mare
ai
terreni sconnessi
alle
piane dorate
che
ospitavan le mèssi

alla
brezza leggera del vento
al
ruscello
i
canali
e
le magiche
anse del fiume.

Si
chiamava
Natura

ora
lei

grazie a noi
sta piangendo

delle piccole

gocce
di
piume.

Mi lascio accarezzare
dalle
immagini
di
noi

che scorrono
come
ruscello limpido
davanti ai miei
occhi.

Mi tuffo
e
sento
che mi tocchi.

Scorrono pesantemente
le
porte
del
mio parlare
sorrette
da
potenti cardini
arrugginiti dal silenzio.

Spiragli di luce
colorano
il
mio vivere.

Ho provato
a
raggiungere
il
sonno

ma
in confronto
al
suo correre

questa notte
lui
era
un
bambino

ed io il nonno.

Il silenzio
è
ovattato di nebbia.

Mentre il giorno
che
arriva

sembra muova
i
suoi passi
tra
dune di sabbia.

Amo
i
temporali

quando nuvole pesanti
sono
sopra la mia testa

pronte
a
scuotere il mio cuore
e
bagnarmi
come
quando annaffi un fiore.

Amo i temporali
quando
nuvole
rigonfie di parole
mi
piovono addosso
annaffiando il mio vivere

dissetando

la mia sete
di
scrivere.

Le parole non capite
ci
tagliuzzano
i
pensieri
come lame
assai affilate

per
il
semplice motivo

che non stiamo
ad
ascoltare.

In questo
grande campo

di
parole
non
capite

c'è
un aratro

che traccia
un solco

in noi.

E
se

non impariamo

ad ascoltare.

Siamo
i
buoi.

Le parole non hanno
padroni

ma
chi scrive

le
impregna
delle
proprie
emozioni.

Siano esse
stampate

disegnate
sui muri
o
scritte sui fogli
le
teniamo per mano

come fossero
figli

e
una volta
cresciute

le
lasciamo andare.

Le parole
non hanno padroni

sono
ali
con cui puoi volare

e
chi
scrive.

Lo sa fare.

Ho adagiato
pensieri
d'amore

tra le pietre
e
i
rigagnoli d'acqua
che
raggiungono
il
fiume.

Nel silenzio

la
corrente

ora

intona
il tuo
nome.

Come vorrei
essere
lì

sfiorarti appena.

Come vorrei
essere
quel dolce brivido
che
corre lungo la tua schiena.

Il tempo
questo tempo

andato
o
da venire

il
tempo del silenzio
o
dei modi di dire

il
tempo per far questo
o
fare quello
il
tempo
di
quando c'è il sole
o
quando
devi prendere l'ombrello

il
tempo
è
una radice
piantata nella mente
e
noi
alimentiamo
questa pianta
che
cresce a dismisura.

Quando pensare al tempo

fa
paura.

La vita
che
stupendo temporale
i
giorni ci piovono addosso
qualcuno ci accarezza
altri
fanno male

la vita
che
dolce uragano

ci prende ci alza ci porta lontano
miscela i pensieri
al
colore del cuore
e
ci spinge ad amare
gioire
soffrire

la vita
che strana sorpresa
quando il tempo ti chiede
di
pagare il conto

ed
è
lì che ti accorgi

di non essere
pronto.