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Noticias Italia: 10 Agosto la notte delle meteore o stelle cadenti
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De: 2158Fenice (Mensaje original) |
Enviado: 10/08/2013 19:19 |
Notte di San Lorenzo 2013: tra scienza e folklore si festeggia oggi la notte delle stelle cadenti.
******Tutti col naso in su allora e speriamo che non piova e non ci sia foschia.... Esprimete un desiderio per ogni meteora che vedete eh?
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“La freccia s’accese volando tra le liquide nubi, arse e tracciò una scia di fiamma, si consumò e sparì tra i volubili venti. Così le stelle cadenti spesso si staccano dal cielo e trascinano correndo nel cielo una chioma lucente”. Così Virgilio descriveva il fenomeno delle stelle cadenti.
La notte di san Lorenzo (10 agosto), tradizionalmente associata al fenomeno delle stelle cadenti, viene così, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti sono le lacrime versate dal santo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli e scendono sulla terra solo il giorno in cui Lorenzo morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza. In questa notte, infatti, si crede si possano avverare i desideri di tutti coloro che si soffermino a ricordare il dolore di San Lorenzo, e ad ogni stella cadente si pronuncia la filastrocca “Stella, mia bella stella, desidero che…“, per poi aspettare l’avverarsi dell’evento desiderato durante l’anno. Questa tradizione è così radicata ed evocativa che anche il celebre poeta Giovanni Pascoli vi dedicò un canto, interpretando la pioggia di stelle cadenti come lacrime celesti: « San Lorenzo, io lo so perché tanto/ di stelle per l’aria tranquilla/ arde e cade, perché si gran pianto/ nel concavo cielo sfavilla… »
Un’elaborazione molto poetica di un fenomeno scientificamente spiegato con l’attraversamento da parte della Terra dello sciame meteorico delle Perseidi costituito da corpi celesti, più propriamente detti meteoriti: quelle luci in movimento che qualcuno romanticamente identifica come “le lacrime del santo”, altro non sono quindi che il prodotto della dissoluzione del nucleo della cometa Swift-Tuttle, apparsa per l’ultima volta nel 1992: le meteore che noi vediamo ora sono dunque particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa, come dimostrato dall’illustre astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910) che studiò l’origine cometaria delle “Lacrime di San Lorenzo”.
Ecco dunque spiegato il mistero: le “stelle cadenti” sono dei pezzi di cometa, che disegnano delle scie luminose nell’oscurità del cosmo. La pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto, ma la Terra incontra la parte più intensamente luminosa delle Perseidi proprio fra il 9 e l’12 agosto, così che la notte del 10 è quella più adatta per scrutare il cielo, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora.
Eppure nella tradizione popolare, le stelle del 10 agosto continuano ad essere indicate con diversi, fantasiosi nomi; vengono infatti spesso chiamate anche fuochi di San Lorenzo, poiché ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo: anche se, con ogni probabilità, San Lorenzo non morì bruciato, ma decapitato, nell’immaginario popolare l’idea dei lapilli volati in cielo ha preso piede, tanto che ancora oggi in Veneto un proverbio recita “San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti“.
Ma se oggi l’apparizione di una “stella cadente” è associata a un sentimento di lieto stupore, nell’antichità le apparizioni di meteore, così come quelle di comete e di altri fenomeni passeggeri che sembravano alterare l’immutabilità del cielo, erano considerate segni infausti. Nelle antiche mitologie orientali, in quelle greche e latine, le stelle cadenti erano lacrime di divinità che piangevano a causa di disastri già avvenuti o annunciati. Gli astrologi cinesi, che nei loro annali hanno registrato le apparizioni di stelle cadenti e comete fin dal VI secolo a.C., non avevano dubbi che a temere il peggio dovessero essere i governanti. Il cielo sembrava piangere lacrime di fuoco in occasione di crisi di governo, battaglie o assedi avvenuti in coincidenza con quelli che oggi sappiamo essere sciami meteorici ricorrenti.
Una superstizione tramandata attraverso i secoli e assorbita anche dalla tradizione cristiana che ha ereditato il concetto della pioggia di stelle cadenti come pianto celeste, introducendo tuttavia un nuovo elemento positivo. Con il Cristianesimo, infatti, coloro che si fermavano ad ammirare quelle scintille e ricordavano il sacrificio di San Lorenzo, potevano chiedere una grazia o esprimere un desiderio. Come la cometa di Natale non porta più disgrazia, ma annuncia la ‘buona novella’ della nascita di Gesù, anche la pioggia delle stelle cadenti non è più temibile, ma diventa con il Cristianesimo occasione di festa e di speranza.
Diverse sono le manifestazioni legate al culto del Santo. Tra le più rinomate c’è la “La notte magica di San Lorenzo” che si svolge sulla spiaggia di Cervia, in un tripudio di fuochi d’artificio, musica ed enogastronomia. C’è poi il classico bagno di mezzanotte che qui assume un significato del tutto particolare. Secondo la tradizione, infatti, in Emila Romagna, il giorno di San Lorenzo ci si deve immergere sette volte in mare per purificarsi e per attirare a sé fortuna e felicità. Si tratta dei “Sette bagni di San Lorenzo” che, fin dall’antichità, richiamavano sulla riviera romagnola un grande afflusso di bagnanti, pronti a riversarsi sulla spiaggia con la speranza di guarire dalle eventuali malattie e di propiziarsi un anno migliore. Un’usanza tramandata per generazioni che affonda le sue radici in un’antica leggenda secondo cui San Lorenzo apparse a Cervia durante una terribile epidemia di febbre malarica. Si narra infatti che il Santo apparve in sogno ad una ragazza malata, indicandole la via della guarigione nelle acque salmastre, che avrebbero donato ai bagnanti i sette doni dello Spirito Santo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timore di Dio. Da allora si tramanda la consuetudine del bagno purificatore, rito che ancora oggi conserva il suo fascino e che rivive nel bagno di mezzanotte a Cervia.
LE STELLE CADENTI SONO STELLE? – La risposta è no. Una stella cadente non ha nulla a che fare con una vera stella. Si tratta, molto semplicemente, di scie luminose visibili ad occhio nudo nel cielo che sono causate da particelle di polvere e roccia (meteoroidi) che cadono dallo spazio nella nostra atmosfera, bruciando per attrito.
- E’ proprio il meteoroide che brucia a lasciare l’effimera e famosa scia delle stelle cadenti; le stelle cadenti, in realtà, sono chiamate meteore mentre la parte di stella cadente che non brucia e che raggiunge il suolo terreste è detta meteorite.
- In certi periodi dell’anno è probabile osservare delle “piogge meteoriche”; queste avvengono quando la Terra, orbitando attorno al Sole, attraversa delle regioni di spazio in cui si concentrano detriti rocciosi che sono lasciati, ad esempio, da una cometa.
- Queste piogge meteoriche vengono generalmente chiamate con il nome della costellazione dalla quale sembrano provenire. Le meteoridi, quindi, non provengono direttamente né dalle costellazioni né dalle relative stelle, ma hanno in comune ad esse la direzione.
- Il fatto che le piogge meteoriche sono catalogate con la regione del cielo da cui sembrano provenire è un utile modo per semplificarci la vita. Un esempio? Le leonidi si osserveranno in direzione della costellazione del Leone.
MESE CHE VAI, STELLE CADENTI CHE TROVI – Stelle cadenti solamente a San Lorenzo? Decisamente no. Le stelle cadenti, in realtà, ci sono tutto l’anno. E’ solo che una delle piogge meteoriche più osservate e famose ha il suo picco tra il 9 ed il 12 agosto di ogni anno.
- Quelle che vengono chiamate “Lacrime di San Lorenzo” sono, come detto sopra, delle piogge meteoriche originate dalle Perseidi. Il periodo è dal 25 luglio al 18 agosto, ma il picco del fenomeno avviene tra il 9 ed il 12 agosto. Nel momento di massima attività è prevista la visibilità di 50/100 meteore in una sola ora.
- Negli altri mesi, comunque, troviamo altre piogge meteoriche: Quadrantidi (1-6 gennaio), Lyridi di Aprile (19-24 aprile), Eta Aquaridi (1-8 maggio), Delta Aquaridi (15 luglio-15 agosto), Orionidi (16-27 ottobre), Tauridi (20 ottobre-30 novembre), Leonidi (15-20 novembre) e Geminidi (7-15 dicembre).Visualizza altro |
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De: karmyna |
Enviado: 12/08/2013 05:02 |
Gracias querida amiga Fenice por compartir con nosotros
tan interesante mensaje acerca de la noche de San Lorenzo,
estare al pendiente para poder pedir mis deseos faboritos
y espero pronto se hagan realidad como el poder regresar a visitar de nueva cuenta
y eso si con mucho tiempo, a algunos amigos en Italia, (mi entrañable amiga Fenice)
a esa tierra hermosa de mis antepasados italianos, a los q ellos no pudieron regresar
por algunas razones,
Feliz Inicio de Semana
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