La
sensibilidad es una condena.
Pero te consiente de capturar millones de colores en un viaje en
blanco y negro
Si no te ocupas de lo que tienes,no mereces
tenerlo.
Siempre habrán piedras en tu
camino.
Depende de ti si hacer de ellas muros o
puentes.
" Tra le tante lingue difficili da imparare, c'è il
silenzio ... "
(Giovanni Govoni)
“ Entre tantos idiomas difíciles por aprender,está el
silencio ... “
“ La strada non presa ” di Robert
Frost
Due strade a un bivio in un bosco
ingiallito,
Peccato non percorrerle entrambe,
Ma un solo viaggiatore non
può farlo,
Guardai dunque una di esse indeciso,
Finché non si nascose al
mio sguardo;
E presi l’altra, era buona anch’essa,
Anzi forse con
qualche ragione in più,
Perché era erbosa e quindi più verde,
Benché il
passaggio suppergiù
Le avesse segnate ugualmente,
E ambedue quella mattina eran distese
Nelle foglie che
nessun passo aveva marcato.
Oh, prenderò la prima un’altra volta!
Ma pur
sapendo che strada porta a strada,
Non credevo che sarei mai
ritornato.
Dirò questo con un lungo sospiro
Chissà dove e fra
tanti anni a venire:
Due strade a un bivio in un bosco, ed io –
Presi
quella meno frequentata,
E da ciò tutta la differenza è
nata.
Robert Frost
El camino
no elegido
Por Robert Frost
(Traducción: María Fernanda
Celtasso)
Dos caminos se bifurcaban en un bosque
amarillo,
Y apenado por no poder tomar los dos
Siendo un viajero solo,
largo tiempo estuve de pie
Mirando uno de ellos tan lejos como pude,
Hasta donde se
perdía en la espesura;
Entonces tomé el otro, imparcialmente,
Y
habiendo tenido quizás la elección acertada,
Pues era tupido y requería uso;
Aunque en cuanto a lo
que vi allí
Hubiera elegido cualquiera de los dos.
Y ambos esa mañana yacían
igualmente,
¡Oh, había guardado aquel primero para otro día!
Aun
sabiendo el modo en que las cosas siguen adelante,
Dudé si debía
haber regresado sobre mis pasos.
Debo estar diciendo esto con un
suspiro
De aquí a la eternidad:
Dos caminos se bifurcaban en un bosque y
yo,
Yo tomé el menos transitado,
Y eso hizo toda la
diferencia.
Cesare Pavese: “ Verrà la morte e avrà i tuoi occhi ”.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che
ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o
un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto,
un silenzio.
Cosí li vedi ogni mattina
quando su te sola ti
pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche
noi
che sei la vita e sei il nulla.