k Drake con la sua famosa equazione che porta il suo nome (equazione di Drake), fa riferimento alla possibilità dell'esistenza di forme di vita intelligenti extraterrestri.Ora, magari non ne abbiamo ancora la certezza, di certo – in barba agli scettici – è molto più probabile che qualcuno, altrove, ci sia. INVASIONE ALIENA ha raccolto per voi le 7 meraviglie dell’universo, ovvero , i 7 posti in cui con miglior probabilità potremmo, incontrare vita extraterrestre.
Il 16 agosto 1996 la rivista Science annunciò la scoperta di prove concrete che suggeriscono l'esistenza della vita su Marte nel meteorite ALH84001.
MARTE. La “top seven” comincia con Il pianeta più vicino alla terra, il cosiddetto Pianeta Rosso, più simile al nostro. Infatti i risultati avuti dalle sonde inviate sul pianeta dicono che la probabilità che vi sia o vi sia stata vita intelligente sono estremamente elevate. In base ai rilevamenti fotografici effettuati del Mars Global Surveyor, l’acqua allo stato liquido, avrebbe bagnato Marte fino a circa 10 anni fa. L’aqua è un requisito primario perché si formi la vita all’interno di un ecosistema, o almeno è quello che sappiamo dalla nostra storia.
L'oceano sotto la superficie di Europa
EUROPA. La sesta luna del pianeta Giove ha la superficie coperta da un sottilissimo strato di ghiaggio. Osservazioni condotte nel 1994 del telescopio spaziale Hubble hanno rivelato la presenza di una tenue atmosfera attorno al satellite, composta di ossigeno. La pressione atmosferica al suolo è nell'ordine del micro pascal.
Lontana dal Sole, ma riscaldata “autonomamente” da venti interni provenienti dal fondo degli oceani, potrebbe infatti – tramite questo stesso calore – sciogliere la propria calotta e riportare probabilità di vita a microbi e piante. Esattamente come accadde, in tempi non proprio recentissimi, alla Terra.
TITANO. E’ il più grande satellite naturale del pianeta Saturno, ed uno dei corpi rocciosi più massicci dell'intero sistema solare. Si tratta inoltre dell'unico satellite in possesso di una densa atmosfera L'atmosfera titaniana appare ricca di metano, e la temperatura superficiale media è molto vicina al punto triplo del metano, dove possono coesistere le forme liquida, solida e gassosa di questo composto.
è anche l’unico corpo celeste oltre alla Terra a riportare chiarissimi segni di corpi liquidi sulla superficie. Non si tratta di acqua, è vero, ma gli idrocarburi rappresentano un mix chimico ideale per le formazioni organiche. Misure condotte con telescopi terrestri hanno evidenziato che la superficie non è uniforme, e presenta quelli che potrebbero essere dei continenti.
Dimensione di Encelado paragonata al Regno Unito
ENCELADO. E’ un’altra luna di Saturno, piccola quanto la Gran Bretagna, ha un diametro di soli 500 km, La sonda Cassini ha effettuato diversi sorvoli ravvicinati nel 2005, rivelando dettagli della superficie e dell'ambiente. In particolare la sonda ha scoperto un pennacchio ricco d'acqua che si erge nella regione polare sud. Dove c’è acqua c’è vita.
Questa scoperta, assieme alla presenza di fuoriuscite di calore interno e di pochi crateri da impatto nel polo sud, indica che Encelado è attualmente geologicamente attivo. Le lune nei sistemi dei giganti gassosi sono spesso intrappolate in risonanze orbitali che comportano delle librazioni forzate o a eccentricità orbitali; la vicinanza con il pianeta madre può indurre inoltre il riscaldamento del satellite generato dalle forze mareali.
La migliore immagine di Ganimede catturata dalle sonde Voyager.
GANIMEDE è la più grande luna di Giove e dell’intero sistema. Composto principalmente da silicati e ghiaccio d'acqua, è totalmente differenziato con un nucleo di ferro fuso. Si ritiene che un oceano di acqua salata esista a circa 200 km di profondità dalla superficie, compreso tra due strati di ghiaccio. Anche Ganimede è soggetto a un riscaldamento interno, che potrebbe portare allo sciogliersi di strati di ghiaccio che ora ancora impediscono la vita.
Ganimede è l'unico satellite del sistema solare per cui è nota l'esistenza di un campo magnetico proprio. Il satellite presenta una tenue atmosfera di ossigeno, presente nella forma atomica (O), molecolare (O2) e forse come ozono (O3). Ancora non è noto con certezza se il satellite sia dotato anche di una ionosfera.