la festa degli innamorati. Ma per come si affrontano
oggi gli amori,penso che questa sia proprio
una festa superata. Matrimoni che durano pochissimi
anni,se non addirittura finiscono al ritorno del viaggio di nozze. Ma dove e' andato a finire il vero senso dell'amore, della coppia, del matrinonio??.... Possibile che si e' diventati cosi' superficiali?!...
Diceva Nino Salvaneschi nel suo libro "Saper amare" "Cerca di conoscere meglio quello che non
diverra' il camerata di qualche ora di svago,
ma il compagno di tutti i giorni della tua vita. Non accontentarti delle fotografie che lo ritraggono
in posa,ma preferisci l'istantanea che lo colgono a sua insaputa. Cosi' forse scoprirai la vera fisionomia della sua
anima. Ascoltalo quando parla di se stesso.
Osservalo se si mette in collera. E guardalo meglio
subito dopo. Appena tace fissalo negli occhi e
prova a specchiarti nel suo silenzio. Puo' darsi che
in fondo tu veda la tua immagine o il riflesso
d'un pensiero o l'affiorare d'un sentimento.
Ma fa' attenzione se il suo mutismo significa
che non ha nulla da dire. E se trovi vuoto, fuggi
poiche' sei ancora in tempo. Non illuderti mai di
colmare questo vuoto con il tuo nome. Ma per sapere se veramente l'ami, immaginarti
vicino a lui, vecchio e stanco. Forse malato. Forse
anche vinto. E poi guardalo ancora e se sorride
dagli pure il tuo cuore.
Ecco, se la coppia fosse piu' attenta e meno precipitosa, forse qualche matrimonio in piu'
potrebbe andar meglio.......e l'amore avrebbe modo di trionfare!!...
Una volta a San Valentino si dichiarava il proprio amore oggi invece è una ricorrenza per dirsi addio...
Ebbene si, l’ultima diabolica moda, in materia di sentimenti, figlia di questa era digitale è la tendenza a lasciarsi proprio il giorno di San Valentino. Roba da non credere. La ricorrenza per eccellenza degli innamorati sta diventando un’occasione per troncare il rapporto con il partner.Niente più serenate romantiche al chiaro di luna,mazzi di fiori, regali di ogni sorta. Adesso a, San Valentino, ci si affida a dei siti ad hoc per comunicare la fine della relazione amorosa. L’ennesimo paradosso di questi tempi moderni, un fenomeno che la dice lunga sulla decadenza di questa epoca. Si, è comodo farlo in questo modo vile, si ferisce di più e si evita la persona da affrontare. Sinceramente la trovo una cosa di una tristezza unica. Sono nati dei siti specializzati che mettono a disposizione ,di chi né ha bisogno, dei servizi come poisonpen.com che offre cartoline al vetriolo di color sangue, con frasi non poco cattive. Con la modica spesa di 25€ invece, thepayback.com spedisce al malcapitato pesci puzzolenti e corone di fiori marci. Abbandoni con stile ed eleganza invece despair.com che invia rose rosse con biglietti ironici e sarcastici. Una scimmietta dispettosa è il cavallo di battaglia di dumpmonkey.com . Recapitata a domicilio con tanto di locandina funebre. Beh….che dire, non si ha nemmeno più il coraggio di guardarsi negli occhi per dirsi addio.
“L’ origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano (per la fertilità).
Fin dal quarto secolo A. C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinchè il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie. Determinati a porre fine a questa pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo “degli innamorati’ per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.” Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo.
L’ origine di questa festa non è quindi così romantica come molti potrebbero aspettarsi…
Ma per tutti quelli che si sentono più innamorati, non tanto grazie al Santo, ma grazie all’arrivo di un bimbo o di una bimba.
Quando si entra in web,si apre un mondo avanti a se'. Si trovano tracce di vita....emozioni vissute o latenti. E' un crocevia di un viaggio che non finisce mai che insieme agli altri condividiamo e insieme cogliamo quelle sfumture che la frenetica vita di
tutti i giorni ci fa a volte perdere di vista..... Vorrei non perdere questo entusiasmo, anche se a volte mi inibisce il fatto di non saper cosa dire o cosa trovare da postare per stimolare interesse..... Intanto l'augurio per una SERENA SETTIMANA non e' nuovo ma sempre piacevole da accettare. Annamaria
del De Santis,per rivedere un po' la natura dell'uomo
rispetto a quella degli animali.L'uomo non e' solo testa,
ma neppure solo corpo e materia.........
"L'ideale e' innanzi tutto un complesso di idee
e di principi conquistati dall'umanita' nella sua lunga storia,
come la bellezza, la giustizia, la verita', famiglia,
la patria, la gloria, l'eroismo, la virtu', materia
perpetua di ammirazione e di ispirazione.
Ora queste idee non sono altro che il successivo
differenziarsi dell'uomo dalla bestia, e, come
si direbbe oggi,la gloriosa evoluzione dell'uomo,
in mezzo ai viventi. Solo chi si sente bestia puo'
ridere di questi ideali e non tenerne conto o fare
addirittura contro. Ciascuno vede che l'ideale e'
tanto innaturato nell'uomo, che negare quello e'
sconfessare questo. Del resto, e' la moda.
Oggi a forza di guardare nell'uomo la bestia,
talora dimentichiamo l'uomo." Francesco De Santis
Ho negli occhi quel servizio televisivo in Calabria di quella montagna che frana, portando con se' la vita di un paese dove gli abitanti da sempre avranno posto i loro sogni...i loro ideali.....Spazzati via,come animali
Quando si è soli si vorrebbe compagnia, ma quando si è in compagnia si vorrebbe essere soli. Quando si vive, non si valorizza la vita ma quando si stai per perderla si vorrebbe vivere. Quando si odia si vorrebbe amare, ma quando si ama a volte ci si odia. Si vive di questi estremi controsensi. Questa è la natura dell'essere umano: non capire mai ciò che si ha ma spingersi sempre oltre cercando qualcosa che a volte nemmeno si sa cosa sia.