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General: LUGLIO ~ MESE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU´
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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Lelina  (Mensaje original) Enviado: 01/07/2010 07:40
 
 
 
 
01 luglio

Luglio mese del PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU'

 

 

 

 "QUANDO NACQUI MI DISSE UNA VOCE : TU SEI NATO A PORTARE LA MIA CROCE ".

 

Carissimi Amici, il mese di Luglio è dedicato al  Preziosissimo Sangue di Gesù. Più volte all’anno ci viene richiamato alla memoria il pensiero sulla Passione e Morte di Cristo, ma in questo mese siamo invitati a riflettere in particolare sul Suo Sangue.

Il Sangue di Cristo viene detto preziosissimo, prima di tutto perché è stato indispensabile il Suo spargimento per la salvezza delle anime e il perdono dei peccati. C’è una frase in latino che esprime in poche parole tale preziosità. Si dice infatti: «Sine effusione sanguinis non fit remissio: Senza spargimento di sangue non ci può essere il perdono dei peccati». Occorreva però un sacrificio di valore infinito, e quindi solo Dio poteva compierlo. Ecco perché Gesù è venuto sulla terra e ha sparso tutto il Suo Sangue. Infatti, quando il soldato Gli ebbe trafitto il cuore, dal costato uscì solo sangue e acqua.

Un altro motivo per cui il Sangue di Gesù viene definito preziosissimo, deriva dalla Sua potenza. Infatti nell’inno intitolato «Adoro Te devote», si leggono queste bellissime parole: «Cuius una stilla salvum facere totum mundum quit ab omni scelere». Che vogliono dire : Una sola goccia di Sangue di Cristo sarebbe bastata per salvare tutto il mondo da ogni iniquità. Ci si domanda allora: «Perché Gesù ha voluto spargere tutto il Suo Sangue, se solo una goccia sarebbe bastata per salvare tutti gli uomini?» La risposta è chiara: ha voluto farci capire quanto è stato grande il Suo amore per noi.

Gesù ha sempre accettato per amore e volentieri le sofferenze. Di Lui sta scritto: «Tota vita Christi crux fuit et martirium»: Tutta la vita di Cristo è stata croce e martirio. Mentre i soldati Lo percuotevano, Lo umiliavano, Lo flagellavano, Lo picchiavano, Gli sputavano addosso, Gli davano calci e pugni in tutto il corpo, Gesù taceva. Come un agnello mansueto è stato condotto al macello. E infine sulla croce, mentre il Suo corpo grondava sangue, non si lamentò, anzi chiese al Padre Celeste che i Suoi crocifissori fossero perdonati da quell’orrendo delitto.

Quello che Gesù vuole insegnarci in tutte le Sue sofferenze e nella perdita di tutto il Suo Sangue è soprattutto questo: non dobbiamo mai lamentarci delle sofferenze, e tanto meno imprecare o bestemmiare, perché, anche se avremo commesso dei peccati, la nostra sofferenza accettata con amore ci purificherà, renderà la nostra anima bianca come la neve, splendente come il sole, e ci assicurerà il Paradiso. Se la vita di Gesù è stata una valle di lacrime vissuta con amore, perché non dobbiamo accettarla anche noi che siamo Suoi seguaci prediletti?  

Quando noi ci presenteremo davanti a Gesù per essere giudicati, Lui ci dirà: «Guarda quanto Io ho sofferto nella mia vita per amore, e sempre in silenzio!». «E tu come hai accettato le tue sofferenze, come hai sopportato le persone moleste, come hai chinato il capo dinanzi alle umiliazioni, come hai perdonato coloro che ti hanno offeso, o insultato, o calunniato, come hai accettato i disagi della vita, le incomprensioni, le amarezze, le delusioni, i tradimenti, le ipocrisie, le ingiustizie, le falsità altrui? ». Se noi potremo rispondere:  Sì Gesù, ho accettato tutto con amore, con pazienza, con bontà, con rassegnazione, in silenzio senza mai lamentarmi, senza imprecare, senza arrabbiarmi, senza sbuffare, senza vendetta, senza muso lungo, ma tutto con sorriso come hai fatto Tu nelle Tue atroci sofferenze; allora Gesù ci dirà: «Vieni Figlio Mio benedetto, ricevi il premio che ti sei meritato con la tua vita che è stata uguale alla Mia. Hai portato la tua croce volentieri, ed ora questa tua croce la trasformo in grande gloria per tutta l’eternità». Noi allora benediremo il Signore perché ci ha dato l’occasione di soffrire e di guadagnare una felicità senza fine.

Un Santo religioso apparendo dopo la morte ad un suo Confratello, disse: «Non avrei mai immaginato che la mia sofferenza mi avrebbe procurato una gloria così grande come ora possiedo. In Paradiso i Santi risplendono di gloria nella misura in cui hanno sofferto con amore». Tutto questo ci fa capire come splenderanno di gloria certi Santi: S. Francesco, il Santo Padre Pio, Madre Provvidenza e tutti i Martiri che hanno saputo accettare con amore la morte del proprio corpo e della propria volontà.

Concludendo: amiamo la sofferenza, e ringraziamo Iddio quando ce la manda, perché è frutto della Sua predilezione verso di noi. Gesù nutre un amore particolare verso chi soffre perché vede Se stesso crocefisso dentro quelle carni, anzi Lui stesso entra in quell’anima e soffre con lei. Diceva un Santo:«Se l’uomo sapesse quanto è preziosa la sofferenza, andrebbe alla ricerca dei più grandi dolori, e disprezzerebbe ogni gioia e soddisfazione umana».

Vi benedico di cuore.  

P. Luigi Duilio Graziotti 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 01/07/2010 11:43
Il Sangue, è descritto nella Bibbia come un importante elemento della vita.
``"La vita di una creatura risiede nel sangue" (Levitico 17,11). E' soprattutto in questo versetto biblico che si può comprendere l'assoluta importanza che questo liquido comporta nella vita sia degli esseri umani che degli animali.
``L'Antico Testamento si sofferma diverse volte sull'argomento del sangue, ribadendone la preziosità. Dio Padre comanda di non versare il sangue, cioè di non spargerlo inutilmente con gli assassinii, di non berlo e di non mangiare carni animali che contengano ancora residui di sangue; perchè il sangue è vita, il sangue è sacro. (Deuteronomio 12,23).``

sangue.jpg

 

Ed è all'importanza del sangue nell'Antico Testamento, che si affianca l'importanza del sangue Divino di colui che ha voluto assumere la nostra natura umana: Gesù. Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta rivelazione dell'Amore del Padre Celeste e la sua effusione vivificante è sorgente della Chiesa, che continuamente rinasce nutrendosi del Sangue Divino, e, attraverso di essa, è riscatto per l'uomo peccatore a cui viene donata la salvezza.
``La vita spirituale trova un insostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa.``
Gesù stesso, nell'Ultima Cena, dà importanza rilevante al Sangue, che è simbolo della Redenzione. Anche San Paolo nelle sue lettere parla con devozione del Riscatto umano dal peccato, che è avvenuto tramite la morte di Gesù, il quale ha tanto amato gli uomini fino a versare il suo Prezioso Sangue.
``Dal punto di vista storico si può dire che già anticamente era viva la devozione al Preziosissimo Sangue. Dopo un lungo periodo nel corso del quale questa devozione non venne più praticata, il Sangue di Cristo cominciò nuovamente ad essere adorato nella prima metà dell'ottocento, attorno a una presunta reliquia della Passione che si conservava nella Basilica di S.Nicola in Carcere (oggi S.Giuseppe a Capo le case).``
L'iniziatore, fu un pio sacerdote, poi vescovo, don Francesco Albertini, promotore di una Confraternita intitolata appunto al Preziosissimo Sangue, nel cui seno si formarono grandi spiriti che ne proseguirono e ne diffusero la devozione.``
Tra gli altri propagatori di questa devozione, brillano i nomi di S.Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e di S.Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.``
In tutta Italia e anche nel mondo, sorsero diversi Istituti femminili dedicati al Sangue di Cristo, come le Suore del Preziosissimo Sangue, fondate a Monza da Madre Maria Matilde Bucchi, le Figlie della Carità del Prezioso Sangue, fondate a Pagani (SA) da don Tommaso Fusco. E ai nostri giorni altre congregazioni presero vita a Honk Kong, in Sudafrica e negli USA.``
Nel 1822, S.Gaspare presentò istanza alla Santa Sede per ottenere il "Nulla osta" per la celebrazione della festa del Preziosissimo Sangue. La Sacra Congregazione dei Riti Religiosi, concesse di celebrarla la prima domenica di luglio, ma solo all'interno della congregazione di S. Gaspare.
``Pio IX la fissò al primo luglio, e Pio XI la elevò a rito doppio di prima classe nell'aprile 1934, a ricordo del XIX centenario della Redenzione.
``Paolo VI poi, abbinò questa festa a quella del Corpus Domini, creando però malcontento tra i devoti e gli istituti religiosi dedicati al Sangue di Cristo. Ricevuti in udienza i devoti e gli istituti, il Papa volle chiarire il significato di tale abbinamento, ribadendo la sua intenzione di non degradare in nessun modo la devozione al Sangue.
``Il Santo Padre concesse ugualmente il diritto di celebrare la festa il primo luglio, con liturgia di solennità.
 

Per la preghiera personale e comunitaria:

Atto di Consacrazione al Preziosissimo Sangue di Gesù
Coroncina del Preziosissimo Sangue
Giovanni XXIII - Lettera apostolica sul preziosissimo Sangue di Gesù- Inde a primis
Litanie al Preziosissimo Sangue di Gesù
Novena del Preziosissimo Sangue di Gesù


Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Elisetta Enviado: 01/07/2010 12:14
L´ ORIGINE DELLE FESTA DEDICATA AL
PREZIOSISSIMO SANGUE
 
La festa dedicata al Preziosissimo Sangue di Gesu' Cristo affonda le sue radici in una celebrazione annuale legata a una reliquia custodita nella chiesa di San Nicola in Carcere in Roma che, secondo la tradizione, era un lembo del mantello del Centurione che trafisse il Crocifisso con la lancia per verificarne la morte. Quel lembo sarebbe stato ritagliato perche' bagnato dal "sangue e acqua" (Gv 19, 34) fuoriusciti dal costato di Gesu'. I principi Savelli di Roma nel 1708 donarono alla chiesa di San Nicola in Carcere la preziosa reliquia, dove ogni anno, nella prima domenica di giugno, si prese a celebrare la festa del Preziosissimo Sangue.

Nel 1808, ricorrendo il primo centenario della donazione, il Canonico Francesco Albertini fondo' una Pia Associazione in onore del Preziosissimo Sangue. Don Gaspare del Bufalo da essa prese ispirazione per fondare nel 1815, a San Felice di Giano, la Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue.

La giovane Maria De Mattias, durante la Missione che don Gaspare tenne a Vallecorsa (FR) nel 1822, maturo' l'idea di dar vita ad una Congregazione di suore che poi fondo' in Acuto nel 1834, sotto il titolo di Adoratrici del Preziosissimo Sangue.

Nel 1849 Pio IX, in esilio a Gaeta, ebbe la visita di don Giovanni Merlini, Missionario del Preziosissimo Sangue, che gli predisse la fine dell'esilio qualora avesse esteso la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa. Il Papa rispose: "Non faccio voto, ma promessa". Cosi' accadde. E Pio IX, memore della 'promessa', con il decreto "Redempti sumus" (10 agosto 1849), estese alla Chiesa universale la festa del Preziosissimo Sangue, che il papa Pio X, nel 1914, fisso' al 1 luglio.

Pio XI, a memoria del Giubileo della Redenzione, il 15 aprile 1934 la innalzo' al grado di Solennita'. Paolo VI, con la riforma del Calendario, la uni' alla festa del "Corpus Domini" che da allora si celebra in tutta la Chiesa come "Solennita' del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo". Le Congregazioni legate alla spiritualita' del Sangue di Cristo, tuttavia, celebrano il Preziosissimo Sangue il 1 luglio con il grado di Solennita'.


Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 02/07/2010 04:52

 Ho sentito spesso questo brano, spesso l'ho

meditato.
Ma mai, prima d'ora, l'ho capito così bene...
Grazie Padre Damiano!!

 La stessa strada
Un uomo sulla cinquantina stava

attraversando un momento particolare della

sua vita.
Si sentiva insoddisfatto di se stesso.
Aveva tutto.
Ma quando cercava, in solitudine, di fare i

conti della sua vita non gli riusciva di essere

veramente contento nel profondo del cuore.
Ma non ne comprendeva il motivo.
Si era confidato con gli amici, ma gli

avevano risposto che un buon bicchiere di

vino gli avrebbe fatto passare la malinconia.
Lui non ne prese nemmeno un sorso perché

sapeva che il risultato poteva essere solo di

ubriacarsi senza nulla risolvere.
Un giorno, mentre era in giro per i suoi

affari, gli capitò di passare per la stessa

strada in cui si veniva a trovare Gesù di

Nazareth.
Ne aveva sentito parlare.
Perché non chiedere a lui? Ecco allora che

gli si avvicinò e Gesù lo accolse, tanto che a

quell'uomo parve che Gesù stesse aspettando

proprio lui e che non fosse passato di lì per

caso.
Non s’attardò per riflettere su questo “evento

fortuito” perché ora era il momento di

esprimere il suo tormento.
E così si rivolse a Gesù: “Maestro! Aiutami

a togliere questo tormento che mi rode.
Ho cinquant'anni e ho avuto tutto dalla vita.
Non mi sento diverso da tutti gli altri

uomini, ma ho certamente avuto più fortuna.
Anzi devo dire che Iddio mi ha benedetto

tanto da concedermi tutto quello che ho.
Attendo la vita eterna, ma vorrei essere più...
come dire...
contento di quella che sto vivendo

nell'attesa...
Non so se capisci cosa voglio dire...
Insomma, sono insoddisfatto di me, c'è

qualcosa che mi rode dentro ma per quanto

abbia fatto per capirci qualcosa...
niente da fare! Mi sono consigliato con gli

amici, ma non mi sono stati di grande aiuto...
Se puoi aiutarmi, ti prego fallo! Rendimi la

gioia di questa vita perché io possa entrare

nella vita eterna con questa gioia! Perché che

senso avrebbe entrare nella vita eterna da

tristi? Non vorrei fare torto al buon Dio

dopo tutte le benedizioni che mi ha concesse.
Cioè non vorrei mostrarmi ingrato con la

mia tristezza....”.

Disse Gesù: “Segui i comandamenti che il

Signore Iddio ha dato”.

“Maestro! - risprese l'uomo - ho sempre

cercato di essere fedele a quanto Dio ha

comandato.
Sì, è vero, non sempre ci sono riuscito;

tuttavia non ho vissuto male...
almeno mi sembra che sia avvenuto così...
Del resto la benedizione di Dio...
non mi manca nulla...
Ma non riesco ad essere contento, perché?”.

Disse Gesù: “Una sola cosa ti manca: vendi

tutto quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni

e seguimi”.

I testimoni di quell'incontro tramandano che

quell'uomo se ne andò triste perché era

molto ricco.
Noi sappiamo che le sue ricchezze non erano

solo frutto dell'oro e dell'argento.
La risposta di Gesù era così semplice e

chiara, ma appariva così paradossale a

quell'uomo, il quale invece di dire: “tutto

qui!” e di fare come Zaccheo, scelse di

rimanere chiuso in se stesso a rimuginare che

ancora una volta aveva ricevuto una risposta

che non gli risolveva il problema e che il

Maestro non era poi così saggio come si

voleva far credere.

Le ultime parole
Ho riflettuto molto sull'incontro che ho

avuto con Gesù di Nazareth, il Maestro.
Sono passati ormai quasi quarant'anni.
Sono stati anni d'inferno! Esteriormente la

mia vita è trascorsa tra le agiatezze della

ricchezza.
Ma nel mio cuore mancava sempre

qualcosa...
Qualche tempo dopo aver lasciato Gesù, mi

sono dato dello stupido un sacco di volte.
Perché quando mi ha risposto che mi

mancava una cosa sola e mi ha detto che

cosa...
me ne sono andato via triste....
ME NE SONO ANDATO VIA! Capite

quanto sono stato stupido? Non avevo capito

che cosa mi volesse esattamente dire il

Maestro; e io, invece di chiedergli una

spiegazione, me ne sono andato via! Come se

il Maestro non fosse stato disponibile a

spiegarmi...
Ho cercato di incontrarlo di nuovo, ma mi è

stato impossibile.
Adesso sono qui, quasi novantenne, ad

attendere quella vita eterna che mi sembra

sfuggita tra le mani.
L'avevo a disposizione.
E non l'ho saputa cogliere.
Cosa sarà di me?
Ho lasciato come testamento di distribuire le

mie sostanza ai poveri.
Ed è stato un dolore.
Avrei potuto farlo prima, quarant'anni fa; e

sarei stato felice! Ma vedevo le cose in un

altro modo.
Come sono stato stupido! Quello che potevo

dare liberamente, oggi lo devo dare per

forza! Da quel giorno l'amarezza è cresciuta

nel mio cuore ed oggi che, mi rendo conto

della mia stoltezza, sento che la misura è

piena.
Ho immaginato tante volte di poter cambiare

il corso degli eventi, di poter parlare di

nuovo con Gesù.
Ma tutto è stato inutile.
E poi l'hanno messo in croce.
Dicono che sia risorto, ma non l’ho

incontrato nemmeno da risorto.
Lascio in eredità a chiunque vorrà leggere, la

testimonianza del mio fallimento, della mia

amarezza, della mia stupidità, della mia viltà.
Perché se mai vi capitasse di incontrare Gesù

o qualcuno dei suoi discepoli, non perdiate

quell'occasione che vi viene offerta.
Sono le mie ultime parole.
Che Iddio abbia pietà di me.
Hanno bussato alla mia porta.
Apro e spero che sia la morte, così porrà fine

alla mia triste vita.
A colui che bussa aprirò e consegnerò questo

scritto, la mia eredità.
Il mio vero tesoro.
Il mio incontro con Gesù.

Dalla testimonianza del primo che andò a

soccorrere il morto
“Ho visto aprirsi la porta.
L'uomo sembrava profondamente sorpreso,

come se avesse ricevuto una visita inattesa.
Teneva nella mano destra dei fogli e dava

l'impressione di volerli consegnare a

qualcuno che però non c'era.
Ad un tratto ha gridato: 'MAESTRO!' e si è

accasciato come se volesse adorare

qualcuno...
Sono immediatamente corso presso di lui,

ma non c'era più niente da fare.
Che Dio abbia pietà di lui”.


Padre Damiano Nazareth, 7 giugno 2006


Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Lelina Enviado: 02/07/2010 06:17
LUGLIO, MESE DEDICATO AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU'



il Sangue di Cristo simboleggia la Redenzione e la Santificazione, fulcro del Cristianesimo

San Paolo, Dottore del Preziosissimo Sangue di Gesù;
Santa Caterina da Siena, profetessa del Preziossissimo Sangue;
San Gaspare del Bufalo.

CORONCINA BREVISSIMA AL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESU'


Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre...

PRIMO MISTERO - Gesù versò Sangue nella Circoncisione

Gloria al Padre (5 volte)

Ti supplichiamo, o Signore, di soccorrere i tuoi figli, che
hai redenti con il tuo Preziosissimo Sangue.

SECONDO MISTERO - Gesù sudò sangue nell'Orto degli Ulivi

Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...

TERZO MISTERO - Gesù versò Sangue nella Flagellazione

Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...

QUARTO MISTERO - Gesù versò Sangue nella Coronazione di spine

Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...

QUINTO MISTERO - Gesù versò Sangue nel Viaggio al Calvario


Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...

SESTO MISTERO - Gesù versò Sangue nella Crocifissione

Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...

SETTIMO MISTERO - Gesù versò Sangue nel momento in cui fu trafitto al Costato

Gloria al Padre (5 volte)
Ti supplichiamo...




3 luglio: SAN TOMMASO APOSTOLO;

9 luglio: BEATA VERGINE MARIA, MADRE DELLA PROVVIDENZA;

11 luglio: SAN BENEDETTO DA NORCIA, PATRONO D'EUROPA;

25 luglio: SAN GIACOMO APOSTOLO;

26 luglio: SANTI GIOACCHINO E ANNA, GENITORI DELLA BEATA VERGINE MARIA.




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