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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 25/05/2011 17:09 |
La donna della preistoria
Per centinaia di anni nella preistoria, mentre l'uomo si dedicava alla caccia, le donne si specializzarono nella raccolta di bacche, frutti, radici commestibili, funghi, uova, miele e si occupavano dei piccoli animali. Si ritiene che fossero impegnate per gran parte della loro vita da gravidanze infatti erano molto meno libere di muoversi perchè avevano bambini molto piccoli da allattare. Essa aveva come compito primario quello di procreare. Per la raccolta di cibo avevano strumenti rudimentali: staccavano le radici dal terreno, usavano bastoni per scuotere gli alberi. I recipienti erano fatti di corteccia d'albero, di canne o di pelle. Anche trovare e trasportare l'acqua era loro compito. Nel periodo in cui l'umanità viveva allo stato nomade, si suppone che esse fossero sottomesse al maschio. Fin da allora, (forse per la forza dell'umo) si sviluppò la supremazia maschile. |
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De: Marika |
Enviado: 25/05/2011 21:43 |
Probabilmente è stata la donna a "scoprire" l'agricoltu-ra, dato che nella storia preistorica (come presso i primitivi di oggi) era compito delle donne cercare, raccogliere e portare all'accampamento i frutti sponta-nei: questi infatti, insieme con il latte e la carne, costituivano la base alimentare della tribù. Possiamo quindi supporre che, durante le operazioni quotidiane della pulitura e della preparazione del cibo, alcuni semi siano caduti nei pressi dell'accampamento, dando vita a nuove pianticelle: tale fenomeno, natural-mente, dovette ripetersi numerose volte, prima che il suo "messaggio" venisse afferrato. Poi, un giorno, una donna più attenta delle altre ne comprese il significato e l’importanza: quelle pianticelle potevano essere seminate a piacere in un campo a portata di mano e avevano la "capacità" di moltiplicarsi ogni anno. Ben presto, accanto alla carne, alle larve, ai vermi ed ai frutti spontanei, comparve sulla mensa dei primitivi anche il pane; forse ancora una volta furono proprio le donne ad "inventare" questo nuovo prezioso alimento. A questo punto è facile concludere che, siccome le donne controllavano le tecniche della rivoluzione agricola verificatasi durante l'età neolitica, la società prei-storica era di tipo matriarcale: in essa, cioè, "dominavano" le donne (dal latino "mater" madre). Ma quando gli uomini scoprirono che il bestiame allevato poteva essere impiegato nel lavoro dei campi, assunsero la direzione dei lavori agricoli e dei prodotti che ne derivavano, relegando le loro compagne ad un ruolo che per lunghi secoli fu considerato "inferiore": alla famiglia matriarcale venne così a sostituirsi la fami-glia patriarcale (dal latino "pater" padre).
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