Eccolo… ora… quel 1° post… che oggi fa sorridere
ma che allora era quasi una rarità…
UNA BELLA POESIA PER UNA BELLA DOMENICA
Pericoloso e tenero il volto dell’amore
Pericoloso e tenero il volto dell’amore m’è apparso la sera d’un lunghissimo giorno Forse era un arciere con l’arco o un musicante con l’arpa Non so più Non so niente La sola cosa che so è che mi ha feri to forse con una freccia forse con una canzone La sola cosa che so è che mi ha ferito ferito al cuore ferito per la vita E come brucia la ferita dell’amore.
Prevert
Ciao da Orsosognante
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Certo questo genere di post ne ha fatta di strada…
diventando sempre più ampio e completo
nel corso di questi 8 anni…
arricchendosi sempre di più di presentazione,
poesie, immagini e musiche.
Ora, scusatemi,
con un pò di immodestia intendo ricordare quel momento,
e perché no… festeggiarlo… insieme a voi…
perché è proprio grazie a voi che col vostro calore
e la vostra partecipazione avete fatto sì
che continuassimo su questo lungo... poetico persorso.
Come festeggiare?
Bè dedicando il tema di questa domenica proprio
alla… gioia… alla felicità…
sentimenti e momenti che riescono a dare
suoni, profumi e colori ai nostri giorni…
aiutandoci a vivere meglio…
E' vero che in questi giorni abbiamo,
come italiani... come europei...
poca voglia di gioire...
ma dobbiamo farci forza e cercar di godere,
almeno un pò, delle piccole cose... come queste...
Quelle che seguono sono le poesie scelte per questo 8° anniversario
e come sempre sarà bello leggere quelle che piacciono a voi...
Edward Henry Potthast - Happy Days
LA GIOIA
Emily Dickinson
La Gioia è la Brezza
Che ci solleva da Terra
E ci lascia in un altro posto
Di cui non sappiamo le regole
- Non ci rimanda, ma dopo un po'
Noi sobriamente scendiamo
Un po' più nuovi per quel momento
Su un Suolo Incantato.
FELICITA' RAGGIUNTA, SI CAMMINA
Eugenio Montale
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case
CANZONE RIDENTE
William Blake
Quando i boschi verdi di gioia ridono,
E corrugandosi il ruscello
Li accompagna colle sue risa;
Quando l'aria si mette a ridere
Col nostro spirito folletto,
E ride di quel chiasso il verde colle;
Quando di vivo verde
i prati ridono e la cavalletta
ride in mezzo a quell'allegria,
quando Susanna, Emilia e la Mari'
colle loro dolci brocche rotonde
cantano "Ah ah hi".
Quando gli uccelli coloriti
nell'ombra ridono,
e la nostra tavola è sparsa
di ciliegie e noci,
vieni a vivere, e sii gaio, e uniti
cantiamo in dolce coro "Ah ah hi"!
LA FELICITA'
Jorge Luis Borges
Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.
ODE AL GIORNO FELICE
Pablo Neruda
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
FELICE E POETICA DOMENICA TUTTI
DA TONY KOSPAN