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General: QUANTO COSTA?
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Respuesta  Mensaje 1 de 2 en el tema 
De: Marika  (Mensaje original) Enviado: 20/07/2012 20:46
 
Quanto costa ... ?
 
 
Qualche tempo fa, quando un gelato costava molto meno di oggi, un bambino di 8 anni entrò in un bar e, in punta di piedi, si presentò alla cassa. 

"Quanto costa un cornetto?" - "Un euro", rispose la cameriera.

Il bambino tirò fuori dalle tasche un mucchietto di monetine e le contò. "E quanto costa un ghiacciolo alla menta?" - "Ottanta centesimi".

Intanto, dietro al bimbo, si era formata una fila di adulti che iniziarono a sbuffare. La cameriera stava per perdere la pazienza ed era visibilmente irritata con il bimbo, che aveva ricominciato a contare le monetine, poi ordinò un ghiacciolo alla menta e un bicchiere di acqua di rubinetto, pagò il conto, quindi si accomodò ad un tavolino.

La cameriera gli portò la sua ordinazione senza un sorriso.  Il bambino finì il suo gelato e uscì. Quando la cameriera andò al tavolo per pulirlo le si riempirono gli occhi di lacrime: su un tovagliolino di carta c'erano venti centesimi di mancia per lei. Il bimbo aveva rinunciato al suo gelato preferito per poter lasciarle la mancia. 

Quante volte ci irritiamo proprio con le persone che ci amano di più? Quante volte non sappiamo apprezzare i piccoli ma importanti gesti di amore? Spesso ci irritiamo con gli altri perché non rispettano i nostri tempi, le nostre esigenza. Basterebbe solo avere più pazienza, amore, dolcezza; basterebbe sorridere di più e brontolare di meno.

Mi viene in mente la storia di un altro re fanciullo: poteva nascere in un palazzo regale circondato da servitori, ha scelto di venire al  mondo in una stalla circondato da persone insignificanti per il mondo; ha vissuto dei momenti di grande solitudine, ma non si sentiva solo, anche se ne avrebbe avuto tutti i motivi. Era l’unico giusto in mezzo a gente ingiusta. Era l’unico che, per amore, ha rinunciato a tutto, ma ha ricevuto in cambio tanta ingratitudine. Non aveva una casa, aveva  amici che spesso non capivano quello che diceva e che lo abbandonarono nel momento di maggiore bisogno. Aveva una famiglia, madre e fratelli, che lo consideravano  un pazzo esaltato. Era ricco e si è fatto povero. Era potente e si è fatto servo di tutti. è venuto in casa sua e non è stato ricevuto. è venuto per essere il Salvatore dell’umanità perduta nel peccato e lo hanno inchiodato su una croce. Il suo nome? Gesù. E tutto questo lo ha fatto per me e per te, per tutti noi!

"Il Padre mi ama, perché sacrifico la mia vita, per riprenderla poi di nuovo. Nessuno me la prende, sono io che la offro di mia volontà."
Giovanni 10:17


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Respuesta  Mensaje 2 de 2 en el tema 
De: Mariasole Enviado: 20/07/2012 22:00
 
Gv 14, 23-29
 23 Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.25 Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. 26 Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. 27 Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. 28 Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. 29 Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
Medita Oggi vi voglio parlare della chiesa. Intendiamoci: non di quello sgorbio che alle volte abbiamo in testa, quella specie di multinazionale del sacro fatta da individui un po' arcigni e comandata da una serie di vecchissimi personaggi che vestono alla settecentesca. No. E neppure di quella che ci viene in mente quando uno degli editorialisti si scaglia qua e là su presunte chiusure e lentezza della chiesa che non sa stare al passo con i tempi. No, macché. E neanche quella di "quelli che vanno tanto a Messa e poi si comportano peggio di quelli che non ci vanno quindi meglio chi non va a Messa e si comporta bene" (vero. Alché aggiungo: il meglio del meglio è chi ci va e si comporta bene!) No, no, parlo del sogno di Dio, dei cristiani, quei tali che si amano rendendo presente il maestro, quei tali che hanno incontrato il Risorto e che non giocano a fare i puri, quei tali – peccatori perdonati – che si sciolgono il cuore al pensiero di Cristo e che non finiscono di lodarlo. Ecco, quella Chiesa lì, quella vera, intendo, fatta da discepoli di Cristo radunati intorno al Vangelo letto nella ricchezza dei ruoli (si dice "ministeri" nella Bibbia: doni al servizio della comunità) e in comunione tra le chiese locali. Bene: quella Chiesa lì, anche lei, è l'ultimo segno con cui Gesù Risorto si rende presente. Il problema è che – al solito – Gesù non ha lasciato istruzioni. (Ah! Qualcuno d'ogni tanto dice di essere lui "la" chiesa, ma bisogna lasciar dire...) Se ne accorgono i primi apostoli che devono capire se la fede in Gesù necessita o meno dell'appartenenza al popolo ebraico. La situazione è tipo quella elettorale: da una parte Giacomo parente di Gesù che spinge per la conservazione: solo gli ebrei possono essere cristiani, dall'altra il focoso Paolo che vuole che anche i pagani si avvicinino alla buona notizia. In mezzo (toh!) Pietro che media una soluzione per cui noi oggi siamo un popolo in cammino e non un'oscura e languente scuola di pensiero giudaico. Insomma: per far andare avanti la Chiesa, assistita dallo Spirito, ci vuole il coraggio della ricerca. Gesù ha detto e dato tutto. A noi di capirlo qui e oggi, a renderlo possibile. Le comunità sono chiamate a conservare il contenuto della fede (Gesù è lo stesso ieri oggi e sempre!) e nel contempo a renderlo presente per l'uomo d'oggi.
Come? La Scrittura di oggi ci suggerisce una strada: la centralità della Parola e la testimonianza della pace. Amiamo la Parola di Dio? Oppure (sai che novità) ci lamentiamo del silenzio di Dio senza neppure aprire la sua Parola? Conosciamo la Parola? La custodiamo nel cuore come pozzo a cui dissetare la nostra aridità? Me lo auguro! Gesù risorto, inoltre, porta la pace. Di quanta pace ha bisogno il nostro mondo! Dai macroconflitti ai piccoli screzi (test: come reagite al volante? Nervosetti?), dall'intolleranza a quella sottile violenza che è l'accentuazione della diversità, dal disinteresse alle coltellate in ufficio per fare carriera. Siamo onesti: abbiamo un sacco di lavoro da fare in questo ambito. Scegliere la pace significa davvero cambiare prospettiva, mentalità. E´accaduto in altri tempi che fossero proprio i discepoli di Cristo a combattere presunte guerre "giuste". Ora no: questo è il tempo del martirio, tempo del silenzio, tempo della sequela di un vecchio papa ferito a morte e scampato, che si trascina senza pudore della sua malattia per portare un parola (inascoltata) di pace. Come fate a non vedere la grandezza di cio' che dico? Non vedete la testimonianza che – oggi – Cristo ci/mi chiede?
Alziamo lo sguardo, alla fine di questo tempo pasquale. Guardiamo oltre, alla pienezza dei tempi, al sogno realizzato, alla Gerusalemme che splende come una gemma. La città santa che non ha più bisogno di luce perché Dio la illumina. Ecco: questa è la Chiesa: uomini e donne che costruiscono il sogno di Dio, che lo vivono, che lo annunciano. Nella piccolezza e nella fragilità delle nostre comunità, nella povertà delle nostre parrocchie, Dio ci abita, ci chiama, ci sostiene.
Noi, io, siamo testimonianza di Gesù risorto in mezzo agli uomini di oggi. Io, sono sorriso di Dio per le persone che incontreró oggi...
Preghiera a Maria Maria, rendi il mio amore sorridente, perché sia ancor più ricco di amore! Fa in modo che il mio sorriso, possa esprimere la più pura bontà! Insegnami a dimenticare con un sorriso le mie preoccupazioni e le mie pene, per prestare attenzione soltanto alle gioie degli altri. Il mio volto sorridente renda i miei contatti col prossimo più cordiali e più caldi di fraternità. Conservami il sorriso nelle ore dolorose, perché anche in quei momenti io possa continuare a donarmi al prossimo. Aiutami a custodire in fondo al cuore quella gioia di amare che si manifesta attraverso il sorriso. Insegnami, Maria, a servire il Signore, con gioia, sorridendo, a qualunque costo


 
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