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De: Marika (Mensaje original) |
Enviado: 01/04/2013 07:59 |
Oltre alla crisi a frenare il turismo pasquale ci si è messo il maltempo: pioggia al Nord, sole al Sud, acqua alta nella notte a Venezia. Così ci si consola con la tavola: secondo Coldiretti l’84% delle famiglie ha consumato a casa il pranzo. Solo 3,4 milioni di famiglie hanno potuto permettersi una vacanza; erano 4 milioni nel 2012 e addirittura 4,5 milioni nel 2011
Un uovo gigante con le bandiere del mondo davanti la chiesa tedesca di Schoenwald
ROMA - Con l'84 per cento delle famiglie che è rimasta tra le mura domestiche la Pasqua 2013 si classifica come la più casalinga degli ultimi anni per effetto del maltempo e della crisi che hanno tagliato le partenze ma anche la spesa per imbandire la tavola che scende al livello più basso dell'ultimo secolo a 1,1 miliardi (-10 per cento). è quanto stima la Coldiretti nel tracciare il bilancio di una Pasqua che ha visto solo 3,4 milioni di famiglie in vacanza, mentre erano 4 milioni nel 2012 e addirittura 4,5 milioni nel 2011.
Sono restate a casa quasi 18 milioni di famiglie (solo 1,6 milioni hanno scelto il ristorante) dove si è registrato un significativo ritorno ai fornelli come dimostra - sottolinea la Coldiretti - l'aumento degli acquisti di ingredienti base come uova, burro, farina e zucchero a fronte di una riduzione di tutti i prodotti pasquali più tradizionali come le uova di cioccolato (-7 per cento) e colombe (-8 per cento), salumi (-5 per cento) e pesce (-13 per cento). Anche se in calo, il più gettonato nei menu di Pasqua è stato l'agnello, presente quest'anno nella metà delle famiglie italiane (48 per cento), secondo un sondaggio Coldiretti on-line, accompagnato dalle uova consumate in ricette tradizionali o in prodotti artigianali e industriali ma anche sode o dipinte a mano per abbellire le case.
Il pranzo di Pasqua è l'occasione - sottolinea la Coldiretti - per riscoprire da nord a sud i diversi i piatti tipici regionali come per esempio gli gnocchi filanti e il capretto langarolo in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio e l'immancabile coratella di abbacchio con i carciofi romaneschi per pranzo. Se in Romagna ci sono i passatelli in Molise è di rigore l'insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia - rileva la Coldiretti - il principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. Sapori che in molti hanno scelto di gustare in uno dei 20mila agriturismi italiani dove meglio si sono conservate le tradizioni culinarie regionali, anche se la maggioranza degli italiani (51 per cento) ha scelto il giorno di Pasquetta per la tradizionale gita fuori porte che vede spesso protagonista la campagna. Più che per il pernottamento quest'anno gli agriturismi vengono scelti però perché offrono l'opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare - conclude la Coldiretti - alla comodità e alla protezione garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna anche nei confronti del maltempo.
Incidenti in Terra Santa Tensione oggi nella Città vecchia di Gerusalemme in seguito ad incidenti verificatisi nella Spianata delle Moschee. Fonti locali riferiscono che fedeli islamici hanno lanciato sassi contro agenti della polizia dislocati nelle immediate vicinanze della Spianata delle Moschee e contro fedeli ebrei radunati, in occasione della Pasqua ebraica, nella sottostante Spianata del Muro del Pianto. Non si segnalano vittime. La polizia ha compiuto alcuni fermi fra i dimostranti palestinesi e ha vietato l'accesso alla Spianata delle Moschee agli israeliani e ai turisti stranieri. Ieri in diverse località dei Territori e di Israele si erano verificati incidenti fra dimostranti palestinesi e forze dell'ordine in occasione della 'Giornata della terra': ossia nell'anniversario di incidenti verificatisi nel marzo 1976 quando sei arabi israeliani rimasero uccisi dal fuoco della polizia israeliana mentre protestavano contro l'esproprio di terre.
Le sofferenze patite dai cristiani in Medio Oriente sono state denunciate dal patriarca latino di Gerusalemme, monsignor Fouad Twal nella Messa solenne tenuta oggi al Santo Sepolcro di Gerusalemme, in occasione delle celebrazioni pasquali. “La nostra Chiesa vive in un Medio Oriente di sofferenza” ha rilevato evocando le vittime della guerra civile in Siria, i profughi siriani e i cristiani di Terra Santa “che sono tentati dall'emigrazione”. è compito della comunità internazionale, ha aggiunto, “prendere concretamente soluzioni efficaci per trovare una soluzione equilibrata e giusta della causa palestinese, che è all'origine di tutte le tensioni nel Medio Oriente”. Nei giorni scorsi i Capi delle Chiese di Gerusalemme - fra cui lo stesso Twal - hanno pubblicato un messaggio pasquale in cui invitano i fedeli di tutto il mondo a venire in pellegrinaggio in Terra Santa. “La presenza cristiana qui nella Città Madre della nostra fede - hanno precisato - continua a servire come un faro di luce del Cristo risorto, che i primi discepoli testimoniarono qui al sepolcro vuoto di Gerusalemme”. In occasione della Pasqua a Gerusalemme sono giunte migliaia di pellegrini. Fra questi anche alcune decine di copti egiziani, giunti a Tel Aviv con voli speciali dal Cairo. In questi giorni la Città Vecchia di Gerusalemme è particolarmente affollata perché i riti cristiani coincidono con quelli della Pasqua ebraica, che terminerà domani.
Disagi per il maltempo Domenica di Pasqua all'insegna della pioggia in Veneto, anche in montagna dove gli impianti sciistici sono mediamente ancora tutti aperti. A Cortina sono caduti alcuni centimetri di neve che poi si è trasformata in pioggia. Venezia nel corso della notte ha registrato il fenomeno dell'acqua alta in coincidenza di una punta massima di marea sul medio mare di 125 centimetri poco dopo mezzanotte. Nell'arco della giornata la marea è annunciata normale, con una punta massima di 65 centimetri alle 14.25, e i tanti turisti presenti in città dovranno fare i conti solo con la pioggia, che a tratti lascia spazio a brevi schiarite. Al momento non sono segnalati particolari problemi sulle strade e autostrade della regione. La polizia stradale ha rilevato un incidente a Piazzola sul Brenta (Padova) con sette feriti lievi, tra i quali alcuni bambini, in seguito alla fuoriuscita autonoma di una autovettura.
Le previsioni meteo Pasqua dal tempo variabile e incerto, soprattutto al nord-est, al centro Italia e in Campania. L'intensa perturbazione che sta attraversando il Paese si fa sentire anche oggi. Secondo le previsioni di Meteto.it ci sarà nuvolosità con piogge e rovesci su Triveneto, zone interne del centro e, più isolati, fin sulle coste di Marche, Campania e sul Cosentino. Quota neve intorno a 700-900 metri sui rilievi del nordest. In serata si attenuano le piogge, ma saranno possibili dei brevi rovesci tra Lombardia e Veneto. Al nordovest ampie schiarite, grazie ai venti di Foehn che, nel pomeriggio, determineranno un sensibile rialzo termico. Poche nubi anche su coste toscane, Sardegna, Sicilia, Puglia e versanti ionici. Temperature massime non oltre i 12-13 gradi al Nordest, punte di 15-17 gradi invece al nordovest, regioni tirreniche e Sardegna, fino a 18-20 gradi al sud. Oggi soffieranno intensi venti occidentali al centrosud, con raffiche fino a 60-80 chilometri orari in Sardegna e sul medio-basso Tirreno. Venti, a tratti anche forti, nelle vallate alpine, nelle zone pedemontane del nordovest e sull'alto Adriatico. Al nordovest soffieranno venti di Foehn che, entro il pomeriggio, faranno aumentare notevolmente le temperature. Domani, al mattino, piogge in Sardegna nubi sparse nel resto dell'Italia, con più spazi di sereno al nordest e al sud peninsulare. Nubi in aumento nel pomeriggio, con piogge anche in Liguria e regioni tirreniche, ma in graduale estensione entro sera anche al resto del nordovest, Emilia Romagna, regioni centrali e Sicilia. Temperature massime nuovamente in calo al nordovest, senza grandi variazioni altrove. Venti meridionali, più intensi su Isole e Tirreno centrale.
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Quest’anno il pranzo di Pasqua si fa a casa e in tavola torna la tradizione. La crisi stravolge le abitudini degli italiani, che in 4 casi su 5 festeggeranno il 31 marzo tra le mura domestiche, con una spesa complessiva per gli alimentari che non supererà 1,2 miliardi di euro, secondo le stime della Cia, Confederazione italiana agricoltori. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 30 marzo 2013 e che riproduciamo integralmente. In particolare - spiega la Cia - il menù “casalingo” costerà intorno ai 20 euro a persona, con una spesa familiare che si aggirerà sulle 80 euro. E i protagonisti saranno come sempre i piatti della tradizione, a partire dal classico agnello. Arrostito, brodettato, al sugo o in bianco, con le patate o con “cacio e ova”, l’agnello - rimarca la Cia - rimane in ogni caso un “must” della tavola pasquale. Solo domenica se ne consumeranno più di 245 mila tonnellate, “bruciando” in poche ore il 50 per cento del consumo totale annuo di carne ovina. Mentre a trionfare sulle tavole di vegetariani e vegani, che spenderanno complessivamente oltre 300 milioni di euro per il pranzo, saranno lo strudel di verdure e i carciofi ripieni, ormai diventati il simbolo della Pasqua per chi non mangia carne. In questo caso - sottolinea la Cia - il calo dei consumi è contenuto dalla sempre maggiore diffusione di queste tendenze alimentari, che oggi conta ben 5,9 milioni di persone. Uova di cioccolata e colombe, in calo del 10 per cento secondo le stime della Cia, saranno molto spesso rimpiazzate dai dolci di una volta, fatti a mano per l’occasione dal 65 per cento degli italiani, con un risparmio fino al 40 per cento sul prodotto industriale. Ed è così - che la crisi spinge a rispolverare i ricettari di una volta, e a rimboccarsi le maniche per realizzare i tanti dolci simbolo della nostra tradizione: la pastiera a Napoli, la schiacciata a Firenze, le “scarcelle” in Puglia e la “ciaramicola” a Perugia. Si stima, infatti, una crescita delle vendite fino al 12 per cento per uova, zucchero, farina, burro e lievito. Il trend in ribasso per la spesa alimentare si riscontra anche nelle previsioni d’acquisto nei vari canali commerciali, dove spicca rispetto alla Pasqua 2012 l’aumento del 6 per cento delle vendite dei discount. Secondo la Cia, per queste festività il 70 per cento della famiglie si rivolgerà alla grande distribuzione commerciale, dove sono compresi i discount. Il 18 per cento si rivolgerà ai negozi tradizionali, seguiti dai mercatini locali (11 per cento) e da Internet (1 per cento).
Se quasi 50 milioni di italiani non si concederanno neanche una notte fuori casa per le festività di Pasqua, oltre la metà dei cittadini (51 per cento) non rinuncia ad un viaggio a breve raggio low cost da realizzare in giornata per fare una scampagnata, visitare una città d’arte, mete religiose o andare a trovare parenti e amici. E’ quanto afferma la Coldiretti per le festività di Pasqua che evidenziano un profondo cambiamento degli svaghi degli italiani nel tempo della crisi. Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 30 marzo 2013 e che riproduciamo integralmente. Per Pasqua si dice addio alle tradizionali vacanze in cui si dorme fuori secondo Federalberghi e ai pasti al ristorante (-3 per cento) ma per la maggioranza degli italiani - sottolinea la Coldiretti - è in programma fino a Pasquetta una giornata di svago secondo un sondaggio sul sito www.Coldiretti.it, magari facendo ricorso al pranzo al sacco preparato accuratamente a casa. Una tendenza che - precisa la Coldiretti - riguarda anche l’agriturismo dove prevalgono le prenotazioni brevi e last minute con una stima di circa 200mila presenze secondo Terranostra per le festività pasquali, in leggero calo rispetto allo scorso anno. Più che per il pernottamento quest’anno gli agriturismi vengono scelti però perché offrono l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare - conclude la Coldiretti - alla comodità e alla protezione garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna anche nei confronti del maltempo.
In controtendenza rispetto all’andamento generale, con le festività di Pasqua oltre mezzo milione di famiglie si sono messe in viaggio su 178 mila camper e i 370 mila caravan presenti in Italia . E’ quanto stima la Coldiretti (in una nota stampa ufficiale diramata lo stesso 30 marzo 2013) nel sottolineare che la crisi della vacanza tradizionale evidenziata da Federalberghi non frena il turismo itinerante che fonda il suo successo sulla flessibilità delle destinazioni e del periodo di vacanza ma anche sul fai da te a tavola. Una caratteristica che si concilia bene con la crisi che nella Pasqua 2013 che oltre a ridurre il numero di italiani in vacanza li spinge verso viaggi a breve raggio da realizzare in giornata per fare una scampagnata, visitare una città d’arte, mete religiose o andare a trovare parenti e amici. A sostegno del turismo itinerante – prosegue Coldiretti nella nota stampa che riproduciamo integralmente - c’è stato in Italia il diffondersi di servizi low cost per questo tipo di turisti che privilegiano l’indipendenza e la libertà di movimento. Se nelle grandi e piccole città si sono diffuse aree di sosta attrezzate, in campagna negli ultimi sette anni sono aumentate di quasi il 50% secondo Terranostra le piazzole di sosta rese disponibili dagli agriturismo italiani, che si sono attentamente attrezzati per cogliere le nuove esigenze. Abruzzo, Puglia, Campania e Veneto sono le regioni con la maggiore offerta per un fenomeno che e pero diffuso lungo tutta la penisola. Si stimano circa 200mila presenze quest’anno negli agriturismo che vengono scelti anche perchè offrono l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città senza rinunciare - sottolinea la Coldiretti - alla comodità e alla protezione garantita dall'ospitalità delle aziende di campagna anche nei confronti del maltempo. Molte aziende agrituristiche - conclude la Coldiretti - si sono attrezzate con l'offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali di Campagna amica.
“Pasqua di austerità per i consumatori, ma anche per le aziende zootecniche, che sono in grande difficoltà”. Lo sottolinea Confagricoltura che ha analizzato i consumi alimentari delle festività pasquali. E’ quanto si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Confagricoltura nazionale il 30 marzo 2013 e che riproduciamo integralmente. Le aziende ovicaprine - avverte Confagricoltura – hanno avuto una sensibile riduzione degli ordini anche del 40%, con la Gdo che ha già previsto offerte speciali per questo tipo di carni. E le quotazioni all’origine sono diminuite sensibilmente attestandosi, per l’agnello sardo a peso vivo, al di sotto di 5 euro/kg. Il settore, che si augurava un recupero delle vendite, si è visto invece ridurre considerevolmente gli ordini, da un lato per un aumento delle importazioni di agnelloni da Ungheria, Macedonia, Spagna ma anche e soprattutto per un forte calo delle richieste dei consumatori. Abbastanza stabili i consumi di uova, con un aumento anche del 20% nella settimana di Pasqua - fa presente Confagricoltura – era andato molto meglio il Natale e gli ordini per la Pasqua, negli anni scorsi, erano notevolmente più alti. Le quotazioni all’origine sono di circa 80 centesimi/confezione di 6 uova. In diminuzione, nel periodo pasquale, del 4-5% le vendite delle carni avicole, con prezzi al produttore, per animale vivo, di circa 1,20 euro/kg. “Indubbiamente – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – le uova ed il pollo sono prodotti a buon mercato, duttili in cucina, su cui si stanno orientando maggiormente le scelte dei consumatori nel periodo pasquale, attenti alla qualità ma soprattutto al risparmio. Preoccupano però i risultati insoddisfacenti della zootecnia nel suo complesso, in particolare del settore suinicolo con un calo degli ordini del 20-30%, nonostante i prezzi all’origine siano bassi (1,40 euro/kg per animale vivo)”.
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Alberghi in crisi nel ponte di Pasqua
In questo ponte di Pasqua mancano i soldi e gli italiani restano a casa. Più dell'anno scorso. Secondo un'indagine di Federalberghi soltanto 8,2 milioni di connazionali (rispetto ai 9,5 milioni del 2012) hanno dormito almeno una notte fuori casa per Pasqua, facendo segnare un -14,1%, con un parallelo decremento del giro d'affari del 17%. Il presidente degli albergatori Bernabò Bocca non esita a parlare di "crisi epocale, che rischia di far tornare l'economia turistica ai livelli post Seconda Guerra Mondiale" e invoca un piano di emergenza per salvaguardare i lavoratori e le aziende del settore "se non vogliamo che nel giro di pochi mesi - avverte - alcune migliaia di alberghi e centomila dipendenti cessino la propria attività".
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