III PARTE
ECCOCI ORA ALLE... POESIE...
Eccoci giunti finalmente a conoscere
i poeti e le loro poesie...
Iniziamo con
Raimondo Venturiello da Roma..
Oltre ad essere un esimio ed affermato poeta...
è nostro amico nel gruppo virtuale
sempre ai primi posti della categoria AMICI DI PENNA... dove... tra l'altro... è di casa la...
POESIA...
ma è anche un eccezionale dicitore... lettore...di poesie altrui... con la sua voce profonda...e la sua fine capacità interpretativa...
PROPRIO LÌ
Raimondo Venturiello
È proprio lì
in una sconosciuta curvatura
che spazio tempo tesero l’agguato
e fu big bang a dilatare monadi
erranti, in sé racchiuse ed orbitanti
a precipizio ormai di buchi neri
d’insonne angoscia mai liberatoria
da mali antichi e nuove corrosioni
a venti gelidi di solitudine.
E proprio lì
rifulgere si videro le monadi
scoprendo come l’una fosse specchio
all’altra a rivelare schiusi scrigni
di desideri e sogni ormai riposti
e a proiettarle in orbita di fuga
insieme dalle terre desolate
e prive di respiro in cui languivano,
tant’è che più non fu per loro apnea.
È proprio lì
che in un istante appena melodie
e canti risuonarono ed il cielo
caleidoscopio fu che rifletteva
coloratissimo mosaico d’anime
e l’aria ne raccolse profumandosi
le essenze miste a quelle di fiorita
e rinnovata doppia primavera
già pronta ai ricchi frutti dell’estate.
E proprio lì
di tempo e di stagioni l’implosione
avvenne interiormente e palingenesi
di storia mai vissuta ma sognata
tracciata fu, svelando itinerari
silenti tra gli incanti primordiali
di corpi ed anime in lavacro al coro
di angeliche sonorità custodi
di sacro fuoco in dono a noi vestali.
(da “Dovevamo saperlo...” di Raimondo Venturiello, Ed. Pagine, Roma 2007)
Ascoltiamo ora se ci va un pò si di musica per flauto... per immergerci (e per chi c'era... per tornare ad immergerci) nell'atmosfera della serata di poesia... musica e cultura nel castello...di Oliveto Citra...
Tra il pubblico si riconoscono...
Tony Kospan, Cristina, Cetty e Marcello...
Raimondo legge le sue poesie
DUETTO
Raimondo Venturiello
Io leggo le parole tue di fuoco
che bruciano sciogliendo il ghiaccio e aromi
mi recano di cedri e di limoni
e lascio a te odorare le mie rose.
Ti leggo anch’io e cedo alla tua voglia
d’esser preso prendendoti bevendoti
e dissetandoci finché la sete
di te di me vorrà maree d’amore.
Ardenti oscurità io tocco al buio
e cerco ansiosa te per trasformarti
in fiore d'acqua che mi inonda e disfa
spargendo su di me gli unguenti tuoi.
Se è buio tu sei luce e fiamma ardente
a circondarmi di brillìi di pelle
con cui mi avvolgi e mi profumi mentre
ci attende l'ara e il rito al dio d’amore.
Ti sento che mi sei vicino ormai
e compi il sacrificio di scandire
l’amore il tempo e il ritmo condivisi
stremando insieme i corpi goccia a goccia.
Rispecchiano gli sguardi ed i silenzi
pensieri e desideri a noi già noti
di ricordare il rito e rinnovarlo
per noi ancora e per il nostro dio.
(da “Dovevamo saperlo...” di Raimondo Venturiello, Ed. Pagine, Roma 2007)
Le poesie del nostro... vengono accolte con grandi applausi...
ORSO TONY / TONY KOSPAN
CONTINUA...