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poesieatema: LA POESIA... IL TEMA...POETICO...
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Respuesta  Mensaje 1 de 1 en el tema 
De: liberidivolare  (Mensaje original) Enviado: 06/06/2009 12:04

 

 

 
 
E' giusto domandarci tra noi che amiamo la poesia...
Chi è il poeta? Che cos’è la poesia? Perchè la poesia?
 
 
Un'amica, in facebook, mi ha inviato di recente questi versi 
che ci raccontano cosa sia... la poesia...
 
Perchè la poesia ha questo compito sublime:
di prendere tutto il dolore che ci spumeggia
e ci rimbalza nell'anima e di placarlo,
di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte,
così come sfociano i fiumi nella celeste vastità del mare.
Antonia Pozzi
 
Però a mio parere, se certo è ben vera questa sua capacità catartica..., tuttavia la poesia è anche tanto ma tanto altro di più... non essendoci sentimenti, pensieri o emozioni umane - gioiosi o tristi, fantastici o razionali - dolci o aspri... etc etc...- che non siano stati trattati da essa... anche se L'amore... nè è il signore incontrastato...
 

 
Inoltre la poesia ci offre anche una chiave per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata di noi stessi. Leggere una poesia al momento giusto, quando si è molto felici o quando si è veramente tristi può essere il modo migliore per "parlare" con noi stessi e con gli altri... così come è in grado in pochi suggestivi versi di spiegarci concetti profondissimi  che in prosa abbisognerebbero di interi tomi... 
Parlare però di poesia... davvero a fondo... ci porterebbe lontani dalla brevità che desideriamo per non tediare il lettore...
Tuttavia se lo desiderate potremo approfondire i tanti altri aspetti di quest'immenso "fantastico"  poetico mondo iniziando ad esempio da quelli storici...  
Le poesie stavolta parleranno di... poesia... e lasciamo quindi la parola ai poeti... L'ultima, del mitico Neruda, ci parla del suo incontro con la poesia... inseparabile compagna della sua vita...
 
      
 
 
 MADONNA POESIA
Alexnovo
 
Madonna Poesia...
che nell'amarti il cuor mi porti via...
è a te che penso
quando non c'è luce sul mio viso
a te che volgo la mia speranza
quando non nasce un sorriso.
Madonna poesia ...
riposa tra i tuoi veli delicati
cullata dal cuore dei poeti!
Non sparger fragranze
se non tra quei cuori
capaci di rubare ogni tuo profumo
per donarlo poi tra desideri ed illusioni
nel magico chiarore della Luna....
Amica dei cuori solitari
in cerca di un sincero sorriso!
 
 
buon-1.jpg image by elfo111
 
LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
 
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l'ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell'alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi' felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
 
 
 
ED ORA VI DICO ADDIO
Aldo Palazzeschi

E ora vi dico addio,
perchè la mia carriera
è finita,
evviva!
Muoiono i poeti,
ma non muore la poesia
infinita
come la vita
 
 
 
LE PIU' BELLE POESIE
Alda Merini

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.
Cosi, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all'umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d'oro
e l'albero della conoscenza
Dio non è mai disceso
né ti ha mai maledetto.
Ma tu si, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l' assenzio
di una sopravvivenza negata.
 
 
 
VENNE LA POESIA
Pablo Neruda
 
E fu a quell'età... Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, da quale inverno o fiume.
Non so come ne' quando,
no, non eran voci, non erano
parole, ne' silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
all'improvviso tra gli altri,
tra fuochi violenti
o mentre rincasavo solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Io non sapevo che cosa dire, la mia bocca
non sapeva
chiamare per nome,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa pulsava nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi formai da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi il primo verso vago,
vago, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di colui che nulla sa,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
l'ombra trafitta,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
E io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai insieme alle stelle,
il mio cuore si distese nel vento
 
     
 
FELICE... POETICA... DOMENICA A TUTTI...
DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
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