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General: biscotto
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De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 03/12/2010 11:07 |
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De: Tebro |
Enviado: 06/12/2010 15:06 |
hai ragione!
però, così, semmai, peggiori la situazione dei due sposetti, se, come dici, hai raccontato un fatto realmente accaduto. No, dài, non scherzare, so sicuro che il tutto, non è mai avvenuto, o almeno, chi ha raccontato come sono andate le cose ha mentito.
E magari, i due sposetti non se so mossi da milano.
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Uahahah, come te che non hai mai messo il naso fuori da Roma... |
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...E comunque apprendiamo che la 'fraschetta' non è affatto una peculiarità romana: diverse regioni hanno la loro, indipendentemente da come la chiamano. |
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De: Liberty |
Enviado: 07/12/2010 07:13 |
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 08:45 |
peter, capisco che sei il gestore, e capisco pure che ti devi tené calla ( romanesco) la claretta,
visto, e pure ammesso, ancorché concesso, che è una colonna della com,
però, dài, che ogni vorta, nessuna esclusa, che parlo io, metti bocca, te intrufoli, e m'offenni, non me pare una operazione corretta e rispettosa della mia persona e della tua intelligenza.
E vero che me scuci un baffo, come tutte le persone che m'offenneno per puro
sfogo personale (pe spiegallo ce vorrebbe un psichiatra )
ma è pur vero che ne va del tuo prestigio.
Non vorrei che prima o poi ovvero alla lunga ti penti, e il pentirti sarà per te motivo di grande e inconsolabile sofferenza.
amico mio, dammi retta, dài retta a un amico, frenati!
Io ho fatto (contestato) quel che avrebbero dovuto fare tutti. ho risposto alle gratuite offese rivolte ai castellani. Insomma, benché non li digerisco, so tutti burini e peddeppiù: laziali l'ho voluti difende perché l'offesa veniva da gente proveniente da un paesone amorfo, triste e leghista come milano. tutto qua. Credo che claretta l'abbia capito e credo anche, che lei, e il suo lui, non avrebbero mai intrapreso, pe no spuntino (pausa pranzo) quer po-pò de strapazzata.
pace e bene a tutti.
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 09:15 |
se magna, se beve e non si rompe il cazzo.
ecco questa è la classica testimonianza di chi, burino de paese, tenta, con presunzione, di esprimersi in romanesco.
Ovviamente sottoponendosi, a vere e proprie figure di cacca.
Tanti, tantissimi, troppi, lo fanno intenzionalmente, essendo portatori insani di un carico di veleno che contro Roma, risale al tempo degli tempi.
Poi, ci sono altri, per esempio questi due giovanottelli, che, senza rendersene conto,
volendo parlare nell'incantevole idioma romanesco, fanno una figura da cani, cani perché so in due.
Sono in due e, purtroppo, nessuno dei due ha avuto l'umiltà di consultare un romano pe fasse di, come se dovrebbe scrive quello che hanno scritto sulla loro bettola.
Liberty, se tu li conosci,
(io ho tentato di scrivergli ma non hanno un e-mail) digli tu, sempre se li conosci, che volendo scrivere
quella "insulsa miseria" dovevono scrive:
qua se magna se beve e non se rompe er cazzo.
Liberty, un ciao con simpatia | |
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No, o Tebruccio, sei proprio fuori strada. Premesso che la stima che posso avere per una Claretta prescinde dalle sue origini e che a li Castelli i burini sono romanisti (la vera, prima e antica squadra romana, come dovresti sapere, è la Lazio),
1. Tu ti credi furbo ma caschi male: alle argomentazioni pacate della Cla rispondi con la solita sufficienza del tanghero romano, vale a dire che non è necessario dire male parole per essere offensivi; infatti tratti i due sposetti con sarcasmo e tra l'altro ti metti come al solito a fare disquisizioni di carattere letterario che, e lo sai bene, non ti puoi permettere;
2. Non è chiaro dov'è che ti avrei offeso;
3. E' chiaro invece che come al solito fai la vittima, dicendo che io avrei le mie 'cocchette' e che ti maltratto sempre;
4. Per amore di obiettività: con me i soliti luoghi comuni romani su Milano non attaccano. Non conosco molto bene questa città, ma non è così brutta come viene dipinta, è tenuta senz'altro meglio di Roma e dà una grossa idea di efficienza. Credo che Roma sia più bella, ma è un'opinione molto personale che mai mi sognerei di starnazzare con la tua prosopopea. Quanto a storia, poi, Milano ha parecchio da insegnare a una città che dopo la caduta dell'Impero diventò un borgo di pecorai, accattoni e puttane e tale rimase praticamente fino all'altro ieri. |
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qua se magna se beve e non se rompe er cazzo.
No, o Tebruccio, temo che debba andare a scuola di dialetto anche tu. Non so se alla Sapienza, a Dialettologia, insegni ancora Vignuzzi, un simpatico docente che somiglia più a un salumiere che a un docente ma è preparatissimo.
Se, come tu stesso sembri accorgerti, il romanesco conserva la forma latina rispetto al toscano (infatti correggi, giustamente, con 'sE rompe...', e mi fa strano che i gestori abbiano adoperato questa forma nelle due prime frasi impersonali ma nella terza no), altrettanto dovevi, coerentemente, scrivere 'NUN', dal latino 'num', 'mai', che è diventato 'non' oppure 'no' in toscano, ma che il latino aveva una 'u' - uuuuuuuuuuuuuuuuuù! |
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 16:03 |
mio caro amico, (se fa pe dì) ti per-dono, ovvero ti dono la mia assoluzione, perché ner bibbione c'è scritto: perdona chi non sa quello che dice! oppure lo sa, ma fa finta de non sapello!
Dunque, veniamo al contendere, io, in nessuna delle mie stupende poesie o sonetti, ho usato, "nun" al posto di "non"
per un solo motivo: nun, è duro, volgare, brutto da pronunciare e ancor più brutto da vedere!
per la questione di claretta, rimango della mia idea, ti sei intrufolato nel discorso, e seguiti a offendermi, agguanti al volo ogni occasione possibile, lo fai in ogni dove è davvero la questione mi preoccupa. lo dico per il bene tuo. io avevo allestito una polemichetta sul milanese alquanto indigesto, (anche alla moglie) che una volta arrivato(su pe li castelli) intorno a se ha visto solo bettole puzzolenti.
Ma dico, sarò padrone di dissentire (educatamente e senza dire parolacce) sul racconto di claretta? o prima te devo chiede er permesso?
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 16:06 |
sarò padrone de dì che milano è un paesone? e certi milanesi me stanno sur gozzo,
o prima te devo chiede er permesso?
Ma tu, prima de parlà male de Roma, o dei romani,
o de me, mica me chiedi er permesso!!! |
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certo che Milano è un paesone, come no...
del resto anche Parigi è PROVINCIALISSIMA... |
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Premesso che di Roma, essendo 'civis romanus', dico quello che voglio; premesso che anch'io ho fatto rilevare a Claretta che sono stati 'sfortunati' (era ironia, seppure benevola, mammalucco) nel trovare solo bettole ai Castelli; premesso inoltre che non mi sembra di averti offeso ma premesso anche che se la pensi diversamente te la vai a pija' 'nder culo; tanto premesso,
UAHAHAHAHAHAHAH! Non usi 'nun' perché lo trovi volgare? Sottoipodotato, è il tuo dialetto, sappilo, quello che vai starnazzando a orecchio, e 'nun' è semplicemente latino ('num'), con la bilabiale resa dentale. E se sei tanto 'signorino' e forbito nel tuo parlare, allora, tanto per cominciare, non usare per esempio 'spippare' per 'morire', perché questa sì è una locuzione bassa quasi quanto la tua statura sia fisica che mentale (e ce ne vuole...!).
Mammalucco! |
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De: Tebro |
Enviado: 07/12/2010 20:29 |
ehi, peter, le stai tentando tutte perché io ti dica che sei uno stronzo. Ormai è un gioco che hanno capito anche i bambini.
Ma allora, tanto vale che lo dici papale papale: dimmi stronzo e io te banno!
ehi, peter, ma che ce vò? invece de tallonamme come stai facenno da anni, essi più sincero! E chi s'è visto s'è visto" E arrivederci e grazie. |
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A Te', mettece er taBBacco... |
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