Tu vivi tranquillo nella tua carne, intuendo attraverso gli strati semitrasparenti le masse che si nascondono nei piani sopra e sotto.Se la lasagna si rompe, gli ingredienti scivolano tra i livelli e quindi scopri che i piani adiacenti sono disposti ed organizzati esattamente uguale al tuo;con gli stessi pregiudizi e valori, però sempre focalizzati verso il livello del vicino.
L'altro giorno, leggendo , penso quanto è "in"la superiorità morale del normale quando m'è venuta in mente questa teoria ,la lasagna : può essere normale e moderna, purché non si lasci il livello, chiaro.Si può anche essere apertamente normale e quindi essere un eroe e un stoico e un punk a tutti i livelli.
In futuro, quando siamo tutti poveri travestiti da supereroi, lo spirito del rock and Roll sopravviverà in tipi con i jerséis del Lidl.
nel 57 io ero una lasagna fra due realtà, Teddy Reno aveva 32 anni, io 23 e Presley 22, avrei dovuto essere più vicina a Presley, ma non mi piaceva, come non mi piaceva Teddy Reno
mi piacevano i francesi, il jazz, Carosone, Modugno, Van Wood e Buscaglione
il fatto è che non sapevo ballare e avevo due figli, una di cinque anni e l'altro di tre, mio marito aveva la mia stessa età, i miei stessi gusti e anche lui non sapeva ballare
però il 57 è anche l'anno di Celentano, solo che nessuno se ne era ancora accorto, lo avevamo visto in televisione nel 56, nell'ora del dilettante, presentata da Mike Bongiorno : "questo ragazzo fa l'orologiaio e vuole esibirsi facendo l'imitazione di Jerry Lewis" cantò Rock Around the Clock, con la chitarra in mano, ma la cosa che gli riusciva meglio era proprio l'imitazione delle mosse dello svitato attore americano
nessuno era rimasto colpito dalle sue doti di cantante, e infatti nel 57 si parlò di lui solo come uno di quelli che avevano suonato e cantato al primo festival di danza rock
insomma il 57 fu l'anno in cui il rock entrò nei juke boxes, spodestando Nilla Pizzi e Claudio Villa, ma il Festival di Sanremo non se ne accorse proprio
Da sola, attraversavo la strada uscendo da casa in Polskà ulice n.54, aspettando che non ci fosse nessuna macchina all'orrizonte, come si raccomandava la mamma. Provateci adesso...
Poi entravo nell'enorme parco chiamato Riegrovy Sady, arrivando a scuola dall'altra parte, dopo una lunga passeggiata nel verde, con i merli che cantavano a squarciagola.
Quel bellissimo parco, dopo la "liberazione" nel '89 era diventato peggio del Central Park di NY - un territorio di zingari, dove i praghesi non si osano più di entrare, e manco i poliziotti.
mi dice una mia amica praghese, che oggi la situazione del parco Riegrovy Sady è migliorata, dopo 15 anni di prevaricazione zingaresca i praghesi sono riusciti a cacciare fuori le bande di zingari a suon di mazzate (se aspettavano la polizia non cambiava nulla) e appiccando qualche rogo, bruciando le baracche sfidando la criminalità organizzata di questa sporca gentaglia.
Miti, secondo me fai benissimo ad intervenire, con la tua consueta eleganza mentale,
sotto i post della befana! Lei, da sempre avvelenata contro tutto e tutti, rispondendoti, non si rende conto di quanto male, invece, fa a se stessa. Quindi, Miti, dammi retta, per il bene del sei gennaio, insistiscitici. cioè persevera, sempre parlandogli in amorevole sottotono! finché l'ultimo soldo di buonsenso rimastogli, non la faccia, prima che non si invecchia del tutto, ravvedere, e impari che il primo schiaffo si accetta senza fiatare,