il giudice ascoltate le parti e perdippiù letti i referti medici, ha deciso che il giudicato, ha si, commesso quel che gli si contesta, ma non per delinquere. Infatti, in nessun caso venuto alla luce, c'è traccia di violenza men che meno carnale. E ancor meno traccia di concussione! Quel che si è consumato al chiuso di mura private, si è consumato sempre e ogni sempre, dietro libero consenso delle dolci pisellette in questione, e dietro pagamento di laute e sostanziose parcelle, sotto forma di legittimo e lecito onorario.
Quindi il tutto va ricondotto al fatto che, il sogetto, come il mai tanto ammirato Casanova, è affetto da bulimia sessuale.
Ed essendo affetto da tale malattia, il reato non esiste e semmai, qualora ci fosse reato di concussione, il soggetto non può essere sottoposto al regime carcerario se non, lasciandogli, come insostituibile cura, la libertà di consumare sesso in quantità appagante il suo fabbisogno giornaliero.
E visto che le strutture carcerarie non sono all’altezza di soddisfare tali primarie esigenze, il giudicato, ancorché innocente, è libero come un uccel di bosco. E come uccel di bosco, può, qualora lo desidera, far tana dove vuole, con chi vuole, e quando vuole.
Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, o la curiosità di una ragazza irriverente, che ti avvicina solo per un suo dubbio impertinente: vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente.
Passano gli anni i mesi, e se li conti anche i minuti. è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti, la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo, fino a dire che un nano è una carogna di sicuro, perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo.
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami, diventai procuratore, per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale: giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva "Vostro Onore" e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio, non conoscendo affatto la statura di Dio.
Un dilettante, genovese quindi provinciale. Anche copione, essendosi ispirato ad 'Antologia di Spoon River' di Edgar Lee Masters. Mah, dove andremo a finire...
PS, ma te lo avrò già detto mille volte: Qua dentro a poter cancellare un post siamo in tre: la Sonja (mmmm, che donna...), il sottoscritto e l'autore stesso del post medesimo. Siccome io e la Sonja difficilmente cancelliamo qualcosa indovina chi rimane...?
allora l'ho cancellato io! e quindi io sono il rincojonito. basta che non ti arrabbi.
per quato riguarda De André, avverto un grande fastidio da parte tua, se mi permetto di criticare chicchessia, tant'è che il ...
Un dilettante, genovese quindi provinciale. Anche copione, essendosi ispirato ad 'Antologia di Spoon River' di Edgar Lee Masters. Mah, dove andremo a finire...
è molto significativo, e questo mi dispiace. Mi dispiace perché credo che chiunque possa essere soggetto a critiche.
quando si mette un qualcosa in verticale la si intende far passare per poesia. E la poesia ha delle regole precise. ineludibile, ferree. Se tali regole ferree e ineludibili non vengono rispettate, allora io mi sento da poter dire la mia... tutto qua.
Tebruccio, ehm, è una canzone. Quindi c'è un'interazione tra metrica e frase musicale. Posso assicurarti che nel brano le parole scorrono come si deve.