...No, il tuo caffè non è nulla di speciale, ma sei tu che me lo prepari e quindi fammi anche due spaghetti aglio e olio. Ma mettici anche un po’ di peperoncino, mi piace. Ti amo e ti ho preso all’amo. Tutta colpa della bibliotecaria. Lei conosce il tuo indirizzo e adesso lo conosco anch’io. Verrò tutte le sere a suonare alla tua porta. Se mi aprirai sarò contenta, se non mi aprirai sarò contenta lo stesso perché anch’io so fare un passo più lungo e salire in alto. E allora faccio così e ti entro in casa dal balcone; e se dormi mi sdraio accanto a te e ti guardo dormire. Però un giorno ti devi svegliare e stare con me fino al giorno che non ci sveglieremo più. Perché io senza te sono un fiore senza la pianta; tu senza me sei quella pianta senza il fiore. Perché io e te lontani siamo come parole gridate al vento e risposte dai gabbiani. Perché tu ed io lontani siamo l’ape senza il favo, il mare senza l’acqua, il profumo senza il fiore, siamo la bottiglia senza il tappo, siamo il pennino senza inchiostro, siamo la Luna senza il Sole, la notte senza il buio, il giorno senza la luce. [anonimo]