...8 marzo, anche se sono una donna, non me la sento di festiggiare, del resto non l'ho mai fatto.
Non mi riconosco oggi, da donna che ha un pò studiato, lavorato e lavora e ha avuto sempre rispetto di tutti, in primis delle istituzioni di questo paese, nell’ideologia femminista che l’8 marzo intende celebrare.
Il femminismo, per me, è fallito così come sono falliti miseramente tutti gli altri “ismi” del Novecento. Degenerando in femminismo misandrico ha dimostrato di avere doppiamente tradito la sua missione originaria: non solo non ha corretto gli gli squilibri tra uomo e donna ma addirittura è riuscito a creare un nuovo spaventoso divario tra donne di “serie A” e donne di “serie B”.
Volete sapere chi sono le donne di serie B?
Sono donne che lavorano per mantenere se stesse e i loro figli di serie B.
Sono donne che subiscono ogni giorno violenze psicologiche inaudite compiute da altre donne: soprusi, prepotenze, ricatti, false accuse, sevizie e ingiurie. Tutto solo per avere “osato” mettersi assieme ad un uomo legalmente separato o divorziato. Donne che, nella maggioranza dei casi, non hanno avuto alcuna responsabilità nel naufragio del precedente legame matrimoniale del compagno. Donne trattate sempre come delle “estranee”… salvo quando si tratta di pretendere da loro dei soldi.
Sono donne che, quando si rivolgono ai centri antiviolenza, vengono trattate con un atteggiamento che sfiora quasi "l'incredulità".
E ancora: sono nonne e zie che hanno cresciuto nipoti che non vedranno più.Sono madri, compagne, seconde mogli, sorelle e in qualche caso persino figlie di uomini piegati da leggi assurde, volute e difese da coloro che, spacciandosi per paladini dei "diritti delle donne", non si sono invece fatti alcuno scrupolo di ridurne una buona parte in schiavitù, costringendo queste ultime, di fatto, a vivere "sotto il tacco a spillo" di poche altre signore "privilegiate" che hanno trasformato un diritto (ormai obsoleto, in quanto pensato per tutelare le casalinghe degli anni 50 e 60) in una rendita di posizione biecamente strumentale e parassitaria.
Morale: siamo giunti ad un tragico Eva contro Eva.
Liberty, perché, perché senza nessun rispetto, aver tramutato una ricorrenza tragica in una festa? Perché chiamarla: festa? E' la ricorrenza di un evento tragico!
Ognuna di quelle operaie morte per non aver avuto via di scampo, ogni otto di marzo, assistendo a brindisi, sorrisi, scorpacciate, balli e mimosa strappata indegnamente dai rami, si rivolteranno nella tomba.
Massimo, ciò che scrivi di condividere al 100% con me, come lo condivido pienamente anch'io, non è farina di mio sacco nonostante ripeto, l'ho condiviso pienamente su FB.
Tebro, le donne che festeggiano oggi sono quelle povere donne relegate in casa che possono uscire soltanto in questa data, e sfogare tutta la repressione che hanno dentro, fatta di solitudine, di angherie, di carenza di autostima
Si gettano nella mischia sperando di imitare la libertà degli uomini
Dopo la tua segnalazione del doppione, Peter, ho aperto il topic di "liberty"...e ho capito. Certo che quando si scrive in prima persona, sarebbe rispettoso citare la fonte da dove si è copiato il discorso - per il rispetto non solo dell'autore, ma anche per chi legge qui. Liberty ha ammesso il plagio solo dopo essere stata sgamata, meglio tardi che mai. Ai ai ai ai....
p.s.
Plagio, nel diritto d'autore, appropriazione della paternità di un'opera dell'ingegno altrui.
Miti Enviado: 09/03/2011 09:35 Tebro, le donne che festeggiano oggi sono quelle povere donne relegate in casa che possono uscire soltanto in questa data, e sfogare tutta la repressione che hanno dentro, fatta di solitudine, di angherie, di carenza di autostima Si gettano nella mischia sperando di imitare la libertà degli uomini Oggi mi vergogno di essere donna
bello......conoscendoti ti domando dove lo hai copiato questo testo?