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General: PROSPETTIVA
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De: ORANGE1 (Mensaje original) |
Enviado: 07/04/2011 14:53 |
Il signore era vestito di grigio chiaro e portava gli occhiali, nella penombra della sera di agosto, carica di calura e degli aromi della campagna. Mi aveva svegliato l’abbaiare di Poki, nella comoda posizione sotto un maestoso platano, raggomitolato sull’erba soffice. Il posto era a circa tre kilometri dalla mia cascina. Mi chiese chi ero e dove abitavo. Non risposi, perché non sapevo cosa rispondere.
Non avevo ancora compiuto tre anni.
La stanza, piena di gente, era illuminata da tutto quello che poteva dare la lucerna a petrolio; mia madre era seduta vicino alla finestra, pallida. Piangeva, ed io avevo tanta paura di prenderle. Mi cercavano da ore, nella campagna, nei fossi, sotto i ponti. Già si pensava al peggio, e non era inusuale, a quei tempi.
A Poki usciva il sangue dalla bocca e dall’orecchio: le due bastonate gli avevano fracassato il cranio: pa’ gliele aveva date sotto i miei occhi; gli occhi dell'animale erano aperti e già vitrei. Il trattore si fermò un attimo, il tempo di buttare la bestiola nel solco dell’aratura fra la grossa ruota posteriore ed il vomere: passando, la terra rivoltata l’avrebbe sepolto.
L’indomani a scuola la maestra mi avrebbe svergognato di fronte a tutti per i compiti non fatti. Non m’interessava, e non m’interessavano gli scapaccioni che avrei preso a casa.
Non m’interessava la minestra, non m’interessava niente: intuivo per istinto che a nessuno veramente interessava di me, oltre all’indispensabile.
Stanno arando, almeno quello che resta dei campi.
L’orizzonte è libero: hanno tagliato tutti gli alberi.
La sera è una vecchia che paventa leggiadria incerta: i suoi abiti sanno di muffa, i suoi colori sono sbiaditi, non ha suoni, se non quelli del traffico, che tinge l’aria col suo fetore.
C’è un’emozione lontana che rispecchia il presente: a chi può interessare, se non per l’indispensabile?
Non si può pensare senza emozioni, e i colori e i suoni della modernità riempiono solo di nulla il vuoto.
La terra rivoltata profumava, Poki, dopo la prima bastonata aveva voltato gli occhi verso di me, o almeno mi sembrava, prima che il gelo mi strappasse il cuore. I colori del pomeriggio sfumavano in orrore.
E’ lo stesso che riesco ora a intravedere nel futuro.
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De: Tebro |
Enviado: 07/04/2011 19:20 |
amici, amiche, chi è così gentile di tradurmi con parole proprie, il quanto di Orange? Lo chiedo perché, pur avendo letto e riletto, non riesco a capirne, ad assaporare la bellezza che, invece, stando alle vostre parole, avete colto voi.
Per dire, per fare un esempio, non ho capito se il quanto, è avvenuto quando il bambino aveva tre anni. |
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De: Tebro |
Enviado: 07/04/2011 19:22 |
ehi, ovviamente, sempre in amicizia
e senza reconditi interessi. |
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Ah, la gastrite, eh, zi' Tebbru'?
Oppure vogliamo interpretare le tue domande come un 'Accorgetemi di me, ci sono anch'io'?
Nessuno osi più complimentarsi con Orange, pena l'evirazione (anche per le donne, via)! |
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De: Tebro |
Enviado: 07/04/2011 20:14 |
ma no! ma no! peter, ma io chiedo solo di capire quello che evidentemente voi avete capito e io no!
Io sono un appassionato di quel che scrive Orange!Di quel che scrivono tutti. sono un suo tifoso di tutti quelli che scrivono. e quindi, se non capisco quello che per voi è semplicissimo capire, ci rimango male.
Per dire, per esempio, (torno a ripetere) il bambino, al momento, aveva tre anni? ho capito bene? aveva tre anni?
Ecco, quindi, che c'entra: accorgetemi di me?
Io chiedo solo quello che non ho ben capito!
Come non ho capito la colpa del cagnolo, come non ho capito il modo in cui viene seppellito, come non ho capito etc etc.
Ma è colpa mia! e quindi, seriamente, chiedo aiuto. |
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De: ORANGE1 |
Enviado: 08/04/2011 04:48 |
E' autobiografico, comunque.
Tebro, la colpa del cagnolo era quello di costare duemila lire di tassa all'anno, dato che eravamo emigrati dalla campagna al paese, pur mantenendo in affitto in piccolo appezzamento di terreno.
Avevo tre anni quando (e qui abitavo ancora in campagna) mi ero perso.
Avevo sei anni (abitavo in paese) quanto pa' ha ucciso Poki.
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De: Miti |
Enviado: 08/04/2011 07:31 |
Grazie Orange per avermi risposto e ti chiedo scusa se sono stata indiscreta.........
Certe cose mi toccano profondamente e ho sperato che non fosse vita vissuta 
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De: Tebro |
Enviado: 08/04/2011 07:34 |
ho tra i piedi un bambino che non ha ancora compiuto tre anni, e sono sicuro che
se gli dovessi chiedere di che colore è il vestito di un qualsivoglia signore sconosciuto,
non mi saprebbe rispondere. Ma neanche saprebbe immagazzinarlo
per poi dirlo a distanza tempo.
Non ho capito chi era raggomitolato sotto il platano.
non ho capito a che ora, il dueanniemezzo è tornato a casa?
perché per un bambino di quell'età, percorrere, zigzagando, tre km all'andata e tre al ritorno, sta al pari, per un grande, a percorrerne trecento.
Ed essendo già sul far della sera, ed essendoci l'ora solare, se tanto mi dà tanto,
è arrivato a casa il mattino successivo.
l'hanno cercato? certo! ma non si sono allontanati più di tanto, visto che non l'hanno trovato!
E che ci faceva lì, quel signore, solo soletto e con gli occhiali da vista?
(da vista perché il sole era tramontato)
dici che la disgrazia a quel tempo non era inusuale? ma ancor più, oggi.
la fine del Poki mi fa pensare che, di sicuro, nel profondo
e incivile sud del tempo che fu, quel cagnolo sarebbe morto di vecchiaia.
ma un bambino di tre anni, cacchio! non ha obblighi scolastici?
Ma perché dire: intuivo che nessuno si interessava di me, quando in quell'occasione,
la mamma era straziata dietro la finestra?!
ma la sera del tempo, quando il tutto successe, profumava di aromi e non di muffa!
e oggi, i suoni della modernità, non riempiono il vuoto di nulla,
ma ci permettono di stare in contatto attraverso un pc.
ciao
e non tenerne conto, perché la mia è tutta invidia.
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Tebro: quanto caghi il cazzo!
E ringraziami per quello che ti dico, se la prossima volta EVITERAI DI FARE COMMENTI (seguendo il consiglio che ti do, quello di tacere) eviterai parimenti di rifare una figura stercoraria.
Tu non solo non sai scrivere, non sai neanche leggere: e non capendo una mazza di ciò che leggi ti è precluso il piacere della lettura per omnia saecula saeculorum.
P.S. Tebro sei per caso di origine istriana? Ho visto che nello stemma dell'Istria c'è una bella CAPRETTA !  |
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No, o Phaber, per phavore: viterbese, ciociaro, ma istriano proprio no. Noi di origine istriana teniamo ai distinguo, abbi pazienza, credo che mi capirai.
...E comunque, oltre a non saper leggere, il Nostro porta solo puzza e tentativo di screditare, lo capisce anche un cieco. Poi cerca di salvarsi in corner chiedendo delucidazioni su particolari che non contano una sega o contestandoli, come al solito.
Poveraccio... |
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De: Ramarra |
Enviado: 08/04/2011 14:04 |
Quello che scrive Orange non l'ho capito neanche io subito, l'ho riletto un paio di volte e ho pensato come potevano collegarsi i vari pezzi. Rimangono delle incongruenze ma non ho l'impressione che Orange si sia preoccupato di far capire o di essere logico.... incollato alla realtà. Il piano su cui è efficace lo scritto è quello emotivo, sembrano flash, ricordi riportati così come gli si affacciano ed è chiaro che di incongruenze i ricordi, soprattutto dei bambini, ne hanno. Io stessa ho dei ricordi che..... "non quadrano".
Quello che dice Tebro ha un suo senso (forse potrebbe dirlo meglio ma ognuno ha il suo modo).
Il prof di materie teatrali insegnava che la credibilità è una regola fondamentale quando si scrive, anche in poesia, e siccome nell'atto di scrivere si comunica qualcosa ci si dovrebbe preoccupare anche di essere comprensibili.
Io non sono in grado in insegnare niente a nessuno, perchè non scrivo nè leggo oltre l'indispensabile e non mi piacciono le materie letterarie, ma ho la sensazione che Orange abbia consapevolmente ignorato le regole di cui sopra.
Rimane il fatto che comunque anche a me è piaciuto leggere e rileggere cercando di ricomporre a sensazioni quello che poteva essere successo, di sensazioni quelle righe ne danno tante. Secondo me il rispetto delle regole è secondario, la cosa più importante è che il risultato sia positivo.
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Insomma, Ungaretti e Montale erano due coglioncelli incapaci, eh?
Vabbuò....  |
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De: Tebro |
Enviado: 08/04/2011 14:29 |
ar viscido, che più viswcido non si può, tant'è che lo conoscono in tanti e in tanti me ne parlano come io parlo di lui, non rispondo, mi fa troppo schifo. Mentre rispondo a te pereruccio der cazzo! Perché, perché, non contesti e metti i punti e virgole dove non ti quadrano le mie contestazioni, invece di gettare fango rimanendo sul vago?
cocco, quando si manda in onda un qualcosa, automaticamente si autorizza chicchessia ad applaudire o dissentire! Ovvero, dopo, letto e riletto, ognuno poi, ha il diritto di precisare quello che ritiene di precisare. Dov'è il problema?
Triste sarebbe se ognuno facesse pippa!
Quando si mette nero su bianco e si manda in onda, poi chi legge non può di certo andare a casa dell'autore a chiedere precisazioni!
Io le ho chieste, e Orange ha precisato. A me non mi ha soddisfatto, e ho scritto la mia insoddisfazione.
Quindi, ricapitolando, al viscido, visto che mi fa schifo, e l'ho invitato mille volte a tenersi alla larga che sono debole di stomaco, non rispondo, invece da te, aspetto che mi contesti quello che io mi sono permesso, senza offendere, di contestare.
dài, peteruccio, invece di buttare fango, precisami quello che io non ho capito.
Cmunque, se succedeva nella mia com che qualcuno ti offendeva, a torto, o a ragione, gli avrei detto: stronzo! ma come ti permetti?
Ramarra, tu, intelligentemente, e per non crearti antipatie, hai dato una botta al cerchio, e una alla botte. hai detto e non detto.
ah! sapessi farlo anch'io!
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De: Tebro |
Enviado: 08/04/2011 14:31 |
ma che c'entra Ungaretti? ma che c'entra Montale!
ehi, triplo nik, non approfittare! o se ne vuoi approfittare, allora, mettece l'acqua.
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maaa..tu sei il cerchio o la botte?
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