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General: crudele Febo
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De: Tebro (Mensaje original) |
Enviado: 17/04/2011 09:46 |
Crudele Febo, co quer muso giallo,
je fionna li su raggi arcigni e ingrati
tra li storini mezzi smozzicati,
e aspetta, come aspetta no sciacallo.
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 16:56 |
te dovresti fa curà te! visto che de tuo non posti mai niente. niente che prelevi dar sacco tuo.
Comunque questa è una semplice chiachierata, che chiunque, se sa che due più due fa quattro, sarebbe in grado di scrivere.
Altro, invece, sono le poesie. Mo, che vordì: adesso, ometto da quattro baiocchi, ti spiego che cos'è la poesia.
Dunque, ognuno è capace di descrivere un filo d'erba, ma il poeta, se è davvero un poeta, lo sa fa, inserendo il concetto in un sonetto. Ovvero, in una ferrea e severa gabbia composta di 14 versi tutti concatenati tra di loro. Oppure, lo descrive in versi liberi! Ma non liberi di andare ognuno per conto suo! Ma sempre rispettando la metrica! Ovvero colei che dà il suono, il ritmo, la melodia, il canto a le parole. Atrimenti, ripeto, è una semplice chiacchierata alla portata di tutti.Insomma il poeta, non il millantatore, ma il poeta, si "diverte" mettendo le parole che formano il concetto, tutte in un rigoroso gioco ad incastro.
ehi, cojone, mo t'ho spiegato la differenza tra chiacchierata e poesia. E quella di sopra, ovviamente, è una chiacchierata. |
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 16:59 |
passa ogni tanto la mano su un viso di donna, passaci le dita: nessun regno è più grande di questa piccola cosa che è la vita.
ehi, peteruccio, ma che caxxio va dicenno sto poveretto?
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De: Miti |
Enviado: 17/04/2011 17:03 |
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Sì, è un coetaneo, ops, omonimo, del Poeta. |
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PS: A zzi' Tebbru', aricòverate... |
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 17:22 |
si ma no rispondi, fuggi, scappi, fai er finto tonto! ehi, maestrina, dì la tua su quelle strunze parole der vecchioni che s'atteggia a santone.
abbi er coraggio, una vorta tanto!
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 17:26 |
ma la piccola cosa che cos'è?
ehi, peteruccio, secondo te è il viso della donna
o la vita?
e quel viso, gli va toccato con la mano,
o con le dita?
er santone dice sempre un sacco de fregnacce!
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 17:30 |
questa è la centesima volta che posti testi di... sempliciotti e fregnacciari
e, è la centesima volta che, appunto, posti semplici fregnacce!
Dài, cerca un qualche cosa che valga la pena...
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Che dici, posto 'Totarello' o 'Amore proibito'?
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ROMA - 'Sinceramente, vado al Festival per vincere. Non vado a fare lo snob o l'intellettuale. Vado con una canzone popolare che, penso, possa essere amata da tutti gli italiani': lo dice all'ANSA Roberto Vecchioni il quale partecipera' all'edizione n. 61 del Festival della Musica Italiana di Sanremo. L'artista ha spiegato i motivi principali della sua seconda partecipazione: la prima,nel 1973, con 'L'uomo che si gioca il cielo a dadi'. 'Amo da sempre la canzone italiana e - prosegue Vecchioni - non solo quella d'autore. Ne ho parlato moltissimo durante i corsi tenuti nelle universita' sulla letteratura in canzone. Brani come 'Io che non vivo', 'Perdere l'amore' o 'Ancora' sono sinonimi di qualita' e fondamentali per la storia della musica italiana'. 'Partecipo al Festival - conclude - perche' me lo ha proposto Gianni Morandi, mio carissimo amico. Morandi e tutta l'organizzazione Rai mi hanno spiegato che puntano sulla qualita' per l'edizione 2011. E questo mi ha convinto.'
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La tua intelligenza non ha limiti: è fuori discussione. Io però con quella, amore scusami, non ci faccio una canzone... preferisco quel tuo modo unico di piangere e sognare, ma confesserò che non sottovaluto di vederti camminare:
più del portamento è quel modo di "sgabbiare"; più che l'indumento è quel modo di ondeggiare lento, lento,lento,lento
e tu ci sei, e tu mi fai, e passano negli occhi tuoi paesi lontanissimi e un posto per sorriderti; guardatela la sua allegria di questa grande donna mia, lasciatemela vivere la gioia del suo culo e del suo cuore!
Qando tu cammini sembri un angelo d'incerta tradizione; quando tu t'inchini è insostenibile, disumana tentazione;
ci son notti che starei a guardartelo per ore ed ore, ed ore altre notti che vorrei farmi piccolo tra le pieghe del tuo cuore
e guardarci dentro per capire il tuo dolore, il tuo sentimento, quella voglia di sognare: dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
che tu ci sei, che tu non vai e passano negli occhi tuoi malinconie brevissime e fuggitivo ridere; ragazza mia, grande donna mia, non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore!
Cos'avrò fatto mai di tanto strano, perché tu capitassi proprio a me? O sono di un gran bello io, o si era un po' distratto Dio quel giorno...
abbracciami insegnami malinconie brevissime e fuggitivo ridere: ragazza mia, grande donna mia, non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore!
Altri testi su: http://www.angolotesti.it/R/testi_canzoni_roberto_vecchioni_1792/testo_canzone_il_tuo_culo_e_il_tuo_cuore_51632.html Tutto su Roberto Vecchioni: http://www.musictory.it/musica/Roberto+Vecchioni
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Un vero imbecille, tra l'altro retrogrado; poteva ricorrere ai testi d'avanguardia del grande Tebruccio:
Na frasca de richiamo ar cantinone,
na porta c’annisconne tre scalini,
na botte, un bigonzetto, un par de tini
e bocce e brocche e litri sur bancone. |
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De: Tebro |
Enviado: 17/04/2011 20:40 |
abbracciami insegnami malinconie brevissime e fuggitivo ridere: ragazza mia, grande donna mia, non farti mai portare via la gioia del tuo culo e del tuo cuore!
non scherzo: se avessi scritto io sta strunzata, gli amici mi avrebbero tolto il saluto.
era la vita mia
me stesso j'ho donato
ma lei non m'ha creduto
ma lei non m'ha capito
perch'è na gran puttana
dar core inaridito
così a braccetto ar vento
assieme all'ombra mia
stracino st'agonia
m'abbrucio in sto tormento
co un voto dentr'ar core
na pena in fonn'ar petto
e campo senza scopo
e moro a poco a poco.
Tebro
questa si è poesia!!! altro che quei predicozzi
da santone | |
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Dio, che versi... davvero mi sciolgono qualcosa dentro.
Grazie, o zi' Tebruccio: erano tre giorni che non kakavo. |
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Una canzone di Natale che le prenda la pelle E come tetto solo un cielo di stelle; abbiamo un mare di figli da pulirgli il culo: Che la piantasse un po' di andarsene in giro La voglio come Biancaneve coi sette nani, noiosa come una canzone degli "Intillimani" Voglio una donna "donna", donna "donna" donna con la gonna, gonna gonna Voglio una donna "donna" donna "donna" donna con la gonna gonna gonna
Prendila te quella col cervello, che s'innamori di te quella che fa carriera, quella col pisello e la bandiera nera la cantatrice calva e la barricadera che non c'e mai la sera.....
Non dico tutte: me ne basterebbe solo una, tanti auguri alle altre di più fortuna Voglio una donna, mi basta che non legga Freud, dammi una donna così che l'assicuro ai "Lloyd" preghierina preghierina fammela trovare, Madonnina Madonnina non mi abbandonare;
Voglio una donna "donna" donna "donna" donna con la gonna gonna gonna Voglio una donna "donna" donna "donna" donna con la gonna gonna gonna
Prendila tu la signorina rambo che fa l'amore a tempo che fa la corsa all'oro veloce come il lampo tenera come un muro padrona del futuro. ...
Prendila te quella che fa il "Leasing" che s'innamori di te la Capitana Nemo, quella che va al "Briefing", perchè lei è dei ramo, e viene via dai Meeting stronza come un uomo sola come un uomo.
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